Capitolo 35

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CAPITOLO 35

Las Vegas, estate 2015

-Allora, i ragazzi sono partiti, ci siamo solo noi due finalmente- Abby si lasciò cadere a peso morto sul letto della stanza d'albergo, con le braccia aperte.

-Sono troppo cattiva se dico che la vera vacanza inizia adesso?- ridacchiai sdraiandomi al suo fianco, ripensando a tutto ciò che era successo in quei pochi giorni, eravamo arrivate da due giorni ma sembrava come se fosse passata una vita tra i continui litigi con Louis e l'incontro con Harry, sapevo che al mio rientro a casa non sarebbe più stato lo stesso per me, in un modo o nell'altro.

Arrivata a quel punto ero davvero stanca dei continui casini in cui mi ritrovavo per colpa di Louis e del fatto che alla fine mi sentissi sempre io in colpa fino ad arrivare a perdonarlo ogni volta. Ma allo stesso tempo conoscevo bene la sua storia, il motivo per cui aveva sempre creato quelle situazioni e continuavo comunque a restargli vicino.

Tuttavia quella situazione andava risolta, dopo la lite la sera della festa per il diploma e dopo il suo messaggio in cui mi confessava i suoi sentimenti per me, non c'era mai stata l'occasione per chiarire definitivamente le cose tra noi e devo ammettere che io stessa avevo sempre fatto in modo che quell'occasione non si creasse.

Non volevo che arrivasse il momento in cui gli avrei detto che da parte mia altro non sarebbe potuto esserci se non amicizia. Il tempo delle rose tra di noi era passato da un sacco.

Poi dall'altra parte c'era Harry, al mio rientro a casa avrei potuto portarmi dietro di lui un bel ricordo oppure una bruttissima delusione e al momento tra le due non sapevo proprio cosa aspettarmi.

 Abby rise annuendo.

-No, puoi dirlo forte, quei due combinano solo guai- scosse la testa, probabilmente quei due giorni di pausa servivano anche a lei, dopo le ultime cose accadute con Liam, che era partito senza avere il minimo dubbio che qualcosa stesse turbando la sua ragazza.

-Ah- alzò di scatto la testa dal materasso, con un sorriso da una guancia all'altra. -E mi è anche venuta a trovare Carletta- 

La guardai stranita, di cosa diamine stava parlando?

-Chi?- chiesi confusa, inarcando le sopracciglia.

-L'amica che ogni mese si aspetta- spiegò e poi scoppiò a ridere, divertita della sua stessa rima.

Mi portai una mano sulla fronte, ne avevo sentite davvero di ogni tipo riguardo il ciclo mestruale ma "Carletta" mi era nuova.

Come diamine le venivano in mente?  Certe volte mi sconcertava.

Continuò a ridere dopo aver visto la mia reazione e dopo qualche secondo iniziai a ridere anche io, finalmente vidi un peso togliersi dalla sua coscienza e gli occhi di nuovo limpidi e gioiosi.

-Beh sono contenta per te e per... Carletta, divertitevi insieme per i prossimi cinque giorni- la presi in giro pizzicandole una guancia.

-Stupida- ridacchiò buttandomi un cuscino addosso.

-Parliamo di cose più importanti però- improvvisamente si mise a sedere composta e divenne più seria.

La guardai accigliata.

-Harry- disse semplicemente e poi un sorriso malizioso le si stampò sul viso. Dovevo immaginarlo, non me la sarei più tolta di dosso ora, praticamente avevo scavato da sola la mia fossa e mi ci ero anche gettata dentro. I prossimi due giorni sarebbero stati una continua successione di domande su Harry.

Ricordami di amarti. || H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora