CAPITOLO 36
Las Vegas estate 2015
Alla fine la serata trascorse più tranquilla del previsto, non vidi Ana con il suo amico e neanche Jason con i suoi due fedeli segugi.
Harry mi guardava con gli occhi lucenti, che risaltavano alla luce soffusa creata dalle candele sparse per la sala e sorrideva ad ogni mia battuta, forse solo per gentilezza.
Mi sorpresi di scoprirmi disinvolta e a mio agio nel parlare con lui, non ero mai stata così bene ad un primo appuntamento, non c'era imbarazzo, riuscivo a parlare senza avere il timore di dire la cosa sbagliata.
Un po' di sensazioni in me, però, le provocava, come la morsa allo stomaco ogni volta che mi guardava intensamente o quando vedevo una fossetta apparire sul suo viso.
-E perciò sei cresciuta a Chicago?- mi chiese mentre gli raccontavo della mia vita e di tutti i posti in cui avevo vissuto. Sembrava sinceramente interessato a sapere la mia storia.
-Sì sono cresciuta a Chicago con la mia famiglia ma da circa un anno vivo con Abby, la mia migliore amica, la ragazza che era con me l'altra sera- gli spiegai. Nel frattempo continuavo ad ammirare quel bellissimo dolce che ci era da poco stato servito dai camerieri.
Ne approfittai del momento di pausa per prenderne un piccolo boccone, era delizioso. Avrei sicuramente cercato di scoprire quali fossero tutti gli ingredienti per cucinarlo a casa.
-Sempre a Chicago?- continuò lui che per la prima volta distolse lo sguardo dal mio viso per ammirare il meraviglioso dolce. Al cibo non si comanda.
-Sì, viviamo in una piccola villetta nel quartiere in cui siamo cresciute e dove si trova il nostro liceo. I miei genitori si sono trasferiti appena fuori città l'estate prima dell'ultimo anno a causa del lavoro di mio padre e ad Abby è venuta quest'idea di andare a vivere insieme, per me era più che perfetto e i suoi genitori, che all'inizio non erano d'accordo, alla fine sono stati costretti ad arrendersi alle continue insistenze di Abby- raccontai e lui sorrise.
-Quando la conoscerai capirai di cosa sto parlando- risi io, Abby era sicuramente la ragazza più testarda che avessi mai conosciuto.
-Quindi mi stai dicendo che la incontrerò?- il mio viso prese fuoco quando pronunciò quelle parole con un tono profondo e sensuale mentre mi guardava con quel suo sguardo magnetico.
Cosa avrei dovuto rispondere a quel punto?
-Sei sicuro di volerla incontrare? Fossi in te non lo farei- cercai di cavarmela mettendola sul ridere e tentando di nascondere l'imbarazzo. In realtà quella domanda mi aveva davvero colta impreparata, non mi ero resa conto di cosa stessi dicendo perché per me fu spontaneo dirglielo.
-Non te la cavi così facilmente, non cambiare discorso- sorrise lui punzecchiandomi.
Divenni ancora più rossa, se possibile.
Spostai lo sguardo innumerevoli volte a tutto ciò che ci circondava pur di evitare il suo, non volevo realmente presentagliela (perché sarebbe stato un disastro di proporzioni epiche conoscendo Abby) ma neanche il contrario. Era semplicemente troppo presto per pensarci...
Eppure la mia mente ci aveva pensato e io me l'ero persino lasciata sfuggire.
-Tu lo vorresti?- decisi di passare la patata bollente nelle sue mani e vedere come se la cavasse.
STAI LEGGENDO
Ricordami di amarti. || H.S.
FanficLa prima cosa che vidi furono i suoi occhi verdi e brillanti che mi fecero arrossire e sentire in imbarazzo per l'espressione volgare che mi ero lasciata sfuggire. Era un ragazzo alto con i capelli ricci e molto sicuro di se ma come potevo biasimarl...