CAPITOLO 31
Chicago, estate 2015
Il giorno dopo mi svegliai con un terribile mal di testa e lo stomaco in subbuglio. Mi stropicciai gli occhi, c'era decisamente troppa luce in quella stanza.
La sera prima dopo quella discussione con Louis, Briana mortificata lo aveva portato via senza dire una parola e gliene fui grata.
La festa continuò tranquilla, se così si poteva definire, restammo a ballare fino a tardi, nonostante avessimo dovuto abbassare il volume a causa delle lamentele dei vicini, e bevemmo ancora qualche altro drink. Dopo le quattro del mattino la casa iniziò a svuotarsi e ben presto restammo in pochi.
Iniziammo così a pulire un po' visto che era ricoperto di rifiuti e sarebbe stata davvero una bella impresa. Quando però la stanchezza divenne troppa da sopportare, decidemmo di andare a dormire e di riprendere il giorno dopo da dove avevamo lasciato.
Liam si fermò a dormire con Abby e Niall avrebbe dovuto dormire sul divano nel soggiorno ma era stato spostato in un angolo per creare più spazio nella sala e dalla posizione dov'era in quel momento sarebbe stato impossibile aprirlo.
-D'accordo dormi con me- mi arresi sbadigliando dopo aver impiegato qualche minuto a cercare altra soluzione.
Lui annuì, senza riuscire neanche a dire qualcosa per la stanchezza. Era messo peggio di me, soprattutto dopo tutte quelle ore di aereo che aveva affrontato per essere lì quella sera.
Entrammo in camera e lasciai che andasse lui per primo in bagno, ci mise qualche minuto a lavare i denti e mettere il pigiama e quando tornò nella stanza camminava quasi con gli occhi chiusi, rischiando di urtare contro i mobili presenti. Si lasciò cadere sul letto con un tonfo.
Poco dopo lo seguii a ruota, non riuscimmo neanche a darci la buonanotte e Niall era già nel mondo dei sogni.
Aprii gli occhi e lui dormiva ancora profondamente, nella stessa posizione in cui si era addormentato, si poteva quasi pensare che fosse svenuto.
Mi stiracchiai leggermente prima di alzarmi e scendere al piano inferiore, per qualche momento mi ero dimenticata del casino che c'era da sistemare.
Sbuffai, alla fine ero sempre io a dover pulire.
La cucina era completamente invasa da bicchieri e bottiglie vuote, era rimasto davvero poco di tutti gli alcolici che erano stati comprati, per la maggior parte erano finiti.
Con tutto quel disordine non riuscii neanche a preparare la colazione o avrei corso il rischio che qualcosa prendesse fuoco con tutta quella plastica presente, ed era per giunta passato il tempo per poter fare colazione, era all'incirca l'ora di pranzo.
Così non persi altro tempo, presi una grande busta nera dell'immondizia e iniziai a buttarci tutto dentro e non passò molto tempo prima che quella diventasse completamente piena e dovetti prendere un'altra.
Ci vollero almeno due ore solo per sistemare tutta la cucina. Per fortuna un po' alla volta si alzarono anche gli altri ragazzi e vennero a darmi una mano ma impiegammo comunque tutto il resto del pomeriggio per pulire.
Arrivarono le sei e un quarto ed eravamo completamente affamati, non avevamo nulla nello stomaco dalla sera precedente.
Decidemmo che comprare delle pizze sarebbe stato più semplice e veloce.
Stavamo decidendo cosa ordinare quando sentii il cellulare vibrare dalla tasca posteriore dei miei jeans e lo tirai fuori. Era un messaggio WhatsApp.
Lo aprii e sbuffai appena lessi il mittente.
Louis:
Ehi
STAI LEGGENDO
Ricordami di amarti. || H.S.
FanfictionLa prima cosa che vidi furono i suoi occhi verdi e brillanti che mi fecero arrossire e sentire in imbarazzo per l'espressione volgare che mi ero lasciata sfuggire. Era un ragazzo alto con i capelli ricci e molto sicuro di se ma come potevo biasimarl...