Capitolo 32

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CAPITOLO 32

Los Angeles, marzo 2017

Il locale iniziava a riempirsi di gente, al bancone io ed Harry chiacchieravamo con Stev e Lily ma dei nostri amici ancora nessuna traccia.

Lily non sembrò particolarmente entusiasta quando le dissi che ci sarebbero stati anche loro quella sera e poco dopo ne capii il motivo.

-C'è quella Amanda- disse pronunciando il suo nome con un'espressione sprezzante in viso -che proprio non la sopporto, è una gatta morta e ci prova con tutti!- esclamò pulendo il bicchiere con troppa foga che rischiava di caderle dalle mani.

Mi accigliai, sapevo che non dovevo lasciare che i suoi commenti mi facessero creare un'idea sbagliata di questa Amanda, non la conoscevo ancora e non avrei potuto esprimere opinioni a riguardo.

-No, non con tutti- intervenne Stev attirando tre paia di occhi su di lui mentre era rimasto in escluso dalla conversazione fino a quel momento per servire i clienti.

Vidi con la coda dell'occhio Harry irrigidirsi, scuotere la testa nella sua direzione e sbarrare leggermente gli occhi, cercando di non farsi notare da altri fuorché Stev. Stava cercando di fargli capire qualcosa?

Comunque, qualunque cosa fosse, Stev non intuii i segnali di Harry e continuò a parlare.

-Ci prova solo con Harry- ridacchiò e in quel momento fu palese l'occhiataccia che si beccò dal diretto interessato.

Mi voltai verso di lui cercando di mantenere un espressione più indifferente possibile mentre una piccola fitta colpì il mio stomaco, forse iniziava a non piacere anche a me questa Amanda.

Lui sospirò poi si voltò verso di me.

-Non è vero- sminuì la cosa gesticolando nervosamente. Come mai quel cambiamento d'umore? Sembrava come se mi stesse nascondendo qualcosa.

-Ti gira sempre in torno- continuò alla carica Stev che questa volta si beccò un occhiata feroce anche da parte di Lily. Quando si rese conto del mio sguardo ancora fisso su di Harry, mentre cercavo di assimilare quell'informazione ma soprattutto di contenere quella strana emozione che si stava impossessando di me, capì di aver fatto una completa stronzata.

-Oh- disse grattandosi la nuca imbarazzato.

-Va a servire i clienti- gli ordinò Lily facendolo allontanare da noi, più che altro lo stava proprio cacciando. Lui non se lo fece ripetere due volte e si liberò da quell'inciucio.

Continuai a guardarlo aspettando che dicesse qualcosa, non avevo staccato un secondo lo sguardo dal suo viso così come lui non lo aveva alzato dalla sua birra. Con quel comportamento stava solo alimentando i miei dubbi.

In realtà non avevo neanche una buona ragione per reagire in quel modo, noi non eravamo una vera coppia, non avrebbe dovuto darmi fastidio sapere che provocasse interesse in un'altra ragazza ma soprattutto non avevo nessun diritto di pretendere delle spiegazioni.

In fin dei conti lui poteva fare ciò che voleva, no?

-Ragazzi arrivano- sussurrò Lily avvisandoci, facendo finta di essere impegnata a preparare dei drinks. Che tempismo perfetto, non sarebbero potuti arrivare in un momento migliore.

Harry si alzò, ignorando completamente la mia richiesta silenziosa e la mia presenza, e raggiunse quelli che dovevano essere i nostri amici.

Sorrisero calorosamente quando videro Harry, a turno lo abbracciarono e le ragazze gli baciarono le guance. Lui era davvero felice di rivederli, sembrava essergli tornato il buon umore in un batter d'occhio, il che, involontariamente, non fece altro che far peggiorare il mio.

Ricordami di amarti. || H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora