CAPITOLO 23
Settembre 2013, Chicago
-Quindi è vero?- mi domandò Abby entrando nella mia stanza, guardando le valige sparse sul letto.
L'estate stava finendo e quello era stato il primo anno in cui non avevo trascorso le vacanze estive in Inghilterra da mia nonna.
I miei avevano organizzato una vacanza in Italia e da lì era nato tutto.
-Vai in Italia?- mi domandò con gli occhi tristi che mi fecero spezzare il cuore. Non ne avevo ancora parlato con lei, stavo aspettando il momento giusto per dirglielo.
-Te l'ha detto Jade?- domandai, lei e James erano gli unici a saperlo perché avevamo deciso di fare quella domanda insieme.
-Sì ed è stato ancora più brutto perché avrei preferito saperlo da te!- mi rimproverò.
-Lo so, mi dispiace..- dissi, non avevo scuse per giustificarmi.
-Quindi starai via per un anno intero?- chiese pur sapendo già la risposta, le mancava solo la conferma da parte mia.
-L'intenzione è quella- annuii. Avrei trascorso con Jade e James un anno di studi in Italia e saremmo tornati a casa solo per le vacanze di Natale e di Primavera.
-Wow, va bene un'estate in Inghilterra ma vivere per un anno in un altro continente...- disse alludendo alla mia voglia di voler andare via da quella città.
-Non sto scappando- misi subito in chiaro le cose prima che potesse iniziare a fantasticare con la mente e non era una bugia, in fin dei conti.
Stare un anno lontana da casa mi avrebbe aiutato molto a crescere e maturare in più avrei conosciuto una nuova cultura e persone nuove. Sarebbe stato tutto a mio vantaggio, non potevo sprecare un'occasione del genere.
-Ah no? E cosa stai facendo, allora?- domandò con le braccia conserte contro il petto.
Sbuffai prima di risponderle.
-Sto andando in Italia, a studiare. Non ho alcun motivo per scappare, da cosa poi?- risposi con tono arrabbiato. Odiavo quando le persone dovevano dirmi cosa fare o non fare ma soprattutto odiavo l'insistenza di fronte la verità. Proprio come stava facendo Abby.
-Non lo so, da Louis? Dal ricordo di Zayn?- tentò di dare una spiegazione alla mia decisione.
-Ti sbagli di grosso- troncai la discussione sperando capisse che davvero non ci fosse nient'altro sotto.
-Io credo di no- continuò con tono strafottente. Mi fece perdere le staffe, avevo cercato di mantenere la calma ma lei stava facendo il possibile per farmi alterare.
-Io credo di sì!- alzai la voce urlandole contro. -Una buona volta fidati di quello che ti dico!- la rimproverai, forse esagerando con il tono della mia voce. La vidi spaventarsi per un secondo per quell'improvviso cambio d'umore.
Abby aveva il maledetto vizio di essere sempre convinta di aver ragione.
-Bene, come vuoi- rispose prima di uscire dalla stanza e chiudere la porta alle sue spalle.
Sospirai. Non le sarei corsa dietro per scusarmi, in quel momento avevo altro a cui pensare che i suoi capricci perciò continuai a preparare i bagagli come se quella conversazione non ci fosse mai stata.I giorni successivi furono molto frenetici per i preparativi alla partenza, spesso mi sentivo con Jade e James per confrontarci su cosa portare.
Avevo parlato con Jade per caso del mio desiderio di studiare all'estero e di quell'offerta trovata su internet e qualche giorno dopo mi disse che vi avrebbero partecipato anche lei e James.
Loro due condividevano la passione per l'arte e quale paese migliore se non l'Italia per approfondire questa loro vocazione? Non ci avevano pensato due volte a preparare le valige e seguirmi.
Per me non fu difficile salutare amici e parenti e stare lontana da loro per un anno intero, mi sarebbero mancati, certo, ma avevo bisogno di prendermi del tempo per me stessa, di fare qualcosa solo ed esclusivamente per il mio bene.
Posso essere stata egoista, lo ammetto, ma era ciò di cui avevo bisogno.I miei invece non ne furono contenti inizialmente, principalmente erano spaventati dalla distanza ma dopo aver visto il forte desiderio che mi spingeva a voler partire, si erano convinti a lasciarmi andare.
Il giorno della partenza arrivò in fretta, eravamo agitati, un po' in ansia ma soprattutto curiosi di vivere quella nuova avventura.
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Ricordami di amarti. || H.S.
FanfictionLa prima cosa che vidi furono i suoi occhi verdi e brillanti che mi fecero arrossire e sentire in imbarazzo per l'espressione volgare che mi ero lasciata sfuggire. Era un ragazzo alto con i capelli ricci e molto sicuro di se ma come potevo biasimarl...