Capitolo 34

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CAPITOLO 34

Los Angeles, marzo 2017


-Andiamo- Harry si alzò di scatto dalla sedia facendo spostare gli sguardi degli altri ragazzi seduti al tavolo su di lui.

Gli aveva dato così tanto fastidio il mio commento nei confronti di Amanda da farlo scattate in quel modo? In fondo era stata lei ad attaccarmi per prima e per tutta la sera avevo portato pazienza alle sue numerose frecciatine perché non ne sarebbe valsa la pena iniziare una discussione lì, in quel momento e con gli altri ragazzi presenti.

Ma sentirmi dare della poco di buono da una ragazza che non aveva fatto altro che fare la cascamorta per tutto il tempo con un amico sapendo che quest'ultimo stava vivendo un periodo complicato con la fidanzata, tra l'altro presente, non mi stava bene, affatto.

Forse non avrei dovuto ripagarla con la sua stessa moneta ed essere superiore, ma la rabbia mi aveva sopraffatta.

Vedere però Harry non prendere le mie difese e restare in silenzio mi aveva fatto male. E ancora di più dicendomi di andare via perché avevo offeso la sua amica.

Davvero le importava più di lei che di me?
Voglio dire, era un momento difficile tra noi due, ma io l'avrei difeso sempre e comunque.

Forse voleva semplicemente evitare che scoppiasse una lite e non avrebbe voluto fare brutta figura avanti ai suoi amici...

La mia mente cercava di convincersi con quest'ultima giustificazione ma il mio cuore continuava a farmi male nel petto.

Fatto sta, però, che non ci pensai due volte ad alzarmi per andare via, anche se lui non lo stava facendo per me.

I ragazzi ci guardavano dispiaciuti, Lora e Camila mi salutarono con un gesto della mano e ricambiai con un mezzo sorriso. Sicuramente avevamo e avremmo potuto avere una bella amicizia.

Mi avvicinai al bancone e diedi un bacio sulla guancia a Lily che mi promise ci saremmo sentite il giorno dopo, visto che avevamo una il numero dell'altra.

Mi voltai ed Harry era alle mie spalle che mi guardava con uno strano sguardo, non ci badai poi molto, non volevo perdere tempo a tentare di capire cosa significasse e mi incamminai verso la porta.

Desideravo solo andare via.

Tornammo a casa in silenzio, in macchina non ci scambiammo neanche uno sguardo, nemmeno per sbaglio.

Credevo che le cose tra di noi potessero migliorare, che forse un giorno saremmo di nuovo stati felici.

Sapevo che di fatto non stavamo più insieme da tempo ma una parte di me sperava che potesse esserci un chiarimento, voglio dire, non ne avevamo neanche mai parlato del nostro rapporto.

Mi ero semplicemente svegliata in una vita che non era la mia, con al mio fianco uno sconosciuto che non aveva fatto nulla per dimostrarmi il suo amore.

Con il tempo però, grazie anche ai ricordi che riaffioravano nella mia mente, mi ero creata di un'idea di come potesse essere Harry e lui, senza accorgersene, aveva riacquistato un posto nel mio cuore.

Forse era per via del suo sguardo, mi guardava sempre come se avesse voluto arrabbiarsi e baciarmi allo stesso tempo.

Era un mistero e mi incuriosiva.

Io però lo allontanavo, non potevo negarlo, forse proprio per paura di quelle emozioni che crescevano di giorno in giorno e soprattutto perché avrei voluto prendere una decisione quando tutto mi sarebbe stato chiaro, ma lui avrebbe dovuto insistere.

Ricordami di amarti. || H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora