CAPITOLO 2

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ELENA

Sono le dieci di sera e non ho notizie di Mauro, sono preoccupata non ha mai

ritardato cosi' senza un valido motivo e ogni volta che lo fa mi avvisa sempre; e' da

due ore che provo a chiamarlo ma e' sempre irrangiungibile, ho chiamato i nostri

amici, i suoi genitori ma nessuno sa' niente, il suo datore di lavoro mi ha detto che

alle sette di sera ha lasciato l'azienda.... non riesco a capire!

E' mezzanotte e ancora niente ora sono davvero preoccupata i miei genitori sono

venuti a casa mia ho lasciato Manuele con loro ed io sono diretta alla caserma dei

Carabinieri, devo fare qualcosa non riesco a capacitarmi di questo ritardo non e' da

lui farmi stare in pensiero, conosco Mauro e non e' un uomo da comportarsi cosi'.

Arrivata in caserma spiego la situazione e mi fanno parlare con il maresciallo ma

dall'espressione del suo viso vedo che e' molto scettico e le sue domande iniziano

a ad innervosirmi, capisco che non prende in considerazione la mia

preoccupazione e non mi piace affatto questo...

< Signora Rizza conosce i movimenti di suo marito?>

lo guardo male < cosa vuole insinuare?> ha capito che sono molto risentita dalle

sue domande..

< signora dobbiamo capire i movimenti del signor Rizza per poterla aiutare, magari

puo' essere andato in un bar con un amico, puo' avere il telefono scarico....>

lo interrompo < se fosse in compagnia di qualcuno non crede che mi avrebbe

avvisata?>

Noto il maresciallo ammorbidirsi un po', sono le due di notte e non ho notizie di

mio marito da ben 18 ore e la mia pazienza si sta' esaurendo..

< Signora Rizza capisco bene la sua preoccupazione ma la procedura prevede la

denuncia di una persona scomparsa dopo le 24 ore e per il momento non possiamo

fare niente>

sono davvero disgustata e glie lo faccio notare, mi alzo, capisco che qui per stanotte

non ottengo niente e odio vedere la pieta' di questi uomini, mi dirigo verso la porta

ma prima di andare via guardo il maresciallo, lui alza un sopracciglio...

< se al posto di mio marito ci fosse stato un suo parente > trattengo le lacrime

< sono sicura che non aspetterebbe le 24 ore> apro la porta ed esco...

In macchina mi sento impotente, piango perche' devo sfogare se non voglio

rischiare di impazzire, stamattina ci siamo sentiti sembrava tranquillo come ogni

giorno, cos'e' successo dopo?  Guardo l'ora, sone le tre di notte e' tardi e a molte

risposte devo aspettare che sorga il sole!

Le sei del mattino il sole sta sorgendo io non ho chiuso occhio tutta la notte, penso

al dolce risveglio di ieri mattina, penso al mio amore, mi domando cosa gli sia

TU SEI LA MIA RINASCITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora