CAPITOLO 5

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 Abbiamo appena sepolto Mauro dentro una bara vuota, e' stata una ceriminoia

breve e ristretta, solo noi, mio fratello, i suoi colleghi e Giorgio; nessuno ha detto

una parola per lui, nessuno in citta' si e' dispiaciuto per la sua morte... la gente sa

essere veramente cattiva quando vuole!

Stringo la mano a mio figlio, il giorno dopo aver appreso la notizia insieme a Fabio

ho spiegato a Manuele del suo papa' senza scendere nei dettagli e dopo averla

ascoltata mi fa una domanda che mi lascia di stucco < Mamma devo piangere?>

mi sono seduta accanto a lui < tu devi fare quello che ti senti in questo momento,

papa' ti voleva bene e non avrebbe voluto vederti piangere ma sorridere!>

Almeno su questo sono sicura, Mauro amava suo figlio e per i primi 4 anni della sua

vita e' stato un padre presente, non gli faceva mancare nulla e lo amava tanto

resteranno le foto e i video a ricordare tutto questo....

Sono nella mia stanza immersa nei miei pensieri, nei miei ricordi, guardo la mia

fede.... non l'ho mai tolta dal giorno del matrimonio ma ora sento che non mi

appartiene piu', nonostante abbia amato con tutta me stessa quel uomo e non

posso negare che ancora una parte di me lo ami quest' anello non merita di stare

sul mio dito, io non posso dire di essere stata una cattiva moglie, l'ho amato,

rispettato, gli sono stata fedele e dalla sua scomparsa nonostante tutto il male

ricevuto ho tenuto fede alle promesse giurate all'altare ma ora non sono piu' quella

donna, ora sono sola con un bambino da crescere....

Sento bussare alla porta < avanti> mio fratello Antonio < ti serve qualcosa?>

< voglio parlarti>

< dimmi>

< ascolta Elena ora che questa storia e' finita e' giusto che tu pensi al tuo futuro e a

quello di mio nipote, sai quante volte in questi anni ti ho detto di lasciare tutto e

venire da me ma tu non eri pronta e capivo le tue motivazioni, ma ora e' tutto finito

e > lo interrompo < non e' il momento Antonio> e lui a quella frase sbotta < Elena

cazzo vuoi svegliarti? Non e' mai il momento! Lui e' morto e tu devi andare avanti  e

sai benissimo che qui in Sicilia non hai nessuna possibilita'>

sbotto pure io < cosa credi che non lo sappia? La mia vita e' stata un inferno da quel

maledetto giorno ma non e' facile lasciare tutto e trasferirsi in una grande citta'

come Parigi!>

vedo mia madre entrare in camera < ragazzi calmatevi che succede?>

Mio fratello gli racconta tutto... mia madre guarda me e poi lui e con grazia viene

verso di me , si siede accanto, mi prende le mani e con una dolcezza che solo una

madre possiede mi parla < Elena e' ora di dire basta! Anche se mi costa dire questo

TU SEI LA MIA RINASCITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora