CAPITOLO 32

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La suoneria del mio  telefonino mi sveglia, lo prendo e quando leggo il nome sul display tutto mi ritorna in mente e faccio un respiro profondo

< Andrea .... o dovrei dire Mauro?>

< Elena.... meglio se continui a chiamarmi Andrea!>

C'e' dell'imbarazzo < Voglio  vederti per parlare, ti aspetto tra un'ora alla caffetteria vicino al parco.>

Ora che finalmente riusciro' a sapere tutta la verita' non mi sento pronta a sentirla, ho paura che cio' di cui verro' a conoscenza possa stravolgere ulteriormente la mia vita e non lo voglio, ma se giro la medaglia la

verita' sara' l'unica cosa che mi aiutera' a dare risposte a tutte quelle domande fatte in tutti questi anni e poi in parte lo devo pure a mio figlio...

<Elena ci sei?>

< Tra un un'ora saro' li'!>

Chiudo la telefonata e d'impulso digito il nome di Francise, ho un magone cosi' grande e cosi' tanta voglia di raccontargli tutto ma quando mi rendo conto che il suo cellulare e' spento ricado nella mia angoscia.

Disamorata mi alzo dal letto e mi preparo per l'incontro...

Una volta scesa dal taxi vado dritta alla caffetteria dove vedo Mauro seduto a giocherellare con il porta tovaglioli segno che anche lui e' molto agitato e' vestito in modo casual come me e ora che so riesco a riconoscere

la sua postura, i suoi modi di sempre che io amavo .. come ho fatto a non accorgemene prima?

Con passo svelto mi dirigo verso di lui e appena mi vede mi fa un sorriso imbarazzato e si alza spostandomi la sedia per permettermi di sedere

<Ciao Elena>

< Mauro!>

Ci accomodiamo <Prendi qualcosa?>

< Un caffe' va benissimo>

< Solo questo?>

< Si grazie.. ho lo stomaco chiuso!>

Una volta ordinato guardo Andrea ( alias Mauro)  facendogli capire che era il momento di parlare, lui afferra al volo i miei pensieri ed inizia a parlare.

< Elena sono certo che vorrai una spiegazione a tutto questo!>

< E' il minimo non credi Mauro? Scusa Andrea>

< Ti diro' tutto ma promettimi che restera' tra di noi, promettimi che non ne farai mai parola con nessuno, ne con tuo fratello, ne con i tuoi genitori con nessuno siamo chiari? > il suo sguardo e il suo tono nel pronunciare

quelle parole mi hanno fatto paura < qui c'e' in ballo la mia vita, la tua e quella di nostro figlio!>

<Che c'entra Manuele?>

Arriva la cameriera con le nostre ordinazioni, sono molto tesa e mi odio di aver ordinato il caffe' invece di una camomilla!

Andrea continua a parlare < Secondo te Elena perche' ho finto la mia morte? Per proteggere voi!>

< Hai una vaga idea di cio' che abbiamo passato in Sicilia?>

< So tutto.. ho seguito ogni vostro movimento e non hai idea di come mi scoppiava il cuore ogni volta che tu o nostro figlio subivate delle malefatte e cosi' quando seppi che ti stavi trasferendo a Parigi da tuo fratello non

potevo permettermi di perdervi di vista cosi'ho preso la palla in balzo per un progetto con la Doupont e mandai Lisa ad occuparsi di tutto ma mai potevo immaginarmi di trovarti nei loro uffici, cosi' pensai che l'unico

TU SEI LA MIA RINASCITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora