CAPITOLO 21

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E' gia' passata una settimana dalla mia assunzione, i primi giorni non sono stati facili e la mia

 fortuna e' stata Chiara che mi ha aiutata molto.

Il signor Petit ha seguito ogni mio movimento ed io mi sono concentrata per non deluderlo e fino

 ad oggi ci sono riuscita e anche se sono certa che dietro la mia assunzione c'e' lo zampino di 

Dupont io  ho dimostrato di non essere la raccomandata di nessuno ma una donna che nella sua

 vita si e' fatta da sola...

Francise e' stato la mia piu' grande delusione e cerco in tutti i modi di non pensarci, ma quando 

ricordo il suo corpo, al modo come mi ha fatto sentire sua sento qualcosa allo stomaco e 

cosi' cerco di distrarmi e pensare ad altro, lui non merita, ne i miei pensieri , ne le mie 

attenzioni, soprattutto dopo il trattamento che mi ha riservato.

Stasera il ristorante e' pieno e non mi sono fermata un attimo, le mance che ho ricevuto in 

questa settimana sono tante e finalmente inizio a respirare, lo so che per mio fratello avermi in 

casa non e' un problema ma non mi va piu' di dipendere da lui e se le mance continueranno 

cosi' potro' finalmente prendere una casa per me e mio figlio.

Anche con il francese sono migliorata tanto, adesso riesco a rispondere se mi fanno una 

domanda e pian piano diventero' sempre piu' brava..

Sento chiamarmi e' monsieur Petit < Elena devi andare al tavolo 10 ci sono dei nuovi clienti 

dell'albergo e sono italiani.. mi raccomando sono clienti importanti!>

< Nessun problema!> faccio un sorriso e mi avvio al tavolo.

Giunta li' trovo 4 uomini in giacca e cravatta e 3 di loro sono certa di averli visti uscire dall'ufficio 

di Dupont e il quarto non lo conosco ma noto che lui mi fissa, cerco di non far notare il disagio 

che questo mi porta cercando di prendere le ordinazioni ma i suoi occhi sono addosso a me.

Una volta prese le prime ordinazioni ora e' il turno dello sconosciuto cosi' mi rivolgo a lui

< cosa ordina?>ora che siamo occhi negli occhi c'e' qualcosa in questo uomo che mi incuriosisce,

 non saprei cosa ma sembra che lo conosca ma non l'ho mai visto prima < Ha deciso?>

invece di dirmi la sua ordinazione mi porge una domanda

< Sei italiana?>

non e' la prima persona che me lo chiede quindi non mi sorprendo piu' di tanto

< Si>

< Come ti chiami?>

non sono tenuta a dare il mio nome anche perche' e' scritto sulla targhetta della divisa  ma 

essendo una persona educata lo faccio 

< Elena>

vedo il suo sguardo rabbuiarsi e mi stranizza la cosa forse gli ricordo qualcuno ma lui continua 

ancora a chiedere

< italiana.. esattamente di dove?>

vedo gli altri uomini del tavolo seguire la nostra conversazione con attenzione

< sono siciliana>

fa un piccolo sorriso poi uno di loro interrompe la conversazione

< Andrea vuoi ordinare? Abbiamo fame!>

< Scusate avete ragione!> si rivolge con educazione ai suoi collaboratori..

Almeno ora so che si chiama Andrea e devo ammettere che e' un bellissimo uomo sulla 

quarantina e sicuramente sara' uno di quelli appartenenti alla categoria degli uomini d'affari 

ricchi come Dupont abituati a tutto e soprattutto a trattare le donne con indifferenza...

La serata continua e tra un tavolo e un altro noto come gli occhi di Andrea non mi hanno 

mollato di un secondo al punto che anche Chiara si e' accorto di questo, ne rimane sorpresa e 

cerca di avere spiegazioni da me ma io non ho la piu' pallide idea di cosa vuole, non lo 

conosco! 

E come e' tipico di Chiara mi dice < Cara amica mia con il tuo fascino di brava ragazza hai colpito

 e affondato il cuore di un uomo ricco, bello e intrigante> 

sorrido e penso a quando voglio bene a questa donna e a come amo la sua follia,

riesce sempre a distrarmi!

Finalmente la serata e' finita, il gruppo degli italiani e' andato via ed io scappo di fretta ho voglia 

di abbracciare il mio bambino e stare con lui e poi domani ho la sveglia presto visto che ho il 

turno di mattina.

Sono le sette del mattino e gia' mi trovo in cucina al Bistrol con i cuochi, con loro ho instaurato 

un bellissimo rapporto mi hanno aiutata molto i primi giorni dandomi consigli ed 

insegnandomi tanti piccoli trucchetti...

Inizio il mio solito giro dei tavoli servendo la colazione procede tutto bene quando ad un certo

 punto mi sento chiamare da Petit, sembra risentito...

< Elena devi fare un servizio in camera!> lo guardo stupita <cosa?>

< Un cliente ha chiesto proprio di te vuole che gli porti la colazione in camera sua!> 

questa cosa non mi piace < Monsieur Petit con tutto il rispetto ma io non servo la colazione in 

camera, non rientra per contratto!>

< Lo so Elena ma riguarda un cliente importante per l'albergo e possiamo fare un'eccezione e 

poi ha versato une buona mancia!>

< Monsieur Petit ma non  puo' sostituirmi nessuna?>

< NO! Ha chiesto esplicitamente di te!>

Ora il suo  tono non ammette repliche e anche se questa cosa non mi va per nulla a genio non ho

 altra scelta se voglio tenermi il lavoro cosi' mi faccio preparare tutto e con il carrello mi avvio 

nella stanza del cliente misterioso!

TU SEI LA MIA RINASCITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora