Jimmy×Timmy

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Solo all'idea che ho scritto una ff su di loro mi viene da tirarmi una padella in testa, seppellirmi dieci mentri sottoterra dopo avermi chiusa in una bara e lasciarmi morire lì di asfissia.
(Nemmeno fosse la prima volta che scrivo qualcosa di terribile, almeno stavolta sono due persone sole).
Allora, in questa ff non ci sarà amore. Mi dispiace dirvelo, ma qua è più violenza quella presente. Essendo una rovpba tea maschi va in questa raccolta comunque.
Giuro che mi farò perdonare per questo. Lo giuro.

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Fandom/manga: I Due Fantagenitori
Personaggi: Jimmy e Timmy
Rating: Rosso/Nero

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Timmy si svegliò ancora prima del suono della sveglia. Aveva la sensazione che qualcosa non andasse.

Si tirò su a sedere e il suo sguardo andò automaticamente verso la sua boccia per i pesci rossi.

La porta del piccolo castello era aperta; la boccia vuota.

L'ormai sedicenne afferrò l'oggetto e lo scosse, in ansia.

《Cosmo? Wanda? Poof?》, li chiamò uno dopo l'altro. L'unica cosa che vide era un biglietto sul fondo della boccia, rivestito di plastica per essere impermeabile.

Vieni a riprenderteli, se ne hai il coraggio. -J.

Jimmy.

Si vestì a velocità razzo e in cinque minuti fu fuori.

Erano sicuramente nel mondo di Jimmy e sapeva bene dove andare per arrivare laggiù.

Raggiunse la sua vecchia scuola e, approfittando di una finestra aperta al pian terreno, entrò al suo interno.

Erano ormai tre anni che non era più lì, ma se la ricordava perfettamente. Soprattutto, si ricordava dov'era l'armadietto di Crocker.

Lo trovò subito ed entrò al suo interno. Fortunatamente, pur essendo cresciuto, era ancora abbastanza snello da starci.

Cliccò il pulsante. Il pavimento si aprì sotto di lui, facendolo scivolare lungo uno scivolo che lo portò direttamente nel laboratorio del suo vecchio professore.

Come si aspettava, il portale per le altre dimensioni era lì, perfettamente funzionante e sintonizzato sul mondo del suo nemico. Molto probabilmente sarebbe pure finito direttamente nel laboratorio di Jimmy.

Attraversò il portale, finendo come previsto nel laboratorio. Jimmy, seduto su una sedia, alzò lo sguardo su di lui e sorrise in modo inquietante. Alle sue spalle, in una macchina dalle dubbie potenzialità, fluttuavano i suoi fantagenitori.

《Timmy! Vattene via di qui!》, urlò Wanda, allarmata.

《Lasciali andare, Jimmy! Se devi prendertela con qualcuno, lrenditela con me!》, esclamò Timmy in ansia.

《Mi è sempre venuto da ridere a pensare alla tua stupidità, Timothy. Non lo hai ancora capito? Loro sono in una macchina anti-magia, ma non per far loro del male... solo per impedire che tu possa neutralizzarmi. Sei un normale ragazzo, senza di loro. Questo vuol dire che sei nelle mie mani》.

Jimmy si alzò, un coltello tra le mani. Timmy si chiese se lo avesse portato lì solo per farlo fuori.

《Inginocchiati a me, Timmy. Sottomettiti》.

《No》, disse il diretto interessato arretrando.

《Allora dovrò passare alle maniere forti》.

Il portale si chiuse e Jimmy scattò contro di lui, il coltello in una mano. Timmy non potè fare altro che tentare di evitarlo. Non sapeva combattere o usare le armi, che altro poteva fare?

Gli ci volle meno di un minuto ad essere ferito. Un taglio sulla guancia, nemmeno troppo superficiale.

Quando si ritrovò con le spalle al muro e i vestiti macchiati di sangue, capì che non aveva scampo.

《Non puoi fuggire, Timmy. Il portale si è chiuso e solo io conosco il codice per aprire la macchina anti-magia. Questo vuol dire che sei alla mia mercé》, disse Jimmy con un sorriso.

Il ragazzo fissò il suo nemico, pensieroso. Cosa fare? Non aveva molta scelta.

《E se scegliessi di non inginocchiarmi?》.

《Vedresti i tuoi fantagenitori morire》.

Il ragazzo non si mosse. Non aveva scelta, era evidenre come cosa.

Deglutì e si inginocchiò, come gli era stato ordinato.

《Timmy! No!》, sentì urlare Cosmo e Wanda. Poof non disse nulla, ma lo stava guardando con gli occhi sgranati.

《Molto bene. Sai scegliere cosa è giusto. Però per avermi resistito ti meriti una punizione》.

Timmy undicenne non avrebbe capito, ma Timmy sedicenne capì a cosa stava alludendo solo vedendo il suo sguardo malizioso.

《No... non puoi chiedermi una cosa del genere》, balbettò.

《Non te lo sto chiedendo. Te lo so ordinando, a meno che tu non voglia assistere alla loro morte》.

Non voleva. Ma non aveva scelta.

《Copri quella macchina... se devo fare questa cosa, non voglio che mi vedano. Soprattutto Poof》, disse a bassa voce. Non voleva che Poof rimanesse traumatizzato a vita.

Jimmy lo guardò dall'alto, meditando sulla sua richiesta, per poi cliccare un tasto del telecomando che aveva nella tasca dei jeans. Un telo calò sulla macchina, coprendola.

《Ora inizia》, ordinò secco.

Timmy deglutì e iniziò con le mani tremanti a sbottonargli i jeans. Gli abbassò la zip, per poi calarglieli.

Deglutendo nuovamente, fece lo stesso con i boxer neri.

《Jimny, è una pessima idea, io non so fare queste cose》, balbettò. Non poteva farcela.

《Mai sentito parlare di esperienza sul campo? Non hai nemmeno più quei tuoi fastidiosi, enormi denti da castoro, quindi puoi trovare scuse》.

Timmy sentì un oggetto affilato contro il collo. Per una volta non aveva davvero scelta.

Iniziò a leccarglielo, nom sapendo bene cosa fare.

Bastarono circa trenta secondi a farglielo diventare duro. A quel punto Timmy fu costretto a prenderglielo in bocca.

《Molto bene. Ora succhia e non usare i denti》, ordinò Jimmy. Il ragazzo esegui il comando.

Lo sentì ansimare di piacere dopo un po', ma questo non lo fece sentire meglio. Voleva solo che tutto quello finisse.

Sentendosi soffocare dopo almeno cinque minuti di prestazione, si staccò un momento. Fu fortunato; Jimmy venne in quel momento, evitandogli il disgusto di dover ingoiare il suo seme. Questo non toglie che si ritrovò la faccia, i capelli e anche il cappello coperti dal frutto del suo lavoro.

《Molto bene, Timmy. Non sei andato così male... questo vuol dire che posso lasciarvi andare》.

Jimmy si rivestì e andò a liberare i padrini fatati del ragazzo, lasciando quest'ultimo in ginocchio com'era prima, sotto shock.

Furono Cosmo e Poof a tirarlo su e ad aiutarlo ad attraversare il portale.

Timmy parlò solo quando fu al sicuro in camera sua.

《Vi prego, cancellatemi la memoria. Non voglio ricordare nulla di questo episodio... e fate in modo che Jimmy non venga mai più in questo mondo》.

Wanda, che di solito gli faceva riflettere sui suoi desideri per non essere troppo avventato, nom aprì bocca.

Le bacchette dei tre si illuminarono.

Un minuto dopo di quello che era successo non era rimasta traccia e Timmy aveva già scordato tutto.

-🌸-

Questa ff è ispirata alla foto di inizio capitolo, ovviamente.
Spero non abbiate vomitato troppo.
Bye

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