Solangelo 2

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Sto scrivendo dal pc perché il tablet mi ha tradito. Questo vuol però dire che questa ff dovrebbe uscirmi meglio (non posso andare a capo però se non lasciando spazi). SO CHE NON STO ANDANDO IN ORDINE, SCUSATEMI TANTISSIMO, MA SONO SOMMERSA DI ROBA quindi vedrò di essere produttiva durante questi tre giorni di gita e pure durante la gita ad Amsterdam che forse riuscirò a fare. Beh, questo capitolo è improvvisato ul momento, spero vi piaccia comunque. Buona lettura :*

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Fandom/manga: Percy Jackson
Personaggi: Nico e Will
Rating: Rosso
Richiesto da: unastranafangirl

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Will si svegliò sentendo che gli era arrivato un messaggio.

Rotolò giù dal letto con ben poca grazia e gattonò verso la scrivania, prendendo il telefono per vedere chi lo stesse disturbando durante il suo sonnellino pomeridiano.

Nico: Ma stai ancora dormendo?

Will fece un sospiro, sapendo che era ora di iniziare una serie interminabile di messaggi che era sempre felice di ricevere, ma che in genere indicavano qualcosa di non necessariamente buono.

Will: Prima sì, ora sono sveglio.

Nico: Bene. Ti ricordi che giorno è oggi?

Will: Mi sono appena svegliato, prima di riuscire a rispondere a domande del genere dovresti aspettare ancora un'ora almeno.

Nico: Razza di pigro. I miei genitori vanno fuori a cena e non torneranno prima delle due, e tu devi scontare una penitenza.

Will ci pensò un momento prima di ricordarsi cosa significavano quelle parole.

Un paio di giorni fa era andato con Nico a casa del loro amico Jason e avevano fatto scommesse su qualcosa che lui non riusciva a ricordare. Sapeva però che aveva perso e avevano concordato che la penitenza avrebbe dovuto deciderla Nico.

Non sapeva nemmeno che penitenza fosse. Poteva aspettarsi di tutto, Nico in quelle cose era fin troppo imprevedibile.

Nico: Ti sei riaddormentato?

Will: No, mi sono ricordato di che penitenza stavi parlando. Sono già andati i tuoi?

Nico: Se ne vanno tra un'oretta. Avremo sei o sette ore di tempo per fare quel che vogliamo.

Will: Sei o sette? Mi stai dicendo che ho dormito quattro ore questo pomeriggio?

Nico: Sei il solito. Ti aspetto per le sette o le sette e mezza. A dopo.

Will: A dopo.

Will guardò incredulo l'orologio che aveva sul comodino. Come diavolo aveva fatto a dormire per ben quattro ore, dalle due alle sei?

Decise di pensarci durante il tragitto verso la casa del suo fidanzato: doveva prepararsi per qualunque cosa, anche se non aveva idea di cosa avrebbero fatto.

Si fece una doccia mettendoci anche più tempo del solito, per poi correre a vestirsi e a prepararsi. Ci mise un'oretta, per poi correre fuori casa e incamminarsi verso la casa di Nico.

Will: Sto arrivando.

Nico: Ti aspetto.

Anche se sapeva cosa significava quel "ti aspetto" per Nico, non si aspettava comunque di trovarlo fuori casa ad aspettarlo, con su solo una maglietta e dei jeans.

《Per fortuna quando dici "sto arrivando" ci metti poco tempo per davvero》, disse Nico a mo' di saluto, sorridendo al fidanzato e facendogli cenno di entrare a casa.

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