Grelliam

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Sì, sono tremendamente in ritardo. Chiedo venia, ma non avevo ispirazione :( e invece ora, con l'aiuto di _landlia_ , sono riuscita a riapparire con questa ff. E la prossima sarà una jacebastian che ho già in mente, quindi state tranquilli che dovrebbe uscire a breve.
Scusate gli errori ma sto scrivendo dal telefono perché il tablet è stupido :D
Spero vi piaccia... anche se, di nuovo, è un anno e più che non leggo Kuroshitsuji.
Boh, preghiamo. È breve, ma spero comunque vi piacerà.
Buona lettura.

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Fandom/manga: Kuroshitsuji
Personaggi: Grell e William
Rating: verde
Richiesto da: l_ingannatrice (per qualche motivo non riesco a taggarti)

-🌸-

Era notte fonda. Sulla città intera, con la chiusura dei pub, era finalmente calato il silenzio.

L'unica voce che era possibile sentire proveniva da uno degli alberi sul confine della zona abitata.

Là, seduti comodamente su uno dei rami più grossi, erano situati due uomini, uno dei quali si stava categoricamente rifiutando di stare zitto.

《È troppo figo, Sebas-Chan! Perché continua a rifiutarmi?!》, ripetè per l'ennesima volta Grell, dondolando il modo agitato le gambe.

William, accanto a lui, sospirò. Erano lì per svolgere il loro lavoro di shinigami, ma per uno sbaglio di tempistica - errore di Grell, non suo - erano arrivati lì con largo anticipo.

Decidendo di restare lì si era condannato da solo.

《Forse perché siete nemici naturali e proprio per questo non avete alcuna possibilità di stare insieme. E ora concentrati, non manca molto》, rispose seccato.

《Ma io lo voglio!》, strillò lo shinigami fai capelli rossi.

William odiava vederlo così fissato con quel demone. Se avesse aperto un minimo gli occhi si sarebbe accorto dei sentimenti del corvino.

Spesso odiava se stesso per quel fatto, ma non poteva farci nulla. William si era preso una cotta per Grell e sentirlo parlare di continuo di quel demone lo faceva ingelosire tremendamente.

Il rosso ricominciò a parlare, elogiando ancora il "suo Sebas-chan". William perse la pazienza.

Prese il compagno per l'abito e lo attirò a sé con un forte strattone.

Impedendogli di dire qualunque cosa lo baciò, facendo finalmente calare un po' di silenzio sulla radura.

Il corvino si staccò e mollò Grell, che pareva essere sorpreso. Piacevolmente sorpreso.

《Bene. Ora andiamo》.

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