CAPITOLO VENTUNO

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STACEY

"Ti prego Stacey, torna. Ti devo parlare!"mi disse Benji al telefono.

"No Benjamin!"

"Perfavore!"

"Ti ho detto di no. Ciao!"

"Aspetta Stacey..."

Attaccai. Non avevo voglia di parlare con mio fratello.

"Dai non attaccargli in faccia!"mi disse Adam e io alzai le spalle.

"Non é colpa sua amore. Lui voleva dirtelo!"

"Non mi ha mai nascosto nulla, Adam. Pensavo di fidarmi di lui, gli ho sempre raccontato i miei segreti e i miei problemi. Era come un padre, un migliore amico, il mio diario segreto, era tutto. E mi ha nascosto il più grande segreto che riguarda anche me."

"Ti capisco Stacey! Mi dispiace!"

Mi sentivo una scema. In fondo, nom avevano mentito solo a me, ma anche ad Adam. E a lui di più. Lui aveva vissuto con una madre non sua, e ora si preoccupava per me.

"Adam, scusami. So che é molto difficile anche per te!"

"Tranquilla!"mi disse abbracciandomi.

"Ti amo Adam. Scusami se ti amo tanto!"

"Anche io ti amo tanto. Vieni, andiamo da Benji!"

"Che?"

"È tuo fratello e a quanto pare il mio fratellastro. Dobbiamo parlare con lui, è più grande di noi e ci saprà aiutare!"

"Se lo dici tu!"

Uscimmo di casa e prendemmo la macchina per andare da Benji.

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"Stacey!"disse Benjamin appena mi vede entrare a casa. Lui era ancora in pigiama, cioé con dei pantaloncini e una cannottiera. Si precipitò verso di noi e mi abbracciò forte. All'inizio rimasi un pó rigida ma poi lo abbracciai anche io. Mi mancavano le sue braccia forti. In fondo, erano tre giorni che non lo vedevo. Cominciarono a scendermi le lacrime che avevo trattenuto per quei tre giorni e Benji andó ad abbracciare Adam. Poi ci accomodammo in salotto e restammo in silenzio.

"Cosa avete fatto?"ci chiese Benji.

"Il test!"

"E..?"

"I risultati arrivano fra una settimana!"

"Ah okei!"

"Benji é la verità?"

"Da quanto ne so io sì. Ma meglio fidarsi del test!"

"Certo!"gli dissi e mi feci stringere da lui. A quel punto arrivarono Yas e Rose. Le avevo avvisate il giorno prima dell'accaduto e erano arrivate per chiedere a Benji dove stava la casa di Adam. Quando mi trovarono lì si accese un sorriso nei loro visi.

"Stacey!"dissero e corsero verso di me. Ci abbracciammo tutte e tre e si sedettero anche loro sul divano di fianco a me. Stemmo a parlare di tutto e di più fino a quando arrivò la sera. Non vedevo l'ora che arrivasse la settimana dopo. Dovevo sapere se Adam era mio fratello!

ADAM

Fa che non sia suo fratello, fa che non sia suo fratello. Queste erano le sei parole che mi ripetevo mentre aspettavo con ansia l'esito del test. Strinsi forte la mano di Stacey che aveva uno sguardo perso e lei mi sorrise e posò la sua testa sulla mia spalla.

"Comunque vada, noi non ci lasceremo vero?"mi chiese lei.

"Vero!"annuii.

"Ti amo piccola!"le dissi.

"Anche io ti amo amore!"mi rispose lei e stettimo ancora in ansia.

Gli esiti erano arrivati. Ci diedero la bustina e uscimmo dal locale. Aspettammo di arrivare in macchina prima di aprire la busta e quando ci sedemmo Stacey rimase a fissarla.

"Dai amore!"la incoraggiai e lei la aprì. Tirò fuori il foglio lentamente e lo aprì. Non ce la facevo più ad aspettare.

"Ti prego Stacey!"

"Scusa, è che non voglio vedere!"

"Andrà tutto bene amore!"le dissi. "Leggiamo!"

Le presi il foglio dalla mano e lo sfogliai con gli occhi.

Adam Peterson, figlio di Matthew Peterson e Sarah Bailey. La mamma di Stacey. Cazzo.

Misi in marcia la macchina.

"Dove vuoi andare?"mi chiese Stacey fissando ancora la nostra rovina.

"Da mio padre!"dissi arrabbiato.

"Adam, ti prego..."

"Si è risparmiato le botte quella volta perchè eravamo in un ristorante. Ma adesso le prende.."le dissi.

"Adam, non puoi picchiare tuo padre!"

"E lui non puó mentirmi su una cosa simile. Ma l'ha fatto!"

Accellerai sempre di più e vidi Stacey trattenere per un attimo il fiato.

"Adam ti prego rallenta!"la sentii sussurrare.

Mi girai per guardarla, volevo vedere il suo bellissimo viso, lo splendido faccino della mia sorellastra.

"Adam, guarda la strada!"mi gridò lei e sentii due clacson. Una macchina stava venendo verso di noi. Anzi no, io stavo andando contro essa. Cercai di girare ma la colpii lo stesso.

Vidi il vetro rompersi e non sentii più niente. Poi mi apparse di nuovo la ragazzina dai capelli rossi e notai la somiglianza a Stacey. Quella bimba era la mia sorellina, che giocava con me da piccolo. Stacey era la mia sorellina.

Poi vidi tutto nero e persi i sensi.

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Boh, mi sento in vena di scrivere oggi... fra poco pubblico il ventiduee <33

L'errore più bello della mia vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora