STACEY
Non apriva un occhio.
Ero lì dalla sera prima. Mi ero sdraiata vicino a lui e tenendogli la mano mi ero addormentata. Ovviamente, conoscendo la mia sfiga(o forse no, é stata fortuna)era entrata una dottoressa molto simpatica.
"Ciao tu sei?"mi chiese. Non sapevo come mai ma mi stava già molto simpatica. Forse perché era così tenera, bassina e cicciottella.
"Ehm, io sono la sorellastra di Adam!"le dissi senza staccare le mani dal mio amore. Ma lei le vide.
"Oh!"mi disse.
"Non é come pensa è che.. beh, ecco.. lo sappiamo da poco!" Sgranó gli occhi.
"Dav-davvero?"
"Sì!"
"Oh, mi dispiace tanto!"
"Anche a me. Il giorno in cui abbiamo scoperto di esserlo abbiamo fatto l'incidente."le dissi sempre guardandola negli occhi s senza staccare le mani dal mio ragazzo. Perchè le stavo dicendo tutte quelle cose? Basta, dovevo tacere prima di dire tutta la verità.
"E voi due vi conoscevate prima?" Annuisco con la testa ma non dico altro.
"Okei!"mi rispose. Fece una breve visita al mio Adam e poi si rivolse a me.
"Sta bene, domani dovrebbe riprendersi. Se vuoi passare qui la notte fai pure!"
"Davvero, posso?"
"Sì, ma che resti un segreto fra noi due. Fino alle dodici del mattino di domani nessuno dei due avrà visite mediche quindi non se ne puó accorgere nessuno. Buonanotte!"
"Ehm, grazie. Buonanotte anche a lei!"
"Dammi pure del tu, cara!"mi disse ed uscì.
E ora ero lì sdraiata con lui ad aspettare che si svegliasse.
Ripensai alle parole di Yas, e capii che aveva ragione. Questa storia non poteva andare avanti, e tutto dipendeva da me. Ma già mi mancava, senza di lui non sarei riuscita a vivere. Avevo perso tutto per colpa di mia madre, se così la si poteva definire.
"Ti amo Adam!"gli sussurrai prima di andarmene. Sarei tornata lo stesso pomeriggio per la finta verità.
ADAM
Aprii gli occhi cercando di adattarmi alla luce e mi ritrovai in una stanza d'ospedale. Cosa ci facevo lì? Non ricordavo proprio niente.
"Ti sei ripreso eh?!"mi chiese una dottoressa appena entrata.
"Dov'è la tua sorellastra?!"
Che? Non ci capivo più nulla. Da quando avevo una sorellastra? Ricordavo di avere una sorellina ma una sorellastra no.
"Co-cosa ci faccio qui?!"
"Avevi fatto un incidente e ora sei in ospedale!"
"Sul serio?"
"Allora è vero che hai perso la memoria!!" Di che stava parlando? Io ricordavo perfettamente tutto. La mia sorellina, mia madre e mio padre, Benjamin, Manuel e persino la mia ex, quella che rimase incinta di un altro.
"Non ho perso la memoria!"
"E chi è Stacey?!"
Che bel nome Stacey. Mi ricordava qualcosa anche se non ricordavo cosa. Una bambina dai capelli rossi mi apparve.. uff, ancora lo stesso sogno. Allora era lei Stacey? Ma se non la conoscevo nemmeno questa Stacey.
"Non lo so!"
"Vedi? Ascolta, non hai perso definitivamente la memoria, hai dimenticato solo le ultime cose successe, nell'arco degli ultimi tre anni!"
"Quanti anni ho?"
"Venti!" Cosi tanti?
"Ma chi è questa Stacey?"
"Vuoi che la chiamo? È quella che ha fatto l'incidente con te!"
"Oh, okei, grazie!" E uscì dalla stanza. Intanto ricordo il sogno di stamattina. Sentivo vicino a me una ragazza con un profumo bellissimo, che mi toccava la mia mano calda con il suo tocco gelato. Inoltre mi sussurrava ogni tanto Ti Amo Adam e robe simili ma io non reagivo. Nel mio sogno mi aveva anche sfiorato le labbra. Eppure io sentivo tutto, non poteva essere solo un sogno. Ero in coma, non potevo sentire ciò che mi dicevano. Quindi era solo un sogno. Solo che non ricordo la forma di questa ragazza, ne come era fatta. Non ricordavo assolutamente niente di lei. Che strano. Entró la dottoressa e dietro di lei una ragazza dai capelli rossi fino alla vita. Era davvero bellissima, nonostante la fascia in testa. Lei era stata la vittima del mio incidente, assieme a me.
"Adam, ti sei svegliato!"mi disse con le lacrime agli occhi. Si notava la tristezza nei suoi occhi. Ma sbagliavo o era preoccupata per me? Non doveva essere arrabbiata? La dottorressa uscì e lei si sedette vicino a me prendendomi per mano. Non la ritirai.
"Come stai?"mi chiese.
"Io bene, abbastanza. Tu?"
"Bene. Adam, ti ricordi di me?"
"Ehm, no!" Vidi un senso di delusione nei suoi occhi ma anche di sollievo. E chi le capisce le donne?
"Sono la tua sorellastra, Stacey!"ma allora la dottoressa parlava sul serio.
"Non pensavo di avere una sorellastra!"
"L'abbiamo scoperto il giorno dell'incidente Adam. Io sono la sorella di Benjamin. Benjamin Bailey!"
"Oh, piacere!"
"Sono seria Adam!"
"Davvero?"non sapevo cosa dire.
"Sì, se vuoi chiediamo ai nostri!"
"Ehm, no mi fido!" E come non fidarsi di una ragazza così bella? Peccato che era mia sorella, davvero. Sennó non ci avrei pensato due volte a provarci con lei. Eppure i suoi occhi dolci trasmettevano tanta sofferenza e insonnia. Forse eravamo più che amici prima di scoprire tutto ció.
Nah!
"Abbraccio?"le chiesi e lei non se lo fece ripetere due volte. Si fece abbracciare da me e scoppió in lacrime. Lo stesso profumo della ragazza dei miei sogni.
"Ma quindi Benjamin.."
"È il tuo fratellastro!"
"Oh! Ascolta, tu mi conosci bene?"
"Sì, anche se da poco!"
"Puoi descrivermi? Mi sa di aver perso la mia memoria!"
"Mmm certo, cosa vuoi sapere?"
"Qualsiasi cosa. Prima di tutto, sono fidanzato?"le chiesi.
Stette zitta per molto tempo fino a quando pensai che non lo sapesse.
"Fa niente, passiamo a un'altra domanda!"
"No Adam, non sei fidanzato. Sei single!"disse guardandosi la mano destra, dove c'era un anello. Era proprio bellissimo, come lei. Quindi lei era fidanzata?
"Sei fidanzata?"
"Ehm, no!"
"E quell'anello?"
"Un regalo!"disse ancora con le lacrime agli occhi.
"Devo andare!"disse poi.
"No aspetta!"
"Ti prego, ci vediamo dopo!"disse alzandosi e andando verso la porta. Poi sempre con le lacrime agli occhi si girò verso di me e sussurró: "Sei single Adam!" E corse via.
*****
Poveretta la Stacey. E con questo quanti capitoli ho pubblicato in un giorno? Ho perso il conto! Pace <3
Spero davvero tanto che il libro vi piaccia e tenteró di aggiornare il più presto possibile. Ciauu belli ♡♡
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L'errore più bello della mia vita
Ficção AdolescenteErano sicuri di essersi già visti da qualche parte anche se non ricordavano dove. Ma questo non era importante, si amavano comunque e molto.