CAPITOLO SETTE

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ADAM

"Buongiorno amore!"mi disse la mia principessa quando aprii gli occhi. Lei era già vestita con dei pantaloncini rosa e una maglietta bianca scollata e aveva chiuso i capelli.

"'Giorno piccola!"le dissi alzandomi e dandole un bacio a stampo.

Quella sera avevamo dormito assieme ma eravamo troppo stanchi e preoccupati per pensare ad altro che non il sonno.

Ci addormentammo abbracciati e in fretta.

Mi cambiai velocemente mentre lei tirava fuori il cibo, poi uscii a lavarmi la faccia con l'acqua del mare, che si trovava a due passi da noi.

Quando tornai Stacey aveva già messo tutto per terra, sopra il tovagliolo.

Mangiammo un panino a testa e bevemmo un pó di succo.

Poi uscimmo insieme e chiudemmo la porta a chiave.

"Come pensi che torneremo a casa?"mi chiede lei.

"Potremmo aspettare altri turisti, se ci va bene verrano fra poco!  Il telefono!"le dissi e corsi verso casa ricordandomi di quell'aggeggio che avrebbe potuto salvarci.

Come avevo fatto a non pensarci prima?

Quando entrammo provai a chiamare ma non prendeva.

"Siamo in un'isola Adam!"mi ricordò Stacey accendendosi una sigaretta che prese dalla giacca appesa: "Non c'é rete!"

"Giusto!"le dissi e mi alzai.

"Vuoi fare un tiro?"mi chiese porgendomi la sigaretta.

"Sì grazie!"le risposi e feci piu o meno due o tre tiri.

Le ridiedi la sigaretta e lei la consumò.

"Dai andiamo a farci un bagno che ci serve!"le dissi poi. Lei annuì e uscimmo di casa.

Quando arrivammo in acqua le dissi cercando di convincere più me che lei: "in fondo l'isola é molto bella! Insieme possiamo fare tante cose amore. Abbiamo cibo sufficiente per almeno una settimana. Troveremo un modo, ma intanto perché non ci divertiamo un pó?"

Lei mi sorrise: "Hai ragione!"mi disse e mi bació.

Amavo i suoi baci. Entrammo in acqua e nuotammo per almeno un'ora. Quando uscimmo andammo a casa a cambiarci, prendemmo i nostri zainetti e andammo a visitare l'isola.

Verso l'una ci sedemmo sotto un albero stanchi e mangiammo. Dopo pranzo mi disse: "Fino a qualche anno fa mi arrampicavo sugli alberi. Era una cosa bellissima. Mi rifugiavo sempre sull'albero di fronte a casa mia. Penso di saperlo ancora fare!" Si alzò e andò verso un albero non molto alto.

Cercò di arrampicarsi e ce la fece. Salì su un ramo e stette seduta lì a guardarmi dall'alto.

"Sei stupendo anche dall'alto!"mi disse e si mise a ridere. Ecco, amavo anche la sua risata.

Le sorrisi e misi i due zaini ai piedi dell'albero. Poi tentai di arrampicarsi.

"Sei pazzo? Se sali anche tu il ramo non regge!"mi disse.

"Tranquilla, é molto resistente quel ramo. Spostati!"le dissi e salii. Quando salii sul ramo assieme a lei le diedi dei baci sul collo.

"Dai amore che cadiamo qui!"mi disse spostandomi.

Poi ci mettemmo a guardare il bellissimo paesaggio. Continuammo a girare per l'isola felici di essere insieme e ogni tanto ci baciavamo. Non avevo mai amato nessuna come amavo lei.

Amavo tutto di lei.

La sua risata,

i suoi baci,

il suo modo di mettere il broncio,

il suo viso...

Verso sera ritrovammo la casetta e entrammo. Mettemmo giù gli zaini e esausti ci sedemmo sul letto.

"É stata una giornata stupenda!"le dissi baciandola.

"La migliore!"rispose lei e ci sdraiammo. All'inizio stemmo a guardarci negli occhi e a sorriderci poi si baciammo.

Decisi di andarci piano e mi alzai.

"Hai fame?"le chiesi

"Il primo premio su come rovinare i momenti romantici lo vinci tu!"mi disse fingendo di fare il broncio.

"Onorato di ricevere un premio amore mio. Dai alzati!"

Le dissi e portai una mano sui capelli.

"Sì che ho fame!"mi disse per cambiare argomento e si alzó anche lei. Mangiammo e Stacey mi fissò per molto tempo.

"Qualcosa che non va?"

"Ti sembrerà stupido, ma io ricordo di averti visto da qualche parte!"mi disse.

"Sei sicura?"le chiesi.

"Sì!"

"Beh ti sembrerà strano, ma anche a me sembra di averti già vista. Da quando ti ho vista alla spiaggia mi appare in sogno una bambina, dovrà avere cinque anni! Ha i tuoi stessi capelli rossi e i tuoi stessi bellissimi occhi! Felice, sempre allegra e sorridente. Forse era una mia amica da piccolo!"pensai di dirle ma mi sembrava stupido così le dissi semplicemente: "Non saprei, sono sempre stato a San Diego, mai trasferito. Magari in qualche mare!"

"Forse!"mi disse alzando le spalle e continuando a mangiare.

Poi mettemmo via e ci cambiano.

La sera tardi ci mettemmo a letto ma non ci addormentammo subito. Stemmo abbracciati per molto tempo parlando di tutto e di più.

Poi lei si addormentò sulla mia spalla e io sorrisi a guardarla.

Era troppo tenera.

La feci sdraiare e la coprii. Poi mi alzai e andai alla finestra a vedere il buio paesaggio.

Si quella bambina mi ossessionava da quando avevo incontrato Stacey. Il suo sorriso identico a quello della ragazza. 'Forse era proprio lei' pensai. Ma io non avevo mai creduto alle coincidenze.

La guardai dormire e sorrisi, felice di essermi messo con la ragazza più bella del mondo. Poi andai vicino a lei e mi sdraiai.

Mi coprii anche io e mi addormentai. Ormai la bambina sembra diventare un incubo.

Sempre lì nei miei sogni.

Poi  apparvi io da piccolo mentre giocavo con quella bimba. Ma appena cominciammo a giocare mi apparse il buio totale e poi mi vidi da solo tra le mura di San Diego.

Cercai di dormire e ce la feci solo dopo la mezzanotte.

L'errore più bello della mia vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora