CAPITOLO DICIOTTO

5.2K 329 5
                                    

ADAM

Mi svegliai alle sette del mattino, pensando alla mossa del giorno prima, quando avevo chiesto a Stacey di vivere con me in una nuova casa. Avrei potuto semplicemente invitarla a casa mia a vivere ma non ce la facevo. Non dopo quello che avevo passato in quella casa. La casa dove vivevo con la mia ex, Alexia. Lei era una ragazza solare, sempre allegra e dagli stessi capelli rossi di Stacey, solo che i suoi erano fino alle spalle. Aveva gli occhi verdi e accesi, era piena di speranza e allegria e disposta ad aiutare tutti. Eravamo una coppia perfetta e convivevamo a casa mia. Eravamo stati insieme per tre anni, da quando ne avevamo sedici, ed è morta l'anno scorso. Ancora non riuscivo a dimenticarla. Quando cominciai a parlare con Stacey, la ragazza dagli stessi capelli di Alexia, mi innamorai di lei come non avevo mai amato nessuno, nemmeno Alexia. Dovevo eliminare Alexia dalla mia vita e cominciarne una nuova con Stacey.

Alle otto ero sotto casa di Stacey e dopo dieci minuti lei scese. Salì in macchina e mi diede un bacio.

"Siamo un pó ritardo eh?"

"Quand'é l'appuntamento?"mi chiese lei.

"Alle otto e mezza!"

"Ok!"disse e guardó fuori dal finestrino mentre io misi la marcia.

"Va tutto bene?"le chiesi.

"Si! Non vedo l'ora di vedere la casa!"mi rispose lei.

"Anche io!"le dissi. C'era qualcosa di strano in lei quel giorno. Lo capii dai suoi occhi, che lei provav a nascondere guardando fuori dalla finestra. Quando arrivammo nell'indirizzo che ci aveva indicato James, parcheggiai la macchina e scesi. Davanti a me c'era un uomo.

"Adam Peterson?"mi chiese.

"Si sono io!"gli risposi.

"Lei deve essere la signorina Bailey giusto?"mi chiese poi indicando Stacey.

"Si, la mia ragazza!"

"Bene, venite con me a vedere la casa." Mi disse. Andai ad aprire la portiera a Stacey e la feci uscire dalla macchina. Chiusi la macchina e seguimmo l'uomo. Arrivammo davanti a una grande casa bianca circondata da un grande e bel giardino.

"Questa é la casa che vi devo presentare!"

"Wow!"si fece scappare Stacey. Entrammo nella casa e visitammo tutte le sale. Vuote.

"Questa casa é in vendita da molto, dopo che i propretari si sono trasferiti é stata pitturata e fatta diventare nuova. Non c'é nessun mobile, chi la compra puó scegliere dove mettere i mobili e tutto. Insomma, dovete gestirla voi."

A ne l'idea non dispiacque e a Stacey gli occhi scintillavano. Visitammo tutta la casa e ne rimanemmo stupiti.

Volevo dire che l'avremmo presa ma dopo un cenno di Stacey dissi che ci avremmo pensato. Uscimmo dalla casa e guardammo di nuovo il giardino. Poi salutammo l'uomo e salimmo in macchina.

"Hai impegni?"le chiesi.

"No!"rispose lei.

Andai dalla parte opposta di prima e notai che Stacey non se ne accorse nemmeno. Lasciai la macchina in un parcheggio e scesi. Anche lei scese ancor prima che le aprissi la portiera.

"Dove siamo?"mi chiese.

"La domanda non dovrebbe essere dove siamo noi, ma dove sei tu con la testa. Ti vedo molto distratta oggi."le dissi prendendole il viso tra le mani. La baciai e ma il bacio che lei ricambiò non era onesto. Cominciai a preoccuparmi.

"Va tutto bene?"le chiesi.

"Un pó!"mi rispose. La presi per mano e andammo in un parco li vicino. Mano nella mano passeggiammo fino ad arrivare ad un'altalena.

"Perché siamo venuti qui?"mi chiese. Misi la mano nella tasca e tirai fuori un lucchetto a forma di cuore, fatto di legno.

"Che bello!"mi disse.

"Gia. Tieni questa chiave!" Lei prese la chiave e lui va all'altalena.

"Prometto che ti amerò per sempre e che qualunque cosa accada io ti ameró. Sempre. Ora chiudamo questo lucchetto a forma di cuore in quest'altalena e finché rimarra chiuso io continuerò ad amarti!"le dissi.

Lei mi sorrise: "Prometto anche io di amarti sempre e di non lasciarti mai!"mi disse. Sorrisi. Ecco la mia Stacey. Chiusi il lucchetto e lei mi ridiede la chiave.

"Di addio a questa chiave!"le dissi

"Cosa?"mi chiese lei. Io mi girai verso le montagne e tirai forte la chiave, che non sapevo dove fosse andata a finire.

"Questo lucchetto non si aprira mai, come io non cessero mai di amarti!"le dissi. Lei sorpresa mi si avvicinò in fretta e mi baciò, un bacio molto appassionato, che ricambiai.

Ci baciammo per molto fino a quando squillò il mio telefono. Lei si staccò e mi disse: "rispondi!"

"Fa niente rispondo piu tardi!"le dissi dandole dei baci sul collo.

"Dai rispondi!"

Presi il telefono e lessi: Papà. Risposi solo per fare piacere a Stacey.

  - Pronto?
  - Ciao Adam. Come va?
  - Bene!
  - Dove sei?
  - In giro. Con Stacey.
  - Potete venire entrambi al ristorante in cui andiamo sempre?
  - Come mai?
  - Dopo le spiegazioni.
  - Sei da solo?
  - No, c'é anche la mamma di Stacey.
  - Vi conoscete?
  - Ho detto dopo le spiegazioni. Sbrigatevi.

  Attaccò.

"Tutto bene?"mi chiese Stacey.

"Non lo so! Chiama mio padre e dice di volerci incontrare entrambi. Ah e c'é anche tua madre!"

"Oddio!"

"Cosa?"

"Ieri sera ho scoperto che mia madre e Benji mi stanno nascondendo qualcosa. Benjamin mi ha accennato che tu c'entri. E tanto. E mi ha detto che avrebbe convinto mia madre a dirmelo oggi."

"Me lo dici adesso?"

"Scusa!"

Stranamente non riuscivo a stare arrabbiato con lei.

"Tranquilla!"le dissi e la abbracciai. Anche lei mi abbracció, poi mi guardò negli occhi e ci baciammo, sperando in bene.

L'errore più bello della mia vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora