CAPITOLO QUATTORDICI

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STACEY

"Come due mesi?"

"Si, da quando siamo andati in florida. Ormai sono passati due mesi. Guarda!" Tirai fuori il calendario mini e lo feci vedere a Yasmine e a Rose. Appena le avevo chiamate erano venute di corsa.

"Ragazze siete libere? Avrei bisogno di voi urgentemente!"avevo detto loro in una chiamata di gruppo.

"Va tutto bene Stacey?"mi aveva chiesto Yasmine.

"Piu o meno!"avevo risposto. Dopo due minuti erano già a casa mia.

"Mi sa che devi fare il test."mi disse Rose.

"Non é possibile!"

"Non é un trauma."mi disse Yasmine.

"Ha ragione. Avere un bambino é la cosa più bella del mondo!"mi consoló  Rose.

"Dipende se il padre lo vuole!"

"Si che lo vorrà tranquilla!"

"Farò questo test. Spero che risulti negativo!"

"Ma che cosa temi?"

"Di non essere una brava madre. A 19 anni mannaggia!"

"Hai presente le ragazze incinte a 16 anni? Molte di loro non abortiscono. Se ce la fanno loro."

Mi alzai e riportai il calendario nel cassetto.

"Devo dirlo ad Adam."

"Non é meglio aspettare il risultato?"

"Sì! Vado oggi a comprare il test!"

"Vuoi che ti accompagnamo?"

"Come volete!"

"Ma si dai! Io non ho nulla da fare!"mi disse Rose.

"Neanche io!"mi disse Yasmine.

Uscimmo di casa e ci incamminammo.

"La farmacista conosce mia madre. Sono grandi amiche!"dissi.

"Anche la mia!"mi dissero Rose e Yasmine. Quindi prendemmo un taxi per Lyons, una città non molto lontana. Scendemmo e andammo in farmacia. Comprai il test di gravidanza e escono.

"Vi va un giro qui a Lyons prima di tornare a casa?"

Le ragazze capirono che avevo bisogno di tempo per accettare questa storia e annuirono. Stemmo in giro fino alle diciotto, poi prendemmo un taxi per tornare a casa. Quando arrivammo nel nostro quartiere ci separammo e tornai a casa.

"Bentornata!"mi disse Benji.

"Io sono in camera mia. Ti prego,di lasciarmi in pace!"

"Cos'hai?"

"Niente!"

"Bisticci con Adam?"

"No con lui tutto a posto!"gli dissi e salii n camera mia. Quando arrivai posai la borsa e stetti a fissarla. Non ce la facevo a tirare fuori il test. Guardai per un pò la foto di Adam che avevo trovato nella stanza della madre. Eppure quella foto mi sembrava di averla già vista molto tempo prima. Stetti a fissare la foto e mi ricordai di quattro mesi prima, quando per caso ero entrata nella stanza della madre e avevo visto la foto. Siccome aveva sentito dei passi l'avevo rimessa giù per non farsi scoprire e avevo into di guardarsi allo specchio.

"Che cosa fai qui?"mi aveva chiesto mia mamma.

"Stavo cercando la matita per gli occhi. Non ho qui la mia e tu eri in bagno!"le avevo detto. Era la verità, avevo solo evitato di dirle che avevo visto la foto.

Ma allora perché Benjamin mi ha detto che gliel'ha data lui per darle vedere il mio ragazzo?

Riguardai la foto. Era proprio quella, ne ero sicura. In Florida quando avevo visto Adam mi era sembrato di averlo gia visto. Infatti l'avevo visto di sfuggita. Avrei voluto andare a chiedere spiegazioni a Benjamin ma siccome mi aveva mentito, sapevo già che non mi avrebbe detto la verità. Poi mi ricordai del test. Mi feci coraggio e aprii la borsa. Sentii bussare alla porta e la richiusi. Andai a sederi e dissi: "Avanti!"

Entrò Benji.

"Che vuoi?!"gli chiesi.

"Ehy ehy, tutto bene?"

"Sì scusa!"

"Io esco."

"Okei!"

"Sicura che va tutto bene?"

"Sì. Ciao!"

"Vado eh."

"Ciao Benji!"

"A sta sera!"disse ed uscì.

Ormai l'ansia era arrivata a mille e portai con me tutta la borsa nel bagno, incluso in camera mia. Mi chiusi a chiave e aprii la borsa. Tirai fuori il test e lo guardai. Lo aprii e seguii tutte le indicazioni. Quando ebbi finito chiusi gli occhi, feci un sospiro e li riaprii.

Positivo.

L'errore più bello della mia vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora