CAPITOLO DICIASSETTE

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STACEY

Mi trovavo in sala con mamma, a casa dei miei. Mio padre era uscito e io ero andata da mia mamma a raccontarle del mio bambino. Già amavo quella creaturina.

"Ti devo dire una cosa Stacey!"mi disse mamma.

"Anche io. Posso parlare per prima? É molto importante e temo che dopo cio che mi dici non riesco a dirti niente!"le dissi. Avevo provato mille volte a dirlo per riuscire a raccontare il fatto a mia mamma. E ora non ho bisogno di distrazioni.

"Va tutto bene?"

"Piu o meno. Mamma io.."

"Dimmi cara!"

"Sono incinta!"le dissi sussurrando e abbassando lo sguardo per non vedere la faccia di mia madre.

Quando non la sentii parlare alzai lo sguardo aspettandomi la rabbia nel suo volto. E invece no.. mia madre era diventata pallida, spaventata.

"Va tutto bene?"

"Chi é il padre?"mi chiese.

"Non lo conosci di vista. É un grande amico di Benji!"tirai fuori la foto dalla borsa che rappresenta me e il mio amore e gliela mostrai.

"É il ragazzo migliore che possa esistere in tutto il mondo. E va tutto bene. Quando ha saputo del bimbo mi ha chiesto di sposarlo. Io ho accettato mamma! Te lo faró conoscere!"

"Non é possibile!"disse lei sottovoce.

"Cosa?"

"Ho fatto l'errore più grande della mia vita. Se solo avessi ascoltato Benjamin!"

Rimasi confusa dopo aver sentito le parole di mia madre.

"mamma non capisco niente."

"Non c'é niente Stacey!"mi disse e andó a prendere un bicchiere di acqua.

Rimasi a guardarla confusa e automaticamente mi toccai la pancia.  "Mamma che c'é?"le chiesi.

"Niente, Stacey. Ho bisogno di pensare. Non ti ho mai cacciata di casa ma ti prego..."

"Okei, ho capito!"dissi prendendo la giacca e uscendo di casa.

Presi la macchina che condividevo con Benji con cui ero arrivata a casa dei miei quel giorno.

Quando arrivo sotto casa pensai alle parole di mamma.

"Se solo avessi ascoltato Benjamin!"aveva detto. Quindi Benji sapeva. Entrai di scatto e mi diressi verso la stanza di mio fratello.

Bussai violentemente e non aspettai la risposta. Aprii la porta ed entrai. Benjamin si stava cambiando ed era ancora in pantaloncini da pigiama.

"Potrei almeno cambiarmi principessa?"mi chiese.

"Non mi da fastidio se stai a dorso nudo."gli dissi sedendosi sul suo letto.

"Non sei l'unica!"mi rispose ridendo e mettendosi la maglia.

"Allora?"

"Ti devo parlare!"

"Tutto bene?"

"Se andasse tutto bene non sarei entrata in quel modo in camera tua!"

"Problemi con Adam?"

"No con mamma!"

"Cosa è successo?"

"Parlava di qualcosa che avrebbe dovuto dirmi da tanto e ha detto che avrebbe dovuto ascoltarti!"

"Finalmente!"

"Cosa deve dirmi?"

"E pensi che sia io a dirtelo?"

"É grave?"

"Abbastanza! Cosa l'ha spinta a dire queste cose?"

"Be diciamo che le ho detto una cosa su di me e Adam."

"Cioé?"

"Benji io... io sono incinta!"

"Cazzo! E chi é il padre? Adam?"

"E lo chiedi anche?"

"Cazzo, cazzo, cazzo!"disse lui tenendosi il viso tra le mani.

"Cosa c'é che non va? Sembra quasi che ti dia più fastidio il fatto che Adam sia il padre, piuttosto che io sia incinta!"

"Sei incinta. Questo vuol dire che hai avuto un rapporto con Adam!"

"Ti devo spiegare come si fa a rimanere incinte? Allora quando due persone di sesso diverso si amano molto passano una notte insieme. Durante quella notte.."

"Non fare la spiritosa."

"Cosa c'é che non va Benji? Sarai zio!"

"L'avevo detto io a mamma. Ma ascoltarmi? Noo!"

"Vuoi dirmi cosa c'é?"gli dissi sentendo per un attimo dolore alla pancia. Benji si accorse e mi fece sedere sul letto con la schiena al muro, lasciandomi stirare i piedi sopra al letto.

"Ora dimmi: che cosa mi nascondete tu e mamma?"

"Io vorrei dirtelo, ho sempre voluto dirtelo. Ma davvero non posso!"

"Dimmi almeno se c'entra con Adam!"

"In tutto!"

"Eddai!"

"Ascolta io non posso dirtelo, ma chiederó a mamma di dirtelo il piu presto possibile. La convincerò! Ce la farai a passare almeno una notte?"

"No, mi conosci. Non riuscirei a dormire per nulla al mondo!"

Lui si sedette vicino a me e mi abbracció.

"Mi prometti almeno che non ti arrabbierai con me quando saprai quel che devi sapere?"

"Non posso prometterti niente. É davvero così grave la cosa?"

"Si. Io ho voluto parlartene ma mamma ha sempre rimandato. Ha sempre detto di voler aspettare che cresci!"

"E a te quando l'ha detto?"

"Io l'ho scoperto da solo all'età di quindici anni! Diciamo che sono un poco piu furbo di te!"

"Mi stai nascondendo questa cosa da sette anni??"

"Scusa ti ho detto che non potevo dirtelo."

"Comincio ad avere sonno!"

"Tanto non ti addormenterai!"

"Non c'é bisogno che me lo ricordi."

"Quando eravamo piccoli avevi paura dei temporali ricordi? Ogni notte in cui ce ne era uno venivi a dormire vicino a me. Bastava abbracciarti ed eri già in coma!"mi disse ridendo.

"Bei tempi!"gli risposi.

Lui si misi nella mia stessa posizione e mi si avvicinò. Poi mi strinse a se e io appoggia la testa sul suo muscoloso petto.

"Ma c'entra con la foto?"

"Sì Stacey. C'entra! Usa solo il tuo cervello e ci arrivi da sola."

Annuii e chiusi gli occhi.

Pochi minuti dopo mi sentii sollevata dal letto e dopo un pó mi ritrova sul mio. Aprii gli occhi e vidi le pareti rosa di camera mia.

Poi li chiusi e dormii profondamente.

L'errore più bello della mia vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora