CAPITOLO DODICI

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STACEY

"No, ti ho detto!"

"Stacey! Fammi entrare!"

"No! Vattene e non mi rompere!" Benjamin entrò comunque nella mia stanza a casa dei miei.

"Che fai? Devo chiudere la porta a chiave per non farti entrare? Esci!"gli dissi arrabbiata.

"È passato un mese da quando ho parlato con Adam. Vuoi tenermi il broncio per tutta l'eternità?"

"Se necessario sì!"

"Piantala Stacey!"

"Fuori da camera mia!"

"State ancora insieme, no?"

"Si che stiamo ancora insieme."

"E allora? Cosa ti arrabbi?"

"Fuori ti ho detto!"

"Ti devo chiedere scusa mille volte?"

"Ma che ti è saltato in mente quella volta per andare a dirgli quelle cose?"

"Gli ho detto solo ció che penso."

"Non mi interessa quello che pensi!"

"Eddai Stacey!"

"Fuori!"

"Hai da fare?"

"Si non mi rompere."

"Vado!"

"Ciao!" Appena Benjamin uscii dalla stanza mi alzai dal letto e andai alla scrivania. Mi sedetti e aprii il primo cassetto. Presi il suo calendario mini e lo tirai fuori. Le ultime crocette risalivano a più di un mese prima.

"Un ritardo di dodici giorni!"pensai ad alta voce. A me non erano mai arrivate regolarmente e non mi ero mai preoccupata. Ma adesso guardavo quel calendario e non riescivo a staccare gli occhi fino a quando sentii bussare alla porta. Misi velocemente il calendario nel cassetto e dissi: "Avanti"

Entró mio padre: "Stacey é pronto in tavola!"

"Arrivo!"gli dissi e mi alzai. Poi uscii dalla stanza e scesi le scale. Per cena c'erano i pizzocheri, un piatto che amavo molto.

"Allora, quando ci farai conoscere il tuo ragazzo?"mi chiese mamma.

"Lo inviteró."le dissi. Poi guardai Benjamin che aveva una faccia disperata. Dopo cena sparecchiai la tavola mentre Benjamin e la madre salirono le scale. Rimasi sorpresa dal fatto che salirono insieme e decisi di seguirli senza farmi scoprire.

"Dove vai?"mi chiese mio padre.

"Su in camera!"gli dissi.

"Puoi lavare prima i piatti per favore? Non funziona la lavastoviglie!" Per fortuna c'erano solo quattro piatti e quattro bicchieri da lavare e li lavai in fretta. Poi li misi al loro posto e salii le scale. Benjamin e mia madre erano nella stanza di Benji e appoggiai un orecchio alla porta della stanza di mio fratello. Non riuscii a sentire molto fino a quando sua mamma quasi urla: "No, non lui!"

Sentii Benjamin parlarle sotto voce e ad un tratto sentii dei passi dall'interno avviarsi verso la porta. Se andavo verso camera mia rischiavo di essere scoperta talmente sono distanti le due camere. Allora senza pensarci mi nascosi nella stanza dei genitori,in mezzo tra la mia camera e quella di mio fratello. Quando mi accorsi di essere entrata nella loro stanza, sperai che mia mamma non entrasse in camera. Per mia fortuna non entr9 ma scese di fretta le scale. Quando la sentii lontana mi sedetti sul letto dei miei sollevata e cercando di ripensare al discorso di Benji e Sarah. E se stavano parlando di Adam? Mi alzai dal letto e vidi sul comodino della madre un  libro. Attratta dal titolo, mi diressi verso di esso. Sfogliando il libro cadde una foto per terra. La presi e vidi un ragazzo, sui diciannove anni. Adam. Presi la foto di corsa e uscii dalla stanza. Cosa ci faceva una foto di Adam nella stanza di mia madre? E perché la teneva nascosta in un libro? Entrai in camera mia e misi la foto nel cassetto. Sentii bussare alla porta e dissi: "Avanti!" Entrò Benjamin.

"Cosa vuoi?"gli chiesi.

"Ti ho vista uscire di corsa dalla camera di mamma e venire in camera tua. Tutto bene?"

"No. Di cosa stavate parlando tu e mamma?"

"Niente perché?"

"Perché non me lo dici?"

"Hai origliato?"

"No!"dissi mentendogli.

"Ho trovato una cosa in camera della mamma."

"Ti sei messa a cercare tra le cose di mamma?"

"No era in bella vista!"gli dissi mentendogli di nuovo.

"Che cosa hai trovato?" Aprii il cassetto e tirai fuori la foto, poi gliela diedi.

"Cosa ci fa la foto di Adam in camera della mamma?"gli chiesi.

Lui non rispose per un po.

"Allora?"

"Gliel'ho data io! Insisteva sul voler vedere il tuo ragazzo e le ho dato questa foto!"

"E allora perche la teneva nascosta in un libro? E perchè non l'ha chiesta a me?"

"Allora hai frugato tra le cose di mamma?"

"Rispondi alla mia domanda!"

"Probabilmente l'ha usata come segna libro."

"Non possono essere coincidenze Benjamin."

"Invece si! Perche hai cercato tra le cose di mamma?"

"Mi era piaciuto il titolo e volevo vedere di cosa trattava. Poi é caduta questa foto."

"Complimenti!"

"Che fai? Vai a dire tutto a mamma come al solito?"

"Lo sai che non é così!"

"Ridammi la foto!"

"Perche mai?"

"É il MIO ragazzo. La mamma ha gia visto la foto. Dammela!"

"Tieni!"mi disse dandomi la foto e uscendo dalla mia camera. E io la misi nella mia borsa.

L'errore più bello della mia vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora