Prologo

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Sentii suonare il campanello, ma decisi di lasciar perdere e continuai a rilassarmi sotto il getto di acqua tiepida della doccia.
Il mio nome echeggiò nella stanza dopo pochi istanti:"Jane, si può sapere quanto cazzo ce metti ancora?"
Eccola, Victoria e la sua finezza innata.
"Vic, sempre in anticipo tu, eh?" Urlai, cercando di sovrastare il rumore dell'acqua che scorreva.
Sentii Victoria ridacchiare e sorrisi anch'io:"un secondo ed esco!" L'avvisai.
"Sbrigati, signorina Torchio!" Esclamò.
"Non chiamarmi per cognome, lo sai che lo odio"
Quando uscii dalla doccia, avvolgendomi in un'asciugamano, Victoria non c'era più. Ascoltai la sua voce provenire dalla sala da pranzo. Credo stesse parlando con Ethan, mio fratello.
Ethan è il mio esatto contrario: lui ha gli occhi scuri, io ho gli occhi chiari. Lui è alto e magro, io non sono molto alta e sono anche formosa, lui è un timido e io beh... io sono una gran chiacchierona.
Non avevo alcun problema a stare davanti a lui in reggiseno e slip. Così indossai l'intimo e andai in soggiorno a salutare come si deve Victoria, la mia migliore amica da quando eravamo poco più che due bambine.
La scena che mi trovai davanti, non era esattamente ciò che avevo immaginato.
"C-ciao Giovanna!" Vidi Damiano ridere, forse un po' imbarazzato, anche se sicuramente non ero la prima ragazza che vedeva nuda e conoscendolo, l'imbarazzo era qualcosa che probabilmente non aveva mai provato.
Victoria, invece, mi guardò con una faccia compiaciuta, che stronza.
Appena mi resi conto di essere praticamente mezza nuda davanti ai loro occhi, scoppiai in una risata isterica:"scusate, vado a cambiarmi"
Notai che Damiano continuava ad osservarmi e poi annuì divertito, mentre Ethan mi guardò con uno sguardo severo di rimprovero. A differenza di Damiano, il suo migliore amico, lui era molto serio. Victoria mi seguì, entró in camera mia e chiuse la porta alle sue spalle.
"Ma hai visto come te stava a guardà? Aveva gli occhi de fori, bella mia!" Mi fece notare.
"Ma che stai a dì!?"
"Jane, fidati, Damiano te vole!"
Roteai gli occhi. Io e Damiano non avevamo mai avuto un bel rapporto. Lui mi era antipatico, aveva dei modi di fare che non sopportavo affatto e non capivo come mio fratello, con il suo carattere, potesse sopportare uno come lui. Era davvero un Santo.
Victoria si buttò sul mio letto, e dopo aver passato qualche istante a fissare il soffitto, di colpo mi domandò:"dai,nun je daresti manco 'na bottarella?"
La guardai inorridita:"non dovrebbe essere Damiano"
"Okay okay, va bene!" Esclamò, sollevando entrambe le braccia.
"E comunque magari c'aveva gli occhi de fori perché è abituato a guardà i pizzetti e i merletti sugli slip, non gli orsacchiotti" osservai, indicando le mie mutandine e suscitando la risata di Vic.
"A proposito, come va con le prove della band?" Chiesi.
"Alla grande" disse Victoria, iniziando a parlare del più e del meno, mentre io iniziai a vestirmi e quando notò che non la stavo più ascoltando, mi mise a urlare:"DAMIANO, JANE TE VOLE SCOPÀ"
"Vic, sei una deficiente. È là fuori, vuoi che ci senta?"
"DAMIANOOO" continuò lei. A volte non sopportavo il suo essere così infantile.
Le coprii la bocca con la mano, per impedirle di urlare ancora, finchè non sento la sua lingua leccare il palmo della mia mano.
"Che schifo, Vic!" Esclamai spostando istintivamente il braccio.
"Dai, vai dal tuo biondo" fece lei, prendendomi in giro.
"Sei una cogliona" risposi.

Give me Love-Damiano David//ManeskinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora