Viaggi.

3.9K 124 2
                                    

"Abbiamo fatto sesso,Jane" quella frase continuò a rimbombarmi nella testa per ore, come una di quelle canzoni orribili che nonostante tutto, ti restano in testa e non fai altro che canticchiarle, quando vorresti soltanto dimenticarle.
Ciò che accadde dopo, era solo un ricordo poco nitido: io che tiravo un ceffone a Damiano, mentre gli urlavo che mi facevano entrambi schifo, l'arrivo di Ethan che mi trattenne dallo sferrargli un altro schiaffo e mi trascinò con la forza nella mia stanza. Damiano che uscì dalla mia casa, che chiamò il mio nome più di una volta, dicendomi che avremmo potuto parlarne e chiarire tutto, che per lui quella sera non aveva significato nulla, le lacrime che mi rigavano il viso.
"Stai un po' meglio, Jane?" Mi chiese mio fratello qualche ora più tardi, porgendomi una tazza di cioccolata calda. Sapeva che mi piaceva tanto e che il cioccolato di solito mi metteva di buon umore.
Ma quel giorno, nemmeno la cioccolata fece il suo effetto.
Non risposi alla sua domanda.
Come potevo stare meglio, visto ciò che era successo?
"Lo so, è...è una situazione di merda, Jane. Ma tu sei forte e forse meritavi qualcuno che ti rendesse felice" mi sussurrò con un tono di foce flebile, mentre mi accarezzava.
"Sono stato io a dirgli di non farsi più vivo, di non rivolgerti più la parola"
Lo stringo forte in un abbraccio che significava molto, iniziai a piangere, affondando la testa nell'incavo del suo collo e sfogando tutto il dolore e la delusione.
"Però soltanto dopo ho capito che Damiano è davvero innamorato di te. Quella notte con Victoria è stata solo un errore, anche Vic è molto dispiaciuta" disse Ethan e mi sembrò incredibile ascoltarlo pronunciare quelle parole, proprio perché mi aveva sempre consigliato di stare alla larga da lui e forse, avrei dovuto dargli retta sin dall'inizio.
Vic era la mia migliore amica e sarebbe rimasta sempre quella con cui da bambina condividevo le Barbie e gli altri giocattoli, fino a qualche anno fa la passione per le band, quella con cui ridevo, piangevo, mi sfogavo, uscivo... Insomma, nonostante tutto, continuavo inesorabilmente a credere che quel pezzo di vita trascorso insieme a lei, fosse qualcosa di speciale. Tuttavia, lei non aveva nemmeno avuto il coraggio di venirmi a trovare e di spiegarmi la situazione. Eppure avevo avuto un incidente, ero in bilico tra la vita e la morte, di quello se n'era fottuta, aveva preferito andare ad ubriacarsi con Damiano, ovviamente.
Codarda, ecco cos'era: aveva mandato a puttane anni e anni di amicizia con l'errore di una sola notte e ora stava male? Beh, stava pagando le conseguenze. Arrivai a quella conclusione e mi vergognai con me stessa per aver pensato qualcosa di tanto malvagio.
"Mi fa pena" dissi, facendo una smorfia a dir poco schifata e non riuscii a capire se in realtà stavo mentendo o meno.
"Non posso restare qui, Ethan" lo avvertii.
"Che intendi?" Mi chiese preoccupato. "Non avrai forse intenzione di compiere qualche gesto estremo?"
Lo guardai interrogativa, aggrottando le sopracciglia:"No assolutamente!" Esclamai, scuotendo la testa "Ma ho deciso che appena mi sarò ripresa completamente dall'incidente, me ne andrò all'estero" gli dissi.
"Hai idea di cosa stai facendo, Jane?"
"Io così ci muoio, lo capisci? Non posso continuare così. Dovrei vederli ogni giorno e io non riesco nemmeno a guardarli in fotografia. Ti rendi conto?"
Ethan annuì.
"Se non fossero i miei due migliori amici, li odierei entrambi anche io. Anzi, io già li odio per quello che hanno fatto a te" mi rispose.
"Prima mi hai detto che meritavo qualcuno che mi rendesse felice, ma a volte la felicità non sono solo le persone. Sono delle emozioni, dei luoghi nuovi da esplorare, un tramonto, una giornata di sole. Ma la felicità non è qui, almeno al momento. Se pensi che io meriti davvero la felicità, devi accettare la mia decisione, anche se forse non la condividi. Anche se mi dirai che non sono tanto diversa da Vic, anche lei é fuggita dai problemi, dopotutto"
"Io non ti giudicherei mai" mi disse Ethan, "lo sai bene, non l'ho mai fatto e mai lo farò"
"Stasera ne parlerò con mamma e papà" dissi decisa.
Ethan fece un lungo sospiro, rimanendo a riflettere per qualche minuto con la testa fra le mani. "Hai almeno un'idea di dove vorresti andare?" Mi domandò, guardando le mie iridi verdi.
"In Spagna. Proseguirò i miei studi lì. Ma prima di partire, devo risolvere un po' di cose"

Give me Love-Damiano David//ManeskinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora