Sleeping.

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Fissai le iridi castane di mio fratello, sperando in una risposta che mi riempisse il cuore.
"È venuto spesso a trovarti. Praticamente era ogni giorno qui, si sedeva dove adesso sono seduto io e passava ore e ore vicino a te. Lo conosco da anni, ma non l'avevo mai visto in quel modo, però da circa un mese..." la sua voce tremava, Ethan era sempre in quel modo quando si sentiva imbarazzato.
"Sono successe molte cose mentre dormivi, Jane."
"Tipo cosa?" Domandai.
Ethan non rispose, doveva essere qualcosa di molto serio.
Avevo voglia di stringere forte Damiano e dirgli che non era niente, ripetergli che gli starei stata accanto, comunque. Anche se lui non voleva stare con me.
"Ethan, dammi il telefono"
"No." Rispose lui,categorico. "Pensa a riposare adesso, hai tanto tempo per affrontare i problemi. Adesso non puoi stressarti nelle tue condizioni."
"Riposerò solo dopo aver parlato con lui" gli risposi, con uno sguardo supplichevole. "Ho bisogno di ascoltare la sua voce, credimi. Vorrei ascoltarla anche se lui mi insultasse, ma ti prego. Aiutami. Dammi il telefono"
Ethan alzò gli occhi al cielo e prese il telefono dalla tasca. "Tieni" mi disse, facendo un'espressione rassegnata.
Presi in mano quel cellulare, felice come una bambina in un negozio di caramelle. Cercai "Damiano" nella rubrica, poi avviai la chiamata. Mi sentivo nervosa, ma nello stesso tempo felice nel sentire la sua voce.
"Ethan?" Rispose poco dopo, con la sua voce roca e profonda. Il cuore iniziò a battermi all'impazzata e le mani iniziarono a tremarmi.
"D-damiano" dissi, avevo di nuovo la gola secca e il fiato corto.
"Jane, sei tu?" Chiese incredulo.
"Sono...sono sveglia" risposi, con la voce tremante.
"Come, quando?"
"Vieni" gli dissi, sicura di me. "Ho troppo bisogno di vederti"
Dall'altro capo del telefono, non sentii nessuna risposta.
"Dam, ti prego" lo implorai.
"Giò..." sospirò pesantemente. Se il silenzio avesse potuto fare rumore, a quest'ora mi avrebbe già spaccato i timpani.
"Non posso" confessò a malincuore. "Me dispiace. Se vedemo quando...quando esci da sto schifo de ospedale. Guarisci presto"
Gli occhi, sentendo quelle parole, mi si riempirono le lacrime. Iniziai a vederci tutto appannato e affondai la testa nel cuscino, annegando tra le lacrime e trattenendo a stento i singhiozzi.
Cos'era successo? Perché adesso mi odiava a tal punto da farmi così male?
"Ethan, cosa cazzo è successo?" Gli chiesi, mormorando tra un singhiozzo e l'altro.
"perché non vuole vedermi?"
"Lascia che te lo spieghi lui, Jane è una storia molto lunga, non posso farlo io"

Give me Love-Damiano David//ManeskinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora