Chills.

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"Sò Damiano, cercavo Ethan ma lui non c'è e devo portà certi spartiti a Thomas"
A sentire la sua voce, provai una sensazione strana. Un misto tra il ribrezzo e la rabbia.
Sospirai un paio di volte, poi aprii
"Ciao" disse lui, avvicinandosi a me per darmi un bacio. Mi scansai.
"Ma che hai?" Mi chiese.
"Vedo che ti piace prestare le felpe. Complimenti" gli dissi.
"Ma cosa intendi?"
"Sai benissimo cosa intendo!" Cominciai a spingerlo con le mani sul suo petto e lui arretrò.
"Ho sentito una ragazza dire ad una sua amica che te la sei scopata una settimana fa e dopo le hai prestato una felpa. Che galantuomo!" Esclamai sarcastica, con una punta di disgusto nella voce.
"A Giovà, ma che cazzo stai a dì?"
"Meno male che le ho sentite io con le mie orecchie, oh! E le ha sentite pure Victoria, visto che ero con lei!"
"Cos'è questa? Una scenata di gelosia?" Mi chiese Damiano, aggrottando le sopracciglia.
"E poi ti ricordo che io e te fino a una settimana fa ci odiavamo" aggiunse.
Ed aveva ragione, sembravano passati anni, ma effettivamente si era svolto tutto nell'arco di pochi giorni.
"Ma come potrei essere gelosa? È solo che non voglio essere considerata come una di quelle puttanelle che ti porti a letto" dissi, infischiandomene del fatto che in soggiorno c'erano i miei genitori e che avrebbero potuto sentirci. Ossevai che a forza di spingerlo, eravamo arrivati a metà del corridoio. Gli chiesi di entrare dentro la stanza per parlare meglio.
Lui non sembrava affatto turbato o offeso. Ah certo, lui era Damiano David, colui che non conosceva alcun turbamento, anzi, appariva ancora più divertito. Con un movimento lento, del quale non mi accorsi, mi mise una mano sul fianco, avvicinò il suo corpo al mio e si abbassò a baciarmi il collo.
Un brivido mi percorse la schiena e improvvisamente sentii un forte caldo.
Con una mano sulla schiena, unì i nostri bacini, le nostre labbra si sfiorarono.
"Sei uno str..." non feci in tempo nemmeno ad insultarlo, che premette le labbra contro le mie. Indugiò per qualche istante, come se volesse chiedermi il permesso. Annuii, cercando di capire cosa intendesse, schiudendo le labbra e abbandonandomi a quel bacio, ero così contraddittoria.
"Io non ti ho mai tradita,Giò, mai." Mi sussurrò "ce devi crede. Quelle so storie vecchie. Da quando sto con te, ce stai solo tu"
Annuii:"ti credo, Dam,ti credo" e lo pensavo davvero. Non sapevo esattamente cosa mi spingesse a crederlo, forse il suo sguardo limpido, il fatto che, conoscendolo da anni,avevo imparato a capire quando mentiva o meno. Oppure il fatto che non riuscissi più a stargli lontana e anche questo, era una cosa completamente nuova per me.
...
"Allora, tieni gli spartiti, per fortuna Ethan non è così disordinato come me!"
"Grazie Jane, sei un angelo" disse Damiano, dandomi un bacio sulla fronte.
"Ci vediamo domani" mi disse sotto voce.
"Arrivederci!" Esclamò poi, salutando i miei genitori.
"Com'è che ultimamente tu e Damiano vi rivolgete la parola?" Mi domandò mia madre divertita.
"Semplicemente ci siamo stancati di insultarci reciprocamente" le risposi, facendo spallucce.
"Mh, sei sicura?"
Feci di tutto per cercare di non arrossire, anche se sicuramente ero già diventata rossa come un pomodoro.
"Si...sono sicura. Ora scusami, ma vado a studiare" dissi, tornandomene in camera mia.
Forse era il caso di parlarne con Ethan. Non mi andava di mentire ai miei genitori e a lui.
È vero, aveva detto che non voleva che un suo amico si mettesse con sua sorella. Ma era perché non aveva mai considerato un caso simile. Io e Damiano non eravamo andati mai d'accordo e fino ad una settimana fa erano escluse tutte le possibilità del mondo. E Thomas beh... per quanto bene gli voglia, lo considero il mio migliore amico assieme a Victoria e questo Ethan lo sapeva bene.
Decisi di chiedere consiglio proprio a loro, a Thomas e a Vic,così chiamai entrambi e gli chiesi di venire a casa mia per passare la serata insieme. Mio fratello era alla festa di una sua compagna di classe, che compiva diciotto anni e non sarebbe tornato prima delle due di notte.
I miei amici arrivarono poco dopo. Thomas parcheggiò la minicar fuori da casa mia ed entrò, seguito da Victoria.
"Allora, Jane, che ce devi dì?" Disse Vic,sedendosi, anzi, lanciandosi sul mio letto.
"Anvedi che delicata!" Esclamò sarcastico Thomas.
"Giuro che sembrate me e Damiano" dissi.
"Seh, ma io e lei non scopiamo" fece Thomas.
"Ma...ma io e Damiano non abbiamo mai fatto sesso"
Thomas spalancò gli occhi.
"Sei la prima con cui Dam è riuscito a resistere per più di una settimana senza farci sesso" disse Vic.
"E resisterà ancora per molto" risposi.
"Ma almeno avete fatto pace?" Mi domandò la mia amica.
"Si, in fondo una settimana fa nemmeno ci consideravamo, o meglio, ancora non del tutto. È successo tutto negli ultimi cinque giorni, anche se sembrano un'eternità"
"Ma che era successo?" Domandò Thomas.
"Questo pomeriggio semo annate a fà shopping, allora se incontramo due pischelle e una di quelle diceva a n'artra: me so scopata Damiano" disse Vic, facendo il verso alla tipa di oggi.
"Che stronze" disse Thomas, "e poi?"
"E poi Damiano è venuto qui per prendere degli spartiti e abbiamo chiarito" dissi, riportandogli poi le parole esatte e spiegandogli tutto per filo e per segno, mentre i miei amici mi ascoltavano attenti, sorridendo di tanto in tanto.
"E adesso?" Mi chiese Thomas.
"E adesso voglio dire tutto ad Ethan"
"Dire cosa?" Domandò Ethan, entrando nella mia stanza.

Nota Autrice:
Ci tenevo a ringraziarvi infinitamente per le mille letture e i voti, davvero.
Continuate a leggere la storia per nuovi colpi di scena e a sostenere la storia ❤️
Un abbraccio.

Give me Love-Damiano David//ManeskinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora