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Mi-Hi era tornata a casa e subito subí uno schiaffo in pieno viso. Lei appoggió la sua mano sulla guancia ormai rossa.

«DOVE CACCHIO ERI FINITA, SFATTICATA!? Dovevi tornare prima per farci la cena, stupida ragazzina.» disse la madre.

Tante volte Mi-Hi pensa se davvero loro sono la sua famiglia.

«Ehi piccola sorellina, vai a farci la cena e ti perdoneremo. ADESSO VAI!» disse Hana, una delle sorelle.

«Alza quel cazz*o di culo e vai in cucina....ah è ricordati che non mangi.» disse l'altra sorella, Hamber.

Lei con fatica si rialzó dal pavimento e si avvió velocemente in cucina.

Pelava le patate per fare un buon stufato.

Sospiri per ogni patata che lavava.
Era stanca di questa famiglia.
Non voleva più vivere in questo modo.

Mise in tre piatti del riso con lo stufato e lo servì alla sua famiglia tanto odiosa.

La madre assaggiò un boccone, seguita dalle due cattive figlie.

«Mh non male, adesso vai pure a dormire. Domani facci più contente, capito?.....considero un sì!» disse la donna mangiando alzando la gamba, poco elegante, come le altre d'altronde, esclusa Mi-Hi.

Lei annuí e si diresse in camera sua, una "specie" di camera, visto che dormiva in uno sgabuzzino piccolo, dove mettevano oggetti che non servivano più.

Prese la sua coperta e la avvolse su se stessa per poi accendere la mini TV del 2000 che aveva.

Vedendo l'ora tardi prese un pacchetto di biscotti e si diresse alla porta dove venne aperta e mostró la sagoma di Saomin, nonché la sorella maggiore, che era appena tornata dal lavoro.

«Ehi, Mi-Hi. Non dormi?» disse Soamin sorridendole.

«Ho appena finito di preparare la cena a tutti.» rispose con un espressione neutra.

Subito si fece seria la maggiore.

«Mi-Hi....dimmi cosa ti hanno fatto di nuovo.» si era accorta che qualcosa non quadrava, come sempre d'altronde.

«Bhe....mi hanno dato uno schiaffo perché ero tornata a casa dal lavoro un po' tardi e stavano morendo di fame.
» spiegó abbassando il capo.

«Aish!...ma almeno hai mangiato?» si sfiló i tacchi e appoggió i piedi sul pavimento freddo di legno.

«Bhe....» riuscì solo a dire.
La risposta era più che evidente.

«Sul serio!? Non ti hanno fatta nemmeno mangiare!? Ma che razza di farabutti. Stanno tutto il giorno a oziarsi, a farli da mangiare, puliri il bucato, eccetera e loro hanno anche il coraggio di non farti mangiare!?....Stai tranquilla Mi-Hi, domani ne parliamo chiaro.» mise la sua mano sulla spalla della più piccola in segno di conforto.

«Saomin, ma domani hai lavoro.»

«Domani mi hanno dato il giorno libero, quindi abbiamo tutto il tempo....e grazie dei biscotti.» disse la maggiore prendendo il pacchetto di biscotti e si avviò, insieme alla sorellina, alla stanza di Mi-Hi.

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