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Mancava un'ora all'arrivo degli ospiti, ma Soo-Min stava aspettando con ansia il suo assistente personale.
Le preghiere furono ascoltate e arrivò l'uomo che era pronto ad raccontare tutto. Era stato scioccante anche per lui.

«Allora? Su raccontami tutto quello che ti hanno detto.» era eccitata e non poteva aspettare un'altro secondo di più.

«Sicura? È una questione grande, signorina.» confessò.

«Parla!» ordinò arrabbiata.

«Mi hanno riferito che siete nati nello stesso giorno e anno, ma ci era stato un errore all'ospedale. Un infermiera che attualmente è molto malata, venticinque anni fa ha purtroppo scambiato per sbaglio due bambini quando si era incendiato una stanza e per l'agitazione, forse, ha scambiato due bambine appena nate. Questo era ciò che mi raccontò l'infermiera che è in pensione oramai.
Quelle due bambine siete voi e la signorina Lee. Mi ha confessato che avrebbe inviato delle lettere alle famiglie prima di morire.»
raccontò tutto quello che gli disse quella infermiera malata.

Le mani pieni di anelli di Soo-Min cominciarono a tremare come foglie.
Era peggio di quello che potesse immaginare.

«Tutto quello che ho avuto fin da bambina, non sono mie, ma di Lee Mi-Hi!! Lei è la figlia ricca, io sono quella povera.» delle lacrime scesero dagli grandi occhi scuri della ragazza.

«Signorina...» fu preoccupato Chang.

«No, io non perderò così! Non le darò un bel niente.» fu convinta di potersi tenere ciò che aveva sempre avuto, ma pur sempre illegittimo.

L'ora del pranzo era arrivato e la signora Park era contentissima di aver preparato un tavolo pieno di prelibatezze.

«È tutto perfetto.» sorrise più che soddisfatta.

«Avete apparecchiato I sottopiatti e le posate?» chiese alle cameriere.

«Sì, signora.» risposero.

«Siete stati gentili. Grazie.» sorrise.

«Come sta andando, cara?» arrivò anche suo marito ad assistere i manicaretti.

«Benissimo, caro. Che ne pensi? Sarà di loro gradimento?»

«Ovvio, la cucina della mia moglie è sempre il migliore.» sorrise e baciò la fronte della donna.

«Il solito romanticone.» rise mettendo una mano davanti.

«E Soo-Min dove si è cacciata?» notò l'assenza della figlia nella sala da pranzo.

«L'ho vista in da fare con Chang. Adesso dovrebbe essere in camera sua.»

«Dici che si sarà messa al lavoro?»

«Non lo so, ma ci spero molto.» era una donna molto positiva e preferiva pensarlo così che in modo negativo.

«Tu, vai a chiamare per cortesia mia figlia.» chiese all'uomo a una delle cameriere.

«Certo, signore.» si diresse immediatamente nella stanza e bussò con tre tocchi.

«Signorina? Vostro padre vi invita a scendere. Tra poco inizierà il pranzo con gli ospiti.»

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