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«Perché, papà?!» continuava a lamentarsi anche dentro la macchina con suo padre.

«E lo chiedi anche? Non ti vergogni abbastanza dopo questo? E poi per te ho dovuto saltare una riunione. Adesso torniamo a casa e resterai lì senza uscire per una settimana!» rispose il padre finendo la pazienza di sopportazione per sua figlia.

«Ma ho un party importante da una mia amica, papà! Ti prego!»

«Importante dici? Le solite festaiole rumorose di voi giovani?»

«Sono divertenti, ma tu non capisci perché ormai sei vecchio.» incrociò le braccia mettendo un broncio.

«Ah e quindi dovrei crepare? Ma tranquilla resterai comunque in punizione e farai questo pranzo con le persone che hai tanto dato problemi belli e grossi! E non voglio più sentire dalla tua bocca un'altra discussione.» con questo concluse e fece tacere per tutto il tragitto Soo-Min.

Arrivati alla loro villa, la ragazza si tuffa tra le braccia e cominciò a frignare falsamente con sua madre che era in salotto a leggere delle riviste.

«Mamma! Papà mi ha messo in punizione per una settimana.» piagnucolò.

«E perché, amore?» chiese appoggiando la rivista privando un cuore spezzato per la sua figliola.

«Chiedi a papà.» sbuffò come una bambina capricciosa.

Il signor Park sospirò stanco delle solite bambinate di Soo-Min.

«Tesoro, perché l'hai messa in punizione?» chiese l'elegante moglie del signor Park, ma assai gentile.

«Sai bene che è stato annullato il matrimonio tra Soo-Min e Yoongi per volere loro, quindi sarebbe ingiusto obbligare due giovani sposarsi senza amore corrisposto, ma sai com'è tua figlia, cara. Si è caccia nei guai pensando bene di andare da Yoongi stesso che attualmente è il nuovo CEO mettendosi pure in mezzo con la persona che lui ama e conosco pure questa bellissima fanciulla.»

«Tsk! Se se bellissima proprio.»

«Tu zitta! Non hai più diritto di parole adesso.» lo rimproverò il padre severamente.

«E chi sarebbe questa ragazza?» fu curiosa la moglie.

«Mi ha salvato da un ladro. Avevano rubato il mio portafoglio con vari documenti importati, ma questa ragazza ha fermato il farabutto. Era così educata e bella.»

«Oh mamma mia! Fortuna che stai bene, caro. Ma perché non me lo hai detto? Fortuna che c'era quella ragazza sennò erano guai.»

«Già...una vera fortuna.» sospirò sorridente l'uomo pensando alla bellissima Mi-Hi come sua figlia legittima.

«Fortuna un cazzo! Si vede che non sono vostra figlia.» urlò infuriata dalle parole buone rivolte alla Lee.

«Ma Soo-Mi, la parole! Non è da signorine!» ne fu delusa dalle parole brutte uscire dalla bocca della sua bimba.

«E non hai visto ancora niente su di lei, cara.» commentò l'uomo.

«Mh? In che senso?»

«Oggi è andata nell'ufficio della Min per Yoongi, ma ha trovato anche quella ragazza carina di nome Mi-Hi se non erro. Era così infelice per la rottura con quel giovanotto che ha deciso di spingerla facendola sbattere contro i bordi di una scrivania. Fortuna che non era successo niente di grave alla dolce Mi-Hi.» raccontò.

La signora Park si mise una mano sulla bocca incredula che sua figlia potesse combinarla così grossa.

«Soo-Min....ma come hai potuto reagire così? Sai che è una persona vivente come te, quella povera ragazza? Tuo padre fa bene questa volta ha metterti in punizione.» fu arrabbiata anche la madre.

«E per giunta continuava a difendersi con scuse varie.»

«Non puoi continuare così, tesoro. Missa che una punizione ti raddrizzerà e spero che la dopo questo castigo cambierai. Adesso sali in camera tua e non uscire da questa villa.» si indurì anche la signora Park molto delusa dai completamente scorretti della bambina che aveva tanto cresciuto con amore.

"Cara Mi-Hi, bella Mi-Hi, povera Mi-Hi e poi cosa diamine ci sarà?! Regina Mi-Hi?"

«Povera un corno! Quella là mi ha rubato Yoongi fin dall'inizio! La odio con tutta le stessa e voi state pure dalla sua parte neanche conoscerla.» urlò per tutta la casa e corse via salendo le scale per rinchiudersi nella sua grande stanza a urlare maledizioni qualsiasi per tutte le persone che odiava.

I genitori ancora in piedi nello stesso punto sospirarono senza speranza.

«Non crescerà mai se continua così.» disse l'uomo.

«Purtroppo è così.»

«Oh cara, già me lo stavo scordando.»

«Mh?»

«Domani arriveranno a pranzare da noi Yoongi e Mi-Hi, sperando vivamente che si svegli presto. Un pranzo per chiedere scusa a nome di Soo-Min.»

«Buona idea, caro! Cucinerò io stessa. Non c'è l'ora di incontrare quella bellissima ragazza.» sorrise assai felice di ricevere ben presto nelle visite.

«Ti sembrerà strano, ma ti somiglia tantissimo quando andavamo ancora all'università.»

«Ah sì? Sono più curiosa adesso.» rise delicatamente come una vera signora di corte.

Era quasi sera e Soo-Min era in salotto che non voleva versare neanche una parole con i suoi per la rabbia.
Ma adesso aveva cose più interessanti da fare con una sua guardia bara manager personale che faceva tutto per lei, anche tipo ricavare informazioni esterne. Infatti era quello che voleva chiedere a egli.

«Signorina, mi ha chiamato?» arrivò la sua guardia in giacca e cravatta con gli occhiali da vista sopra il naso; un uomo di trent'anni all'incirca molto esperto e freddo.

«Chang, voglio che tu mi faccia un piccolo lavoretto.»

«Tutto per la mia signorina Park.» rispose senza espressione precisa suo viso, ma molto di fiducia e professionale.

«Mi piace sentirtelo dire. Bene, voglio che tu vada a cercare QUALSIASI INFORMAZIONE su Lee Mi-Hi, anche le cose banali come data di nascita, segno zodiacale e cavolate del genere.»

«Ai tuoi ordini.» si inchinò.

«Vai vai.» gli fece il segno di andare a cercare ciò che lei vuole, mentre lei si preparava a mettersi uno smalto color rosso marcio sulle unghie delle mani.

Adesso le bastava solo attendere informazioni utili per ricattarla e metterla alla cattiva luce. Al solo pensiero di farla finire sotto i suoi piedi la elettrizzava così tanto che la pelle d'oca si fece viva.

«Preparati, Lee Mi-Hi, perché la sottoscritta non ti lascerà in pace finché non mi chiederai pietà!» e poi fece una risatina compiaciuta dall'idea.

ᑕᏆᑎᗞᗴᖇᗴᏞᏞᗩ ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora