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Oggi era una brutta giornata di pioggia e metteva tanta malinconia nel vedere le lacrime delle nuvole.

Le gocce che cadevano si appoggiavano sul vetro della finestra della stanza bianco latte.

«Tra poco potrai uscire. Sei contenta?» chiese Yoongi che era stato tutta la notte a sorvegliarla come un cane da guardia. Bhe non che poteva fare di meno, visto che non aveva più un posto dove andare dopo il litigio con suo padre.

«Mi sembra ovvio.» rispose Mi-Hi fissando la pioggia.

Oggi non permetteva niente di buono.

Nel mentre l'annuncio che l'agenzia Jung aveva rifiutato di continuare la collaborazione con la Min fece incuriosire molte persone.

Si erano riuniti tutti in una sala di riunioni all'agenzia Jung, ma soprattutto c'erano gli protagonisti di ciò: il signor Min e il signor Jung.

«Io voglio sapere da lei il perché.» disse il signor Min ancora confuso da questa improvvisazione.

«È semplice, signor Min. Lei si sta arricchendo sempre di più, ma come collaboratori dovremmo guadagnare la stessa cifra, ma invece non è così. Dopo questa collaborazione con la vostra agenzia, la mia di agenzia non ha avuto molti guadagni e di conseguenza non voglio più continuare ad aiutarvi. E aggiungo che io da domani non sarò più CEO, ma sarà mio figlio HoSeok, quindi perché non lasciare provare a mio figlio la crescita della nostra società senza il vostro aiuto?» spiegò il signor Jung e facendo conoscere il prossimo CEO della sua amata agenzia.

«Ma è ridicolo! Come collaboratori ci aiutiamo a vicenda e facciamo crescere le nostre agenzie assieme. Per il guadagno non c'entra affatto con la nostra collaborazione, ma le proprio idee e ambizioni. Se i clienti sono soddisfatti o meno , di certe non è il problema di una collaborazione, ma l'agenzia stessa.» affermò più che convinto il signor Min.

Ma il giovane HoSeok si alzò dalla sua poltroncina per parlare la sua di opinione.

«Se posso permettermi, signor Min. Io non sono d'accordo con la vostra affermazione e sapete il motivo? È semplice. La parola collaborazione significa fare un patto di giuramento e avere un risultato uguale. In questo caso non è così, perché lei sta guadagnando una cifra troppo diversa dalla nostra e questo di conseguenza non significa collaborazione, perché se non lo sapete la parola collaborare è un sinonimo di "darsi una mano a vicenda".» Illustrò il suo punto di vista finanziario.

Tutti gli altri attorno al grande tavolo delle riunioni sono molto d'accordo sulla spiegazione del futuro CEO.

In questo momento il padre di Yoongi aveva perso...proprio contro un giovane imprenditore che sarà il successore della Jung.
Non ci poteva credere.
Era indubbiamente abile sul lavoro, questo dove ammetterlo.

Dopo quella riunione ne uscì sconfitto e la rottura della collaborazione era ufficiale ormai.

Era anche molto preoccupato per suo figlio Yoongi per giunta. Non aveva mai visto suo figlio così aggressivo e ribelle. Si sentiva profondamente in colpa per aver fatto certe cose senza accorgersi che in questi anni egli soffriva immensamente di solitudine.

ᑕᏆᑎᗞᗴᖇᗴᏞᏞᗩ ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora