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Per fortunata la mattina seguente non pioveva più ed era rinato il sole luminoso di sempre.

Ieri sera avevano fatto preoccupare moltissimo la povera Valery che non aveva potuto restare ferma seduta ad aspettarli.
Ieri stesso Yoongi aveva preso una decisione responsabile, cioè diventare il CEO della Min e far crescere l'agenzia che aveva lavorato molto duramente suo padre. Era ora che dovesse crescere e essere uomo, quindi perché non prendersi un grande titolo?
Mi-Hi era certissima che il signor Min sarebbe stato molto fiero e felice per lui soprattutto.
Voleva smettere di fare il star delle donne più amato e fare tutte quelle stupide pubblicità per il commercio.

Oggi stesso si era presentato in azienda vestito in giacca e cravatta come CEO.
Tutti non ne sapevano nulla e vederlo nei panni del loro superiore era uno shock per tutti. Ma la domanda che si chiedono tutti: c'è l'ha farà?

La poltrona di pelle dell'ufficio di suo padre era molto comodo e c'era ancora il profumo di suo padre.
Già, suo padre.

Sulla scrivania riordinata vicino al computer trovò una foto incorniciata dove vi era rappresentato suo padre e sua madre con lui in braccio di pochi mesi.
Che nostalgia di famiglia, anche se non ricordava un accipicchia di quei mesi da feto.

Accarezzò la foto e solo adesso notò che ora era solo in famiglia con un grande posto da gestire.

«Vi prometto che non deluderò la nostra famiglia.» sperava che i suoi cari genitori lo sentissero.

A interrompere il suo dialogo con i suoi genitori defunti era il suo assistente personale, nonché vicepresidente, la stessa età all'incirca.
«Signorino Min, vi informo che ci sono vari documenti da consultare .»

«Va bene.»

«Oggi c'è una riunione per una firma ufficiale che la Min con collabora più con la Jung. Si terrà tra una mezz'oretta. Vi chiamerò.»

«Non collaboriamo più?» chiese confuso dalla situazione.

«Purtroppo è così. È successo ieri che improvvisamente la Jung non vuole più collaborare.»

«Ci sarà un movente, no?»

«C,è irrealtà, signorino.»

«Sono a tutte orecchie.» iniziò a giocare con la penna curioso della risposta.

«La Jung non ricavava buoni guadagni, il contrario della Min. E hanno dedotto che la colpa fosse della nostra agenzia. In poche parole è così.» spiegò.

L'uomo sentì uno sbuffò divertito da parte del suo nuovo capo.

«Che sciocchezza. Si vede che quel vecchio Jung non ha capito un'accidenti.» sbuffò.

«Ormai non è più lui il CEO, ma suo figlio Jung HoSeok.»

«Ma guarda che notiziona. Interessante. Ho sempre detestato quel facciano solare che si ritrova, però è in gamba in questo settore però eh.» quello che lo rendeva odioso ai suoi occhi era il fatto che ci provasse con la SUA Mi-Hi.
Anche se quest'ultima, dopo il bacio appassionato, aveva negato che attualmente sono fidanzati.

«AMa quindi, vicepresidente, ci sarà HoSeok per la firma?»

«Sì. La prego di chiamarmi liberamente Song.»

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