ღ21ღ

340 17 1
                                    

«Yoongi!» continuava ad urlare il suo nome, ma senza un buon risultato.

«Dove diamine si sarà cacciato.» sperava che una luce scintillante la conducesse direttamente a lui, ma sapete i miracoli così non esistono sennò perché esiste l'umanità.

Continuava senza fermarsi.
Sapeva che prima o poi sarebbe riuscita a trovarlo e a tirarlo per le orecchie.

Il corvino camminava senza ombrello sotto la pioggia ormai tutto inzuppato.
Le lacrime si mescolarono con le gocce di pioggia che gli cadevano suo viso.

«M-mi spiace, papà.» lo odiava per quello che aveva fatto, ma era stato lui a crescerlo.

Camminava lentamente come se fosse ubriaco e si scontrava con gente senza reagire o chiedere scusa, ma poi si scontrò per sua sfortuna con tre uomini poco raccomandabili.

«Ehi! Non pensare di cavartela così dopo averci scontrati così.» il capo del trio lo prese per il colletto della giacca minaccioso.

Il corvino si girò e in modalità senza anima rispose:

«Sai quanto me ne fotte. Tsk!» li provocò.

Con un pugno forte lo fece volare di un metro e scivolò sul pavimento come un cubetto di ghiaccio.
Un bel segno rosso rimase ben impresso sulla guancia e infine si trovò con un labbro spaccato.
Fece molta fatica ad alzare un solo muscolo.

Quell'uomo mise un piede sopra la testa del corvino e continuava sempre ad aggiungere più forza, come se volesse che si frantumasse in mille pezzi la sua testa...proprio come un bicchiere di vetro.

«Adesso hai capito chi comanda, bastardo?» ghignò assieme ai suoi compagni con molta superiorità.

In questo momento, Yoongi, se sentiva così debole che non riusciva a reagire.

«Sposta quel lurido piede, faccia di merda!» urlò la voce incazzata di Mi-Hi.
Aveva assunto uno sguardo assassinio dopo aver visto cosa avevano fatto al corvino. Non sarebbero passati lisci come l'olio.
Proprio no!

«E una ragazzina cosa vorrebbe farci? Tirarci per i capelli?» fece una battuta dove risero nuovamente i suoi due amichetti.

«Buona idea, ma posso fare di meglio.» lasciò cadere l'ombrello e si scroccò le ossa del collo e delle dita.

«Dai fatti sotto hahaha.» sottovalutò tremendamente Lee.

Diede un calcio veloce ma potete sul migliore amico là sotto dell'uomo. E non poteva non cadere per terra coprendo l'amichetto dolorante e urlare ai quattro venti.
Gli altri due non volevano fare la stessa fine del loro capo...proprio no no.

«Volete che vi spezzi i vostri amichetti?» chiese più che minacciosa la giovane ragazza.

Senza aggiungere altro presero il loro compagno e corsero il più veloce lontani da ella.
Bhe fanno bene.

«Fantastico! Sono fradicia e sta pioggia non vuole saperne di smettere.» si lamentò, ma si ricordò che c'era un Yoongi per terra con una guancia arrossata e un labbro sanguinate.

ᑕᏆᑎᗞᗴᖇᗴᏞᏞᗩ ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora