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Oggi non era più la solita vivace e brutale Mi-Hi di sempre, cioè di cosa aveva paura di Yoongi? Aveva paura di dirgli che doveva vivere con la sua domestica o perché sapeva che era arrabbiato e non aveva il coraggio di farlo arrabbiare ancora?

Alla fine decise di non dirlo con la scusa che poteva recare disturbo al corvino.
Oggi stesso si trasferirà nella dimora di Valery.

Beh non aveva niente da impacchettare visto che era stata cacciata dalla sua vecchia casa senza aver preso la sua roba, quindi era solo questione veloce.

La mattina di oggi era lucente e solare, perfetta per un buon trasloco, no?

«Mi-Hi, non vuoi prima salutare Yoongi?» chiese notando un velo di tristezza sul viso della giovane.

«Non voglio disturbarlo. Poi lo incontrerò molto spesso visto la pochissima distanza.» trovò la solita scusa e si incamminò verso l'uscita della villa seguita da Valery.

Guardò un ultima volta la casa grande di Yoongi e pensò a quanto era stato sincero con lui sui suoi sentimenti e quanto era stato gentile da accettare la sua proposta decisamente difficile.

«E questa invece sarà la tua stanza.» Valery stava facendo un giro turistico per far conoscere la sua dolce casa alla sua nuova ospite. L'ultima tappa era proprio la stanza da letto.

«Ti piace? Ieri notte sono subito corsa a casa mia e te l'ho preparata.»
sorrise non stando sulla pelle di convivere con qualcuno dopo anni di divorzio.

La stanza era già grande per lei; un letto singolo vicino alla finestra, un comodino di legno con sopra una lampada, una scrivania con vari libri, un armadio bianco per i vestiti e quant'altro, il pavimento liscio di legno e le pareti color giallo chiaro che illuminava di più la stanza.

Era perfetta.

«È perfetta, Valery. Non so come ringraziarti per tutto.» abbracciò forte forte la donna e gli fece ricordare un affetto paterno...come quella della mamma...quello che non aveva mai avuto.

«Ti posso considerare mia madre?» chiese Mi-Hi.

«Ovvio, tesoro! Ho sempre voluto una bambina quando ero ancora una donna giovane.» confessò ridendo ripensando alla sua gioventù.
Mi-Hi si aggregò con la domestica in una risata.

Era questo che cercava da anni: l'amore.

Che bella sensazione...ecco cosa sentiva nel suo profondo.

Però una lampadina spuntò sulla testa della ragazza.

«Oh no...» sgranò gli occhi.

«Che succede?» chiese preoccupata dell'espressione traumatizzata della giovane.

«Ho saltato due giorni di lavoro! Me ne ero dimentica cacchio. Dovevo andare alla pasticceria, pizzeria, alla caffetteria e al ristorante. Scappo subito, Valery. Scusami tanto.» era già pronta a correre via, ma Valery la fermò per prestargli la bici.

Corse subito via cavalcando la bici.

Nella mente si stava maledicendo. Non gli stupirebbe se sarebbe stata licenziata per aver fatto ferie senza avvertire.

ᑕᏆᑎᗞᗴᖇᗴᏞᏞᗩ ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora