Sometimes we hide our weaknesses because of fear. Sometimes we hide our strenght because it's easier to be a victim. We have both. Without them, we wouldn't be humans, but just robots. The hardest thing is to find a balance.
Dare un taglio netto al passato?
A parole è facile, come tutto, del resto. Ma tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, si dice così no?
Credevo davvero di essermi liberata di tutti i miei scheletri nell'armadio due anni fa, quando finalmente chiusi tutti i conti con Andrea.
Credevo, ma mancava un addio definitivo, quello che non ebbi il coraggio di dire quando avrei dovuto.
Non ha voluto dirmi come sapeva dove alloggiassi, ma credo che quel pezzo di pane, sempre troppo disponibile, di mia madre si sia lasciata abbindolare dal mio ex ancora una volta. È un talento anche questo, trovare in qualsiasi occasione la scorciatoia per ottenere ciò che si vuole. Scorciatoia, la strada più rapida e furba, con meno insidie, sintomo di una mancanza di voglia di lottare. Quando si desidera realmente qualcosa si dovrebbe avere brama di lottare, con le unghie e con i denti se necessario, pur di vincere, in una gara sportiva come nella vita. Prendere la scorciatoia significa che non si vuole veramente vincere, perché altrimenti si farebbe l'impossibile. Mia madre ha sempre adorato Andrea e non ha mai capito perchè non fossi riuscita a perdonarlo, visto che ai suoi occhi appariva sempre perfetto. Ma non ai miei, ed è questo che conta.
- Perché sei tornato? Non ci siamo detti tutto tempo fa?- domando con tono scocciato, ma che sotto sotto nasconde anche un po' di paura.
- Forse tu sì, ma io no. Ci ho messo tanto per capirlo, ma ora sono qui. Ti chiedo solo di ascoltarmi.-
- Ti ascolto- affermo con una freddezza glaciale, mentre mi allontano dalle porte dell'ascensore per defilarmi dalla confusione e, soprattutto, dagli occhi dei curiosi, presenti nella hall.
- Sono un deficiente. Sono anche un pazzo. Ma sono innamorato di te, questa volta per davvero. Forse non volevo ammetterlo prima, ma sono qui, adesso.-- Tu ti sei accorto che io sono qui con un ragazzo?- Non lo lascio nemmeno terminare. Non voglio sentire l'ennesima bugia da parte sua, gli ho già creduto troppe volte.
- No. L'unica che ho visto sei tu. Ti vedo ovunque. Non ho occhi per altri se non per te.-
- Allora ti spiego io chi è. Si chiama Matthew, è il mio fidanzato. Si dà il caso che sia andata avanti con la mia vita, nonostante quello che mi hai fatto. Mi avevi illusa, mi hai usata, per poi andarti a divertire con un'altra. Ho cercato con tutte le mie forze di perdonarti comunque, ma quando ho aperto gli occhi ho visto la realtà. Tu mi provochi sofferenza. Non ho bisogno di te nella mia vita. Ora sono felice, non rovinarmi di nuovo. Mi dici che mi ami, ma ormai lo so, che alla prima occasione mi tradiresti di nuovo. Non sono interessata ad altra sofferenza. E poi, onestamente, non ti amo più, non sei più niente per me, soltanto un estraneo, come chiunque.-
- Io lo capisco, so quanto male ti ho fatto. Ma voglio rimediare. Dammi una seconda possibilità.-
- Ti ho ascoltato. Ma le tue parole mi hanno confermato che sei esattamente la stessa persona che mi ha trattata come una cretina due anni fa. Non accetti il fatto che sia andata avanti senza di te. Non mi abbindolerai ancora. Ti voglio fuori da questo albergo, fuori da questa città, ma soprattutto fuori dalla mia vita Andrea! Tra me e te non potrà mai più esistere un noi, sempre che sia mai realmente esistito. Non mi meriti. Quando crescerai ti auguro di essere felice, e di trovare una persona che ti insegni il significato della parola amore, visto che io, a quanto pare, non sono stata in grado.-
Nelle mie parole non c'è rancore, come potrebbe sembrare, ma tristezza. Mi dispiace per lui, ha la mia età, eppure si atteggia ancora come un adolescente, che non sa comportarsi da persona matura, ma fa solo i capricci, quando si accorge di aver perso il suo giocattolo preferito. Non gli lascio scampo. Forse sono stata brutale, ma non voglio soffrire ancora. Una delle ragioni per cui ho accettato di venire a vivere qui è stata proprio la necessità di tagliare col passato, soprattutto con i ricordi negativi. Mentirei se dicessi che non provo nulla in questo momento. Ho un nodo allo stomaco che mi attanaglia e i miei occhi sono lucidi. Sono consapevole, per una volta, di quello che ho fatto e, per quanto in fondo, molto in fondo, mi dispiaccia per la freddezza e disprezzo usato nel rivolgermi ad Andrea, sono orgogliosa di me. Sono stata forte, decisa, risoluta. Non mi sono fatta condizionare da niente e nessuno, sono andata dritta come un treno.
Il biondo se ne va, svuotando il corridoio stretto, in cui ancora riecheggiano le mie parole dure. - Addio- sussurra con voce debole, prima di abbandonare definitivamente il mio campo visivo. Nel frattempo Matthew, che ha assistito alla scena da una posizione un poco defilata, vicino alle porte dell'ascensore, fa capolino in fondo al corridoio, per poi venirmi incontro. Non avrà capito una parola, ma di certo credo abbia compreso che non si trattasse di una conversazione amichevole. Nota la mia espressione, che chiaramente non è delle più rilassate e felici. Non dice nulla, ma mi stringe forte tra le sue possenti braccia, in cui riesco a sentirmi protetta da tutto e tutti. Appoggio la mia testa sul suo petto, mentre la mia mano gli disegna dei cerchi sulla maglia. Lo invito a restare, perchè non ho voglia di restare sola a fissare il soffitto, mentre nel mio cervello si susseguono i pensieri, dandomi il tormento.
Entrambi volevamo andare oltre. Fino a poco fa, almeno. Il raziocinio ha dominato, però, impedendo che tra noi potesse accadere qualcosa nel momento sbagliato.
Una volta entrati nella stanza, ci stendiamo sul letto, abbracciati.
- You may don't want to talk about what happened. But I need to know it, to help you. Who is that guy?-
Prima di parlare faccio un respiro profondo, cercando di organizzare una parvenza di discorso logico nella mia testa.
- Andrea is my ex boyfriend. We broke up two years ago, when I found out he cheated on me. But that's over. He's my past.-
- You said it's over. So why did he come here?-
- He wanted to apologize. He also asked me to come back together. But I guess you listened to our conversation, and even if you didn't understand any word, you heard that my voice was not much friendly and calm. I said I don't want him in my life. Ever again.-
"Forse potevi risparmiarteli proprio tutti questi dettagli eh?!"
Menomale che ogni tanto sbagli, coscienza cara, altrimenti mi dovrei preoccupare sulle decisioni che prendo più spesso di quanto faccia. Le relazioni si basano sulla fiducia e sull'onestà. Dire una bugia, per quanto piccola, comporta poi innescare un circolo vizioso, da cui uscire è difficile. Voglio che questa relazione che sta iniziando, abbia delle fondamenta solide, che non si sgretolino alla prima scossa.
- Come here- dice lui, trafiggendo i miei occhi con i suoi smeraldi, mentre mi stringe a sè. La sua presa è salda e, tra le sue possenti braccia, chiudo le palpebre, abbandonandomi al mondo dei sogni.
Puntuale, come ogni mattina, la mia sveglia suona alle sei. Non dormivo così bene da un po' ormai. Credo di aver finalmente trovato il mio posto nel mondo. O, semplicemente, la tranquillità di avere Matthew al mio fianco, mi ha messa a mio agio completamente. A proposito di Matthew, ancora con gli occhi chiusi tocco il cuscino a fianco a me, ma non c'è nessuno. Stropiccio gli occhi, mi alzo e vado in bagno, ma nella stanza ci sono soltanto io. Perchè se n'è andato?
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Ciao a tutti voi lettori e lettrici!
In questo capitolo riesce finalmente ad emergere la personalità decisa della protagonista. Di certo non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, ma sarà davvero così forte? Oppure la sua è soltanto una corazza?
Se volete scoprirlo continuate a seguire la storia per i prossimi aggiornamenti!
Domanda per conoscerci un po': che scuola frequentate?
Commentate in tanti, ci tengo a voi!
Un bacio, a presto.
Giulia
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Tutta una questione di chimica
ChickLitSognare è importante, ci spinge oltre i nostri limiti, per realizzare la visione utopica che ognuno di noi, almeno una volta nella vita, si è immaginato. Sofia Verli, laureata in biotecnologie, ha ventitrè anni e un sogno: vivere a New York. E quand...