You have reached your place in this world, when you have found your home.
Casa. Cosa significa realmente casa? Può avere un'accezione prettamente fisica, intenderla cioè come il luogo dove tornare dopo una giornata di lavoro o di scuola, dopo una serata in discoteca o una cena in un ristorante. Per me, però, ha anche, e, soprattutto, un significato più personale e profondo. Casa è l'insieme di persone che mi fanno sentire libera di esprimermi, di respirare, di vivere. Casa è quel luogo, fisico o spirituale che sia, dove posso respirare la mia anima, dove io stessa, ma anche le altre persone, possono riconoscere la mia impronta, sentire il mio spirito. Avete presente il proverbio "home is where the heart is"?
Io credo riassuma perfettamente i miei pensieri in questo momento.- Earth to Sofia! Are you listening to me?-
La voce di Matthew, che sta passando una mano davanti ai miei occhi, mi fa destare dallo stato di trance in cui ero appena caduta.
- Yes, I was just.. thinking- rispondo, con la mente ancora non completamente presente.
- About what?-
- This- indicando la stanza in cui ci troviamo.
- You did great. It's you. No doubt about it.-
- We did great.- lo correggo, lasciandogli un piccolo bacio sulle labbra. Se non fosse stato per il suo aiuto, ora non starei già ammirando le pareti color crema, con il bordo superiore arancione, del mio soggiorno. Sono passate due settimane, e la casa è finalmente pronta. Questa mattina, prima di andare al lavoro, ho fatto il check out dall'albergo, portando nel nuovo appartamento le ultime cose.
Sì, c'è ancora qualche scatolone da sistemare, che momentaneamente ho messo nella stanza da letto "degli ospiti", visto che a breve arriveranno Tiara, il Grande Capo e Devin, per festeggiare insieme a me e Calamita, però nel complesso sono veramente tanto felice. Solo il soggiorno è perfettamente abitabile, ma mi sembra già un grandioso risultato questo, visto il minimo tempo a disposizione.
-Honey, someone's ringing at the door!- urla il mio fidanzato, rischiando di farmi sbavare il rossetto color ciliegia che ho appena finito di stendere. Adesso lo posso chiamare così. Mi fa ancora effetto dire fidanzato, ma sono davvero felice. Due settimane fa non è scappato, anzi, non si è più allontanato da me, specialmente quando dovevo venire qui. Voleva marcare il territorio, con suo fratello, con cui ho instaurato comunque una buona amicizia. Si è dimostrato gentile, ci ha anche aiutati, con quella pesante credenza che completa mezza parete della sala. Matthew ha sempre paura che Devin abbia qualche secondo fine, ma io credo nella sua disponibilità.
-Who are you?- domando.
-Your favourite redheaded!- sento rispondere dall'altra parte Tiara, a cui apro con un bel sorriso.
Subito mi abbraccia, per poi porgermi una bottiglia di buon spumante italiano, che sa essere il mio preferito.
Le faccio un piccolo tour della casa, avendo cura di non mostrarle la stanza ancora piena di scatoloni, che mi limito a definire come stanza degli ospiti.
- So, this is the space where He can sleep if required?- domanda la mia amica, rivolgendo uno sguardo verso Matthew e con un'espressione facilmente traslabile nell'emoticon da pervertito che si usa su whatsapp.
- No! When he needs to sleep here, he can sleep here- rispondo indicandole la mia stanza da letto.
Ci guardiamo e scoppiamo a ridere subito. Il mio pensiero va a Paola, la mia italian partner in crime. Mi immagino cosa succederebbe se incontrasse Tiara: temo che insieme potremmo formare un trio pericolosissimo.
Poco dopo suonano il campanello anche Mr. Parros e Devin. Non ho invitato il mio capo per fare la lustrascarpe, ma per fargli vedere che non mi sono approfittata del mese a disposizione in albergo. Inoltre, pur essendo il nostro superiore, sa essere molto giovanile ed alla mano, oltre ad essere un bell'uomo, cosa che non guasta mai, anche se la cosa in realtà non mi tocca, visto l'esemplare meraviglioso che ho al mio fianco.
-You're officially a Newyorker girl. Welcome to America!- esclama il Grande capo, innalzando i calici pieni di vino.
- I just wanna say thank you, guys. I know it doesn't sound original, but you're amazing. You made me feel home, since I landed here. Matthew, you deserve a special credit, because you helped me making all this.-
Matthew mi guarda in modo interrogativo, come deluso perchè ho detto solo questo.
- Oh, yes. And thank you Matthew, for being an awesome boyfriend, a friend and a great painter.- concludo, prima di ricevere un bel bacio, che mi fa cambiare colore della pelle, da un rosa tenue ad un rosso peperone molto intenso. I presenti fanno partire un applauso, che mi imbarazza ancora di più.
Ci scattiamo un bel selfie, prima di continuare la serata, con pizzette, salatini e una buonissima torta della pasticceria di fronte.
Volevo fare una videochiamata con i miei amici e con i miei genitori, ma facendo un rapido conteggio delle ore, mi rendo conto che è meglio desistere, visto che in Italia sono le cinque del mattino. Così mi concedo a qualche ballo di gruppo, prima che i miei ospiti, tranne Calamita, lascino l'appartamento.
- Matthew's brother is really handsome. I never saw him before, but I like what I see! I like it a lot!- Esclama Tiara, avendo cura di non essere udita dal diretto interessato.
- I know it. But there's something strange behind his eyes.-
- I don't care. The only thing I know is that he spent these hours looking at you.-
- I guess you're wrong. Maybe he was looking at you.- rispondo, con un po' di inquietudine, dopo le parole di Tiara, a cui, onestamente, non fatico a credere.
-Perchè? Perchè a me?- domando a me stessa, quasi sconsolata.
- See you tomorrow, darling!- saluta Tiara, dandomi un bacio sulla guancia.
Se ne sono andati tutti, lasciando me e Matthew soli.
Dopo aver riempito un sacco della spazzatura con tutte le cose da buttare, pulito la stanza e messo un po' di ordine, finalmente ci stendiamo sul letto, sfiniti.
- What an evening!-
- Absolutely fantastic. But the best part was to hear the words you said about me.-
- Come on, there wasn't anything different from what I usually say.-
- One thing is different. You said in front of other people. And I loved it. Actually, I think I love you- dice, come fosse la cosa più naturale del mondo, mentre mi accarezza i capelli dolcemente.
- Can you repeat, please? I don't think I catched correctly- affermo, mentre mi volto verso di lui.
- I love you, Sofia Verli, Ti amo.-
Sollevo la schiena dal letto, per guardarlo meglio, lasciando comparire sul mio viso un sorriso. Quando parla in italiano mi emoziono, perchè sento che lo sta facendo per me, per dimostrarmi che ci tiene.
- I love you too.- rispondo, prima di tirarlo a me, per baciarlo.
Entrambi stravolti, di stanchezza ed emozioni, ci corichiamo abbracciati e senza dire altre parole, inutili, cadiamo velocemente in un sonno profondo.
----
Ultimi tre giorni di questo 2017, è stato un buon anno?
Per me non molto, ma voglio fidarmi di @Giswell29 ed essere ottimista per il 2018 che sta arrivando!
Vi piace questo capitolo? Cosa succederà adesso? Sarà tutto rose e fiori?
Aggiungete la mia storia alla biblioteca o al vostro elenco di lettura per non perdervi nessun aggiornamento!
A presto,
Giulia
STAI LEGGENDO
Tutta una questione di chimica
ChickLitSognare è importante, ci spinge oltre i nostri limiti, per realizzare la visione utopica che ognuno di noi, almeno una volta nella vita, si è immaginato. Sofia Verli, laureata in biotecnologie, ha ventitrè anni e un sogno: vivere a New York. E quand...