When you have to build a house, cement is the base. It's what makes the building strong. The cement of a relationship between two friends, or two lovers, is trust. Without it, there's nothing.
E il tuo nome è stato scritto a matita, per poterti cancellare una volta finita. (Fedez, Cigno nero)
Luci soffuse e qualche petalo di rosa sul pavimento. Così si presenta ai miei occhi l'ingresso della casa di Matthew. Il padrone di casa subito mi stringe in un caldo abbraccio, inebriandomi del mio profumo da uomo preferito, One Million. Io ricambio con il gelo del mio cuore, mischiato alla cocente rabbia e delusione che sto covando da ore, ormai.
Se non fossimo in questa situazione mi godrei questo momento, in cui è tutto perfetto, romantico, quasi da film. Molto da me, no? Sembra conoscermi così bene, eppure ha fatto l'unica cosa che sa che io non sono capace di perdonare: mi ha mentito. Probabilmente lui la definisce "omissione di un dettaglio irrilevante" ma, su questo, non siamo di certo allineati sulla stessa lunghezza d'onda.
Però devo dire che è assolutamente in linea con il tipico comportamento dei maschi pieni di sensi di colpa: prima fanno la stronzata, poi ti riempiono di sorprese, organizzandoti quello che sanno essere esattamente ciò che vorresti. Evidentemente deve sentirsi parecchio colpevole, perchè non è proprio da lui essere così esageratamente romantico, come il principe azzurro delle favole. In realtà un po' sì, ma mai in modo troppo vistoso.Ci accomodiamo sul divano beige. Non dico niente, ma continuo a sfregare nervosamente le mani lungo le mie cosce, con lo sguardo basso.
- So, do you like it? I've made this all for you. I wanted to say welcome back in my own way.-
Non rispondo, mi limito ad annuire, con poca convinzione.
- Sof, will you tell me what's going on? You've been acting weird all day.-
Finalmente trovo le forze per alzare gli occhi e guardarlo. - When the hell were you going to tell me?- domando, cercando di mantenere una vaga parvenza di calma e controllo.
- Telling you what?-
- Did you think I wouldn't find it out?-
Lo sguardo del ragazzo tradisce un po' di nervosismo, nonostante la sua voce emani la solita sicurezza e tranquillità.
- I don't have any secrets with you.-
- No? So... what's this?-
Gli mostro la foto presente sul mio cellulare, mentre la sua pelle diventa bianca come un lenzuolo.
- How did you have it?- Il suo timbro di voce si fa più tremolante.
- It's not important. Just tell me why you tried to hide the truth.-
- I, I, I can explain.-
- So, talk. I'm listening to you.-
- It was a mistake. I have drank too much, then I lost control.-- Did you remember that moment, or this is just the story someone told you?-
- I can perfectly remember it.-
- So, you were not so out of control, if you have clear memories.-
- Clear memories or not, it didn't mean anything to me. You have to believe me.-Sento in me la rabbia crescere prepotentemente. Volevo trattenerla, per avere una conversazione civile, ma non credo di potercela fare. Non si tratta solo del tradimento, su quello avrei potuto passarci sopra, se solo non me lo avesse tenuto nascosto. Ma da buon codardo, è stato zitto, credendo che così non lo avrei saputo. Ha preferito mentire, per essere poi costretto a mantenere una rete di bugie intorno al nostro rapporto, sfaldando la mia fiducia in lui.
- How can I believe you? If it had no relevance for you, why didn't you tell me as soon as I landed? We could talk about it. But you lied to me- esclamo alzando la voce, mentre sento le guance diventare più rosse e la vena sul collo iniziare a pulsare.
- I thought it was not necessary.-
Ho forse parlato di conversazione civile, con toni non troppo elevati? Beh, addio ai miei buoni propositi, ora non rispondo più di me.
- Not necessary? You kissed another girl and maybe even something else, while I'm your girlfriend. If this is not important, then what do you consider as relevant?-
- I have feelings just for you. I love you. That's the only thing that matters.-
Come può anche solo pensare che l'amore possa bastare? Un rapporto si basa sull'onestà, sulla sincerità. Lui mente, poi dice di amarmi. Mi sembra di rivivere l'incontro in albergo con Andrea, pochi mesi fa. A questo punto le opzioni sono due: o io ho una calamita per gli stronzi, oppure l'essere dei bastardi è proprio nel DNA maschile, così come lo è un minor numero di collegamenti tra gli emisferi del cervello, che li rende decisamente meno svegli di noi.
- It's not enough, if there's not trust.-
L'americano mi prende la mano, portandola sul suo cuore. - You have to trust me. She's nothing else than a night's mistake.-
Ecco. Bene. Il colpo di grazia è arrivato e fa tremendamente male. Ritraggo velocemente la mano, che stringo in un pugno, come se cercassi di incanalare la frustrazione e la delusione in quel punto.
- So are you confessing it was more than a kiss?-
Non so nemmeno cosa sperare di sentire come risposta. In questo momento vorrei solo poter riavvolgere tutti gli ultimi mesi per ricominciare. Avete presente Raoul Bova in "Torno indietro e cambio vita"? Ecco. Vorrei tanto avere questa possibilità. La vita non è un film, quel che è fatto è fatto, non si può tornare indietro, gli errori servono per diventare più forti. Queste frasi rimbombano in testa come un disco rotto, mentre davanti a me dagli occhi di Matthew fuoriesce qualche lacrima che gli solca il viso.
- I can't deny it. But please, I just...-
Non gli permetto nemmeno di terminare la frase. Non ci riesco. - No. You've said and done too much. I don't think I have something else to hear. I don't even want to imagine what you could say. I just wanna go away from here and from you.-
Prendo rapidamente la mia giacca e mi alzo, quando la sua mano sul mio braccio mi blocca. - Are you breaking up with me?-
Mi volto per guardarlo negli occhi. - I... I don't know. I need some time to process all this. Right now I just don't want to see your face, until tomorrow. Now, please, just let me go.-
- I love you. Don't forget it.-
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Tutta una questione di chimica
ChickLitSognare è importante, ci spinge oltre i nostri limiti, per realizzare la visione utopica che ognuno di noi, almeno una volta nella vita, si è immaginato. Sofia Verli, laureata in biotecnologie, ha ventitrè anni e un sogno: vivere a New York. E quand...