Capitolo quarantadue • Paura

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La vita è come guardare un film, pensò. Solo che ti sembra di essere entrato sempre dieci minuti dopo l'inizio dello spettacolo e nessuno vuole raccontarti la trama, così devi capirla da solo.
E non hai mai, davvero mai la possibilità di restare per il secondo spettacolo.
(Terry Pratchett)

POV LUCA

Dopo che Gloria va via, preparo la cena e con i bambini ceniamo.
Nessuno dice nulla, Miriam mi guarda triste. Siamo certi che non hanno sentito nulla?

"Non ho fame, papà".

"Mangia Miriam, per favore".

Annuisce e mangia un po'. Dopo un po' la vedo alzarsi e andare via.

"Ci parlo io con lei zio". Mi dice Leo.

"Lavatevi i denti e mettete il pigiama, potete rimanere su a giocare".

Annuisce e va via anche lui. Infilo i piatti nella lavastoviglie e mi vado a fare una doccia.
Non ne posso più di questa giornata. Ho bisogno solo di un letto e dormire fino a domani.

Sono le otto di sera, quanto sento il campanello suonare.
Apro la porta e mi ritrovo davanti Marco, sembra indemoniato.
Non faccio in tempo a capire che mi spintona.

"Perché? Come cazzo hai potuto mettere le mani su di lei? Perché ti sei scopato lei? Perché?"

Un pugno mi arriva sul volto.

"Marco, lasciami spiegare".

"Cosa cazzo devi spiegarmi? Le hai messo gli occhi addosso sin dal primo istante. Lei era mia".

Cerca di tirarmi un altro pugno ma riesco a schivarlo. Non voglio picchiarlo, è mio fratello.

"Marco, calmati".

"Anche il bambino che ha perso era tuo. Chissà cosa dicevate alle mie spalle".

Continua a spintonarmi e cado, sbattendo la testa contro il tavolino in vetro. Merda, che dolore! Noto per terra una macchia di sangue.
Sto per perdere i sensi, non mi sento più la testa. Ho dolore ovunque.

"Fermati, Marco".

Si mette sopra di me e continua a picchiarmi.

"Papà". "Zio".

Merda. Loro no.

"Miriam va di sopra. Andate sopra".

"Basta zio, basta zio". Dice Miriam piangendo.

Ma Marco non si ferma sembra indemoniato, non comprende nemmeno quello che fa.

"Non dovevi tradirmi così cazzo, non dovevi farlo. Non dovevi farlo".

"Marco i bambini, per favore finiscila".

"Papà sei pieno di sangue fallo smettere, ti prego. Basta zio, lascialo". Miriam mi guarda piangendo.

Marco continua a tirarmi pugni sul petto, io sento solo che sto per svenire, la testa mi scoppia.

Guardo i bambini.

"Leo, va di sopra e chiamate Stefano. Chiama Zio Stefano,  Miriam. Va principessa".

Vedo che non si muove, nemmeno Leo riesce a portarla via, ci manca solo che è sotto shock, la guardo meglio occhi. "Miriam, amore, chiama Zio Stefano e chiudetevi in camera".

Non si muove. Maledizione! "Miriam, la principessa salva il principe. Tu salvi il tuo principe. Vai a chiamare zio Stefano".

La vedo guardarmi, piangendo ma qualcosa dentro lei si è smosso. "Si, la principessa salva il principe, arrivo papà".

Tienimi con te                                  (De Martino family #1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora