Capitolo quarantasette • Sofferenza

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*consiglio di ascoltare la canzone durante la lettura del capitolo

POV ALESSANDRA

"Ed ora stronza,  io e te parliamo".

Vedo Marco chiudere la porta a chiave. Ho paura che possa fare qualcosa di cui si pentirà per tutta la vita. Il suo sguardo mi trasmette paura, non è lo stesso Marco che ho conosciuto. Non è la stessa persona in questo momento.

"Marco, per favore calmati".

"Stai zitta" Mi urla.

Mi appoggio al muro, non sapendo nemmeno io a cosa sto andando incontro. Tremo, ho tanta paura, ho visto come ha ridotto Luca e ho paura che possa farlo con me. Non posso nemmeno scappare, la chiave della porta è nelle sue mani.

"Sei stata una puttana Alessandra, sei andata a letto con mio fratello".

Le sue parole fanno male. Ma le merito, lo so.

"Scusami".

"Non chiedermi scusa. Ti è piaciuto vero? Ti è piaciuto farti scopare da lui e poi venire a casa, come se nulla fosse. Dormire con me, come se nulla fosse".

"Io non volevo, per favore".

"Scopavi con lui e poi venivi da me. Ti sei inventata per fino che andavi a Roma invece eri a Parigi con lui".

"Ti prego, basta Marco". Appoggio le mie mani sulle orecchie. "Basta, basta".

Mi toglie le mani, e mi guarda con rabbia. "Ti odio, ho sofferto per un bambino che non era mio".

"Io mi sono innamorata di Luca. Mi sono innamorata di tuo fratello. Che colpa ho se amo lui al posto tuo. Cosa posso farci?"

Un forte schiaffo mi arriva sulla guancia. Chiudo gli occhi in attesa di un altro schiaffo, ma invece mi prende il mento stringendomelo e mi guarda negli occhi.

"Sei una puttana".

Mi sputa in faccia e mi guarda con odio. "Le puttane, meritano questo. Non farti vedere più. Sparisci".

Lo vedo uscire e sbattere la porta con violenza. Mi precipito in bagno appoggiandomi al water, e rimettendo la colazione della mattina.
Ha ragione, non sono altro che una puttana.

POV LUCA

Vedo il telefono squillare, è il direttore dell'ospedale.

"Luca, si può sapere che fine ha fatto la tua specializzanda. È scomparsa da martedì e oggi è giovedì".

"Come scomparsa?"

"Si, è rientrata martedì a lavoro, ma poi da mercoledì mattina nessuno l'ha più vista".

"Senti, non so dove sia, ma ci penso io".

"Luca, il lavoro è una cosa e la vita privata è un'altra. Tu non ci sei, gli specializzandi si assentano. De Martino, il tuo non è un reparto qualsiasi. Risolvimi la questione al più presto o prenderò provvedimenti che non ti piaceranno."

"Lo so, risolverò tutto. Appena tornerò. ritornerà tutto in ordine".

"Ti conviene Luca, perché qua già si parla molto e io dei tuoi scandali sono stanco. Buona giornata".

Chiudo la telefonata e provo a chiamare Alessandra, ma il telefono è spento. Che diavolo è successo martedì? Non abita più nel mio palazzo e non so nemmeno dove sia ora.

Provo a chiamare mia madre. "Mamma sai dov'è Alessandra?"

"In verità, Luca l'aspettavo questa mattina per la visita ginecologica ma non si è presentata".

Tienimi con te                                  (De Martino family #1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora