Capitolo cinquantotto • Anno nuovo

4.3K 229 30
                                    

POV ALESSANDRA

"Alessandra, alzati da questo letto. Ora!"

Osservo Stefano, che mi guarda arrabbiato.

"Cosa vuoi?"

"È passato natale, siamo in un anno nuovo, e tu per quasi un mese non hai fatto altro che piangerti addosso. È il 3 gennaio. Anno nuovo, vita nuova. Togliti questo pigiama, fatti una doccia e vestiti".

So che Stefano ha ragione. Mi sono rifugiata da loro a Roma , dopo che sono andata via da Milano. Ho chiamato i miei genitori dicendoli che non sarei andata da loro per le vacanze, e ho spento il telefono. È quasi un mese che non lo accendo. Sono uscita poche volte di casa, ho passato la maggior parte delle mie giornate a letto.

"Mi stai cacciando da casa tua?"

"No, però ne ho abbastanza di vederti così. Hai mentito perfino alla tua famiglia. Sai cosa ha fatto Luca in queste vacanze?".

"Non lo nominare".

"Rispetto a te, sta andando avanti per sua figlia. Ha passato il natale in famiglia e per l'anno nuovo ha portato Miriam a sciare, invece tu non fai altro che piangere. Nemmeno Ginevra sa più che fare con te".

"Io lo amo così tanto, che non posso vivere senza di lui".

"Allora corri a Milano, e vai a riprendertelo".

"Non posso, non posso".

Stefano mi abbraccia, e scoppio a piangere.

"Alessandra sei diventata una sorella per me, e non sopporto di vederti così. Tu e Luca meritate di essere felici".

"C'è lei".

"Alessandra per stare così, sono sicuro che Gloria ti ha detto qualcosa. Perché non lo dici a me?"

"No".

"Fidati di me. Io ci sono per te".

"Non posso".

"Alessandra non so cosa Gloria ti abbia detto. Ma devi sapere che c'è stata un intervista anonima su quello che è accaduto in ospedale ed è apparsa su tutti i giornali, anche in televisione. Non sta passando un buon momento, so che è andata via anche da Milano. Quindi Alessandra, io non capisco che ci fai ancora qui".

Prende il mio telefonino e me lo passa.

"Accendi questo telefono e fai quello che devi. Sono amico di Luca da quando siamo nati e sta soffrendo molto, anche se non lo dimostra. Lui ha sofferto abbastanza. Nella vita merita qualcuno che lo ami. Lui e Miriam meritano una donna che li ami sopra ogni cosa".

Vedo Stefano uscire dalla mia stanza, e accendo il telefono. Trovo dieci chiamate da parte di Luca. L'ultima risale al 24 dicembre. E poi trovo tantissime chiamate da parte di Marco, e un suo messaggio.

"Alessandra vorrei parlarti per chiederti perdono. Abbiamo saputo che non sei dai tuoi genitori, siamo preoccupati. Luca è preoccupato per te".

Stringo il telefono tra le mani e compongo il numero di Luca.

"Pronto?"

È Miriam.

"Miriam mi puoi passare il tuo papà, per favore".

"Alessandra".

"Si sono io".

"Non abbiamo più bisogno di te. Per colpa tua papà era triste".

"Miriam mi dispiace".

"Ciao".

Stacca la telefonata e guardo il telefono senza parole. Ha ragione. Ho fatto soffrire entrambi, è giusto che voglia proteggere suo padre.

POV LUCA

"Miriam chi era al telefono?"

"Zio Simone, mi ha chiesto se eravamo tornati".

Annuisco e continuo a disfare le valige. Siamo tornati solo questa mattina da Courmayeur. Dopo aver passato il natale tutti insieme, ho deciso di portare Miriam a sciare ed oggi siamo tornati. Alessandra sembra scomparsa anche se un'idea di dove possa essere ce l'ho. Sicuramente è da Ginevra e Stefano, anche perché Stefano mi ha chiamato spesso e mi ha fatto capire che in casa sua c'è un ospite. Ho provato a chiamarla tantissime volte ma non mi ha risposto. Quindi ho deciso di andare avanti senza di lei. Io e Miriam. Saremo solo io e lei. Gloria è sparita in Australia, dopo lo scandalo che ho fatto scoppiare grazie all' intervista non sapeva più che fare, la sua carriera è ormai rovinata. In Australia non la conosce nessuno, forse lì si ricostruirà una vita se vuole. Spero che non torni più. Se un giorno tornerà spero che lo faccia per chiedere perdono a sua figlia.

Prendo il telefono e noto che sono state cancellate tutte le chiamate ricevute.

"Miriam perché hai cancellato le chiamate?"

"Ho sbagliato papà. Allora iniziamo ad organizzare la festa per il mio compleanno?"

"Otto anni stai diventando grande".

"Papà ne ho ancora sette. Il 20 gennaio faccio otto anni".

"Hai ragione. Allora chiediamo aiuto alla nonna per questa festa?"

"Si".

POV ALESSANDRA

Dopo essermi fatta una doccia, esco dalla stanza e trovo Ginevra a leggere una rivista.

"Ti prepari ad essere mamma?"

"Mi credi che ho paura?"

"Si".

"Tu come stai?"

"Meglio. Stefano mi ha fatto una ramanzina".

La vedo ridere.

"Lo hai chiamato?"

"Si. Ma ha risposto Miriam, e mi ha chiuso il telefono in faccia".

"Ma è una peste quella bambina".

"Ama suo padre, è giusto."

"Ale tu devi essere forte e riprenderti di nuovo Luca e Miriam. Sono certa che loro ti aspettano".

Non faccio in tempo a rispondere che sentiamo il campanello suonare.

"Vado ad aprire io Ginevra".

"Ok".

Mi dirigo verso la porta e quando apro mi ritrovo davanti lui.

"Marco?"

"Si. Finalmente ti ho trovato. Dobbiamo parlare noi due".

Annuisco e lo faccio entrare in casa.

Tienimi con te                                  (De Martino family #1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora