Capitolo quarantatre • Verità

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POV LUCA

Il giorno dopo, esco dalla clinica e decido di chiamare un mio collega ortopedico. Ho bisogno di sapere la verità sulle condizioni della mia mano.

Prendo il mio telefono e compongo il numero, Miriam è seduta sulle mie gambe che mi bacia il viso, non mi lascia un momento, questo attaccamento così morboso mi preoccupa. Appena mi riprendo, penserò anche a questo suo comportamento, spero che sia passeggero.

"Luca da quanto tempo! Dimmi".

"Claudio ho bisogno di una tua visita, al massimo entro domani".

"Luca sto pienissimo, non ho nessun posto libero".

"Claudio è per me, ho avuto un incidente, ho bisogno di una visita alla mano, devo capire la situazione. Rischio di giocarmi la carriera."

"Ti costerà De Martino. Ma apro lo studio un'ora prima oggi, per te. Ci vediamo alle tre. Portami le lastre che hai".

"Grazie Claudio".

Guardo mia figlia che è pronta per andarcene al lago, sta sistemando le sue robe in valigia.

"Miriam oggi devi restare per qualche ora dalla nonna, perché papà deve andare dal dottore".

"No papà, vengo con te".

"Miriam per favore".

"Papà ti prego, non voglio restare senza di te. Per favore non mi lasciare".

Sta per piangere, lo fa da ieri, questa cosa mi preoccupa molto.

"D'accordo, vieni con me".

"Vado a farmi bella".

Dopo un quarto d'ora la vedo tornare e fa una giravolta.

"Come sto?"

Scoppio a ridere

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Scoppio a ridere. "Non mi guardare così, sei stupenda tesoro, quasi quasi sposo te."

Ride. "Ti voglio bene papà . Andiamo".

Quando arriviamo nello studio di Claudio trovo già un' infermiera.

"Il dottore la sta aspettando".

Entro nello studio di Claudio e Miriam mi stringe la mano.

"Luca, accomodati pure".

Questa cosa di stare dall'altro lato non riesco ad accettarla. Sono un medico ed ora mi trovo nelle vesti di paziente. Vedo Miriam sedersi sul divanetto e guardare tutto con molta attenzione.

"Tua figlia?"

Annuisco e Claudio mi toglie la fascia dalla mano. Quando vedo le condizioni della mia mano mi spavento, è messa male.
Dopo la visita e dei raggi, Claudio mi guarda seriamente.

"Luca, è da operare. Così non riprenderai mai la funzionalità al 100%".

Stringo la mano sana sul bracciolo della sedia, e guardo Miriam che mi osserva preoccupata. Ha sette anni ma comprende bene quello che il medico sta dicendo.

Tienimi con te                                  (De Martino family #1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora