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Alec bussò alla porta di Magnus, attento a non far cadere la cena che era passato a prendere qualche minuto prima.

Lo stregone gli aprì con un sorriso e annusò l'aria.-Taki's?-chiese, adocchiando il cibo e leccandosi le labbra in un modo che bloccò improvvisamente il respiro di Alec.

-Mmh mh.-borbottò il Nephilim, chiudendosi la porta alle spalle e dirigendosi verso la cucina per poggiare il cibo da asporto. Ormai aveva smesso di stupirsi della confidenza che aveva preso con quella casa. E con il proprietario, che proprio in quel momento gli si accostò e gli poggiò una mano su un braccio, facendolo sussultare leggermente per il dolore improvviso. Non si era nemmeno accorto di essersi ferito durante quella missione.

-Tutto bene?-domandò l'altro, scrutando la ferita preoccupato.-Come te lo sei fatto?-

-È solo un graffio, Magnus.-mugugnò Alec, arrossendo nel sentire il tono preoccupato dell'altro. Quando poi avvertì un calore improvviso nel punto in cui si era ferito si girò di scatto, guardando le scintille blu che fuoriuscivano dalle dita esperte di Magnus. Dopo qualche attimo della ferita non c'era più traccia.
Alzò lo sguardo sullo stregone, che invece stava ancora osservando il suo lavoro, e abbozzò un sorriso grato.-Non ce n'era bisogno.-disse.-Ma grazie.-aggiunse, abbassando di nuovo lo sguardo quando quello di Magnus si spostò su di lui.

-Non c'è di che, Alexander.-rispose lo stregone, con quella voce suadente che prima o poi avrebbe mandato Alec al manicomio.

Il Nephilim si schiarì la voce, improvvisamente imbarazzato. Ripassò mentalmente il discorso che aveva intenzione di fare. Doveva essere una cosa buttata lì, una frase casuale, ci aveva riflettuto tutto il giorno. Non doveva sembrare un appuntamento. Perchè non lo era, nonostante ciò che una parte del suo cervello-con la voce inquietante di Izzy-continuava a ripetergli, okay? Okay.

-La prossima volta possiamo non ordinare la cena.-buttò lì Alec, spostando lo sguardo su qualsiasi cosa non fosse il ragazzo al suo fianco.

-Sono uno stregone, Alexander, posso farti avere quello che vuoi anche subito. Ordinare non serve.-si accigliò Magnus.

Alec si dette dell'idiota.-No, intendo...mmh...che potremmo andare a cena fuori. Cioè, non come in un appuntamento. Intendo...cioè magari potremmo, non lo so, cioè andare direttamente da Taki's e non...ordinare.-borbottò, schiaffeggiandosi mentalmente alla fine del suo sconclusionato discorso.

Quando poi Magnus scoppiò a ridere si sentì morire.

-Se ti va...?-aggiunse, incerto, osando alzare gli occhi sullo stregone per capire quanto fosse sembrato stupido da uno a cento.

-Certo che mi va, Alexander. Darei via tutti i miei glitter per una cosa del genere.-sorrise Magnus.
Alec aggrottò le sopracciglia e fece per ribattere, ma prima che potesse cambiare idea lo stregone gli posò un dito sulle labbra, facendolo tacere.-Facciamo domani alle sette da Taki's?-chiese.
Alec era rimasto pietrificato dal brivido che le dita di Magnus a contatto con le sue labbra gli avevano dato e si ritrovò ad annuire meccanicamente, incapace di proferire parola.

-Perfetto!-esultò Magnus, entusiasta. Era la prima volta che Alec gli chiedeva di vedersi e, se fino a quel momento non era stato sicuro che il più piccolo gradisse veramente i suoi inviti, adesso era più che certo che lo facesse. E non poteva che esserne felice.

                             *****

Il giorno dopo Alec si tenne libero da qualsiasi missione che si svolgesse dopo le sei di sera e, dopo aver eliminato l'ultimo demone, si affrettò a tornare all'Istituto per farsi una doccia e indossare qualcosa di decente. Non che volesse fare colpo, sia chiaro.

Quando uscì dalla doccia osservò con sguardo critico il suo armadio, in cui facevano sfoggio di sè la divisa da combattimento e una serie di maglioni più o meno vecchi e bucherellati, nonchè qualche vecchio paio di jeans. C'erano poi il completo bianco per i funerali (totalmente inappropriato) e quello rosso per i matrimoni (ancora più inappropriato).

Alla fine si rassegnò a bussare alla porta della camera di Jace per prendere in prestito almeno una maglietta decente.
Fece capolino nella camera dell'amico e questo alzò lo sguardo dal libro che stava leggendo.

-Che succede?-domandò stupito il biondo. Era abbastanza raro che Alec venisse a bussargli. Di solito era il contrario.-Izzy sta cucinando?-indagò terrorizzato.

-No.-rispose Alec, distogliendo lo sguardo, leggermente in imbarazzo per la richiesta che aveva da fare.-Posso prendere in prestito una tua maglietta?-chiese, fissando il suo armadio.

-Certo.-rispose Jace, guardandolo stupito. Questo era ancora più strano del fatto che gli fosse venuto a bussare.-Le tue sono tutte a lavare?-chiese, posando il libro da parte e indicando all'amico di aprire pure l'armadio e prendere ciò che voleva.

Alec esitò un attimo, ma alla fine si decise a rispondere sinceramente.-No.-disse, andando ad aprire l'armadio dell'altro e infilandoci la testa dentro per nascondere il rossore che gli aveva invaso le gote.

-Ah.-si limitò a dire Jace, ma Alec sapeva benissimo che "ah" voleva dire "dimmi tutto".

-Sto uscendo e i miei vestiti sono un po'...beh, sai come sono, mi dici sempre di comprarne di nuovi.-borbottò, ancora immerso nell'armadio dell'altro.

Jace inarcò un sopracciglio.-E da quando mi dai ascolto?-chiese, ma Alec fece finta di non averlo sentito.

-Fammi indovinare.-sogghignò a quel punto il biondo.-Stai uscendo con Magnus e vuoi fare colpo.-

-No!-scattò Alec.-Cioè...sì, sto uscendo con Magnus, ma no, non voglio fare colpo.-

-Certo.-ridacchiò Jace, alzandosi dal letto e raggiungendo l'amico, per poi farlo spostare e infilare a sua volta la testa nell'armadio.

-È solo che lui è sempre molto...alla moda?-

-Lo stai chiedendo a me?-

-Insomma, non vorrei che si sentisse in imbarazzo a uscire con uno che si veste come me.-specificò.

Jace gli lanciò un'occhiata di sottecchi, prima di porgergli una camicia blu e annuire soddisfatto.-Penso che se anche andassi con un sacco addosso non ci farebbe caso.-replicò.

Alec osservò critico la camicia, prima di scuotere la testa e ridarla al biondo, che lo guardò male.-È troppo elegante. Voglio solo qualcosa che non sia eccessivamente vecchio o bucato.-

Jace sbuffò.-Come ti pare.-disse, passandogli una maglia nera a maniche lunghe.

Alec osservò la maglia e gli sembrò sobria abbastanza da convincerlo a sfilarsi la sua e a indossare quella dell'amico.-Non sarà un po' stretta?-chiese alla fine, storcendo le labbra nel vedere come gli aderiva addosso.

-Fidati, a Magnus farà piacere.-ghignò Jace, prima di spingerlo fuori ridendo.
Alec alzò gli occhi al cielo e gli fece il dito medio.

Ma la maglia la tenne.

Ora Mi Appartieni ~ MalecDove le storie prendono vita. Scoprilo ora