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Quando Alec tornò all'Istituto, con addosso una maglietta decisamente troppo colorata per essere sua e con i pantaloni del giorno prima ancora schizzati di icore demoniaco, Jace gli lanciò uno sguardo divertito.

-Hai nulla da dirmi?-gli chiese, ammiccando verso la sua maglietta.
Alec si imbronciò, camminando più velocemente per raggiungere la propria stanza prima che qualcun altro lo vedesse. Jace ovviamente lo seguì a ruota, e Alec non potè fare a meno di sentirsi felice del fatto che il suo parabatai per una volta desse attenzione a lui e a ciò che faceva e non a Clary.

-Eri da Magnus.-disse Jace, e non era affatto una domanda.

-Sì.-rispose laconico Alec, infilandosi in camera sua sollevato e chiudendo la porta appena Jace fu entrato.

-E hai dormito lì. Di nuovo.-disse ancora Jace.

-Sì.-

-E vuoi dirmi che tra voi non c'è nulla?-

-Adesso stai iniziando a comportarti come Isabelle.-sbuffò Alec, sfilandosi la maglietta di Magnus e infilandosi in bagno, deciso a fare una doccia rilassante senza doversi più sorbire le domande del suo parabatai, che stava cominciando a diventare invadente.

Jace gli lanciò un ultimo sguardo, poi si stese sul suo letto, come a dire che appena avesse finito lui e le sue domande sarebbero state ancora lì. Alec alzò gli occhi al cielo e si chiuse la porta del bagno alle spalle.

Abbandonò sul pavimento i pantaloni macchiati di icore e si appuntò mentalmente di lavarli insieme alla maglia di Magnus, che avrebbe poi dovuto restituire. Si infilò sotto la doccia e aprì l'acqua calda, sentendosi immediatamente più rilassato. Era teso da quella mattina, quando Magnus gli aveva fatto quelle domande e, alla sua risposta, lo aveva congedato in fretta subito dopo la colazione. Non che lui avesse sperato di restare un po' di più ovviamente. D'accordo, a chi voleva darla a bere, sarebbe voluto restare lì con lo stregone ancora un po', era così sbagliato? Isabelle avrebbe detto di no, ma sua madre e suo padre lo avrebbero diseredato solo per aver avuto un pensiero simile.
Si chiese cosa volesse lui, e a chi fosse disposto a dare retta, ma non riuscì a trovare una risposta soddisfacente.
Si insaponò il corpo, felice di potersi finalmente togliere di dosso i residui dello scontro con quel demone, e, quando si ritrovò a passare una mano dove era stato ferito, un piacevole calore lo invase al pensiero che fosse stato Magnus a curarlo.

Certo che ti ha curato, gli servi vivo per adempiere al contratto che hai stipulato.
Gli ricordò immediatamente il suo cervello, che tendeva sempre a razionalizzare le sue emozioni e a fargli rendere conto di quando fossero patetiche.

Alec sospirò, sciacquandosi dal sapone in fretta, improvvisamente bisognoso di uscire e fare qualcosa che gli occupasse la mente così da non dover pensare di continuo a Magnus.

Quando uscì dal bagno si aspettava di trovare Jace ancora steso sul suo letto, e si sentì vagamente deluso quando al suo posto trovò Isabelle che si sistemava le unghie.

-Ciao Izzy.-esordì.-Jace?-chiese.

Isabelle esitò un attimo prima di rispondere.-Clary aveva bisogno di lui.-disse, guardando un po' dispiaciuta il fratello.

-Oh.-fece Alec, cercando di nascondere il velo di disappunto nella sua voce, che non passò comunque inosservato alla sorella. Izzy lo osservò un attimo, poi tornò a dedicarsi alle sue unghie.-E così hai passato la notte da Magnus. Di nuovo.-disse, quasi fosse un'osservazione di poca importanza, ma Alec vedeva benissimo che struggeva dalla voglia di avere i particolari

-Jace non sa proprio tenere la bocca chiusa.-si indispettì. Non solo se ne era andato a spasso con Clary -di nuovo- ma aveva anche vuotato il sacco con Isabelle, lasciandolo nelle sue grinfie.

Izzy sorrise astutamente.-Pensavi non me ne fossi accorta? Jace me lo ha solo confermato.-disse, poi gli fece cenno di sedersi con lei sul letto.-E ora voglio i dettagli piccanti.-

Alec avvampò, distogliendo lo sguardo da quello malizioso della sorella.-Non ci sono dettagli piccanti.-borbottò, scuotendo la testa.

-Oh, andiamo! Mi sono accorta di come vi guardavate tu e Magnus prima del processo.-gli fece notare. Alec la guardò confuso.-E come ci guardavamo?-chiese, aggrottando le sopracciglia.

-Come due che non vedono l'ora di essere soli per saltarsi addosso.-ghignò Isabelle. Le guance di Alec raggiunsere una tonalità mai sperimentata fino ad allora.

-Non dire assurdità.-si imbronciò. Magnus era ovviamente attraente, ma non aveva mai pensato di saltargli addosso. Cioè okay forse qualche volta, ma non era importante perchè tanto uno come lo stregone, che avrebbe potuto avere chiunque, non lo avrebbe mai guardato in quel modo. Lui gli serviva, avevano un contratto, niente di più e niente di meno. Doveva convincersene se non voleva uscire distrutto da tutta quella storia.
Sempre che non ne fosse uscito in una bara ovviamente.

Ora Mi Appartieni ~ MalecDove le storie prendono vita. Scoprilo ora