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Quando Magnus finì di rimuovere il sigillo Alec sentì il suo intero corpo venire percorso da un brivido. Lo sentì risalire lungo la spina dorsale e terminare alla base della testa, lasciandosi dietro una sensazione di vuoto, ma anche di liberazione.

Magnus socchiuse gli occhi, forse avvertendo la stessa sensazione.

-È...finita?-chiese Alec dopo appena qualche secondo, gli occhi sgranati come se non riuscisse ancora a capacitarsene.

-Sì.-rispose lo stregone, abbozzando un sorriso stanco.

Alec sapeva che era arrivato il momento di prendere una decisione. Magnus lo stava guardando e nel suo sguardo poteva leggere speranza, paura del rifiuto e trepidazione. Dipendeva tutto da lui. Per la prima volta, in quella stramba relazione che avevano costruito, dipendeva tutto da lui. Magnus dipendeva da lui.

Fece per parlare, ma il rumore di qualcosa che si rompeva lo fece sobbalzare. Sia lui che Magnus si voltarono verso la fonte di quel suono improvviso, sgranando gli occhi quando videro che era stato provocato dal pugno di Jace che si schiantava contro il muro.

-Posso sapere cosa diavolo sta succedendo?-ringhiò il biondo, fissando Magnus come se volesse staccargli la testa.-Cosa significa tutto ciò?-

-Jace...-fece per dire Alec, cercando di sollevarsi dal letto ma avvertendo immediatamente una fitta di dolore che lo costrinse a stendersi nuovamente.

-Non mi dire "Jace" con quel tono.-sbottò l'altro, fissandolo risentito e preoccupato per un attimo prima di tornare a concentrare la sua attenzione su Magnus.-Cos'è questa storia del contratto? Cosa gli hai fatto?!-urlò, avvicinandosi a grandi falcate così da trovarsi esattamente di fronte allo stregone.

-Cosa succede?!-gridò a sua volta Isabelle, irrompendo come un tornado in camera del fratello e guardando Jace senza capire cosa avesse da urlare tanto.

-Succede che se non mi fermi ora io gli spacco la faccia.-ringhiò il biondo, muovendo un altro passo verso lo stregone, che indietreggiò sebbene non fosse troppo intimorito. Alec invece annaspò dal letto, tentando di parlare ma venendo preceduto da Isabelle, che era scattata nella direzione di Jace e gli aveva afferrato un braccio, costringendolo a voltarsi verso di lei.-Cosa succede?-aveva scandito bene, autoritaria come sono una Lightwood sapeva essere. Ad Alec ricordava tanto Maryse in quei momenti.

Jace strappò il braccio dalla presa della sorella ma rispose comunque.-Sono entrato e stavano...quello stregone del cazzo gli ha fatto qualcosa Izzy.-sibilò.
Lei inarcò un sopracciglio, scettica, e Jace sembrò poter perdere il controllo da un momento all'altro.

-Ha ragione.-disse Magnus, sorprendendo tutti. Isabelle lo guardò confusa, mentre lo sguardo di Jace si accese di odio.-Abbiamo stretto un patto.-iniziò a spiegare, nonostante Alec avesse iniziato ad agitarsi e avesse pronunciato il suo nome con una certa urgenza, pregandolo con lo sguardo di non andare oltre.-Io ti avrei difesa in tribunale e Alec avrebbe fatto tutto ciò che volevo.-

Lo sguardo di Isabelle si fece vacuo per qualche istante.-Voi...tu...-disse, alternando lo sguardo da Magnus, il cui volto era impassibile, ad Alec, che sembrava voler sparire o uccidere Magnus. O uccidere Magnus e poi sparire.

-Gli ho fatto firmare un contratto con il glamour del giuramento e l'ho costretto a fare una cosa che non desiderava fare. L'ho fatto soffrire e mi dispiace. Quando Jace è entrato avevo appena finito di sciogliere il contratto.-terminò di spiegare, osservando l'espressione di Isabelle farsi sempre più cupa.

Jace, invece, sentiva le mani prudergli per la rabbia. Aveva fatto soffrire suo fratello, il suo parabatai. Lo aveva costretto a stipulare un contratto simile sfruttando la situazione di Isabelle ed osava addirittura venire a scusarsi.

-Magnus...-fece per dire Alec, subito interrotto da Isabelle, che si avvicinò al letto del fratello e gli strinse una mano tra le sue.

-Fuori di qui.-disse, allungando una mano e afferrando il braccio di Jace affinchè si spostasse e lasciasse a Magnus lo spazio per passare, o magari affinchè non staccasse la testa allo stregone.

-Isabelle...-fece per dire Alec, la voce ridotta ad un sussurro affranto.

-Fuori. di. qui.-ripetè Izzy, scandendo bene le parole e fissando Magnus con sguardo glaciale.

Lo stregone fu incerto per un attimo, rivolse un ultimo sguardo ad Alec e poi annuì piano, lasciando la stanza.

Per minuti che sembrarono ore regnò solo il silenzio. Alec sentiva i pensieri affollarsi nella sua testa e faticava a distinguerli.
Doveva essere contento che Magnus fosse andato via? Era la scelta giusta? Ma soprattutto, era giusto che qualcuno la prendesse al posto suo?

-Izzy...-disse piano, sentendo la stretta sulla sua mano aumentare di intensità. Quando riuscì a incontrare lo sguardo della sorella notò che i suoi occhi erano pieni di lacrime.

-Devi sempre fare tutto come vuoi tu, vero?-singhiozzò Isabelle.-Devi sempre essere tu a sobbarcarti i problemi di tutti senza dire nulla. Perchè non dici mai nulla?-

Alec sentì il suo cuore spezzarsi un po' alla vista di sua sorella che piangeva.-Mi dispiace.-mormorò, tirandola verso di sè e posandole un bacio sulla fronte. Izzy si abbandonò a quel mezzo abbraccio e lasciò che il maggiore le accarezzasse i capelli.

-Sei uno stupido.-mormorò lei, singhiozzando più forte quando avvertì anche il calore delle braccia di Jace che le circondavano la vita. Fu proprio lui a prendere la parola, posando la mano libera sul braccio di Alec in quello che aveva finito per essere un bizzarro abbraccio di gruppo.
-Devi parlare con noi Alec. Siamo i tuoi fratelli, siamo qui per questo. Non devi sempre essere tu a prenderti cura di noi.-

-Io...mi dispiace, avrei dovuto dirvelo ma...-iniziò Alec, poi scosse la testa e lasciò andare la mano di Isabelle.-Ma mi sono innamorato di Magnus.-disse alla fine, notando immediatamente come i suoi due fratelli si fossero irrigiditi alla sua affermazione.

-Vuoi dirmi che intendi tornare da lui?-sbottò Jace, fissandolo come se fosse matto da legare.

Alec cercò lo sguardo della sorella e lo trovò combattuto, come del resto doveva apparire il suo.

-Non lo so. Non lo so proprio.-sospirò alla fine, lasciandosi ricadere sui cuscini. Forse aveva davvero solo bisogno di tempo.

Ora Mi Appartieni ~ MalecDove le storie prendono vita. Scoprilo ora