-Oggi non sei da Magnus?-buttò lì Isabelle un paio di settimane dopo.
Alec aggrottò la fronte.-Non sono mica sempre da lui.-
La sorella gli rivolse uno sguardo eloquente.-Ci sei almeno due volte a settimana. E vuoi ancora dirmi che fra voi non c'è nulla?-sbuffò, sedendosi con grazia sul letto del fratello, intenzionata a rimanere lì fino a quando non avesse vuotato il sacco.
E non si trattava solo di curiosità: Isabelle era preoccupata. Alec a volte sembrava toccare il cielo con un dito, sopratutto quando Magnus gli inviava dei messaggi o lo chiamava per invitarlo da lui, ma altre si oscurava totalmente e si perdeva tra i suoi pensieri per minuti interi, come se fosse tormentato da qualcosa.Alec guardò indeciso Isabelle, sedendosi accanto a lei e sospirando.-È tutto strano.-mormorò.
-Lo è sempre la prima volta.-cercò di rincuorarlo Isabelle, mettendogli una mano sulla spalla e guardandolo comprensiva.
Alec scosse la testa.-Non in quel senso. O meglio, anche in quel senso ma...-fece per dire, poi si bloccò. Non poteva certo dire a Isabelle del contratto. Ed era proprio questo che lo tormentava: si stava innamorando di Magnus, ma l'unico vero legame che avevano era quello stupido contratto, nonostante lo stregone non vi avesse più fatto cenno. Eppure la sua vita era ancora appesa a quello.
Era tutto così dannatamente complicato. Non poteva rischiare e buttarsi, non con quel contratto in mezzo, ma non aveva nemmeno alcun diritto di chiedere a Magnus di scioglierlo.-Lui ti piace.-constatò Isabelle.
Alec rimase in silenzio per lunghi istanti.-Sì.-rispose. Era venuto a patti con quel fatto una sera di una settimana e mezzo prima, mentre stavano guardando "Love Actually" sul divano dello stregone e quest'ultimo si era addormentato con la testa sulla sua spalla, facendo perdere più di un battito al suo povero cuore. Si era reso improvvisamente conto che avrebbe voluto passargli una mano tra i capelli, che avrebbe voluto abbracciarlo e capire cosa si provasse a baciarlo e a farsi baciare. Quando si era reso conto di tutto ciò ovviamente aveva capito di non poter tornare indietro, di essere bloccato in quella situazione, in quei sentimenti molto più forti di quelli che aveva a suo tempo provato per Jace e che fino a poco tempo prima non era sicuro di aver cancellato. E invece era arrivato Magnus, e tutte le sue certezze erano crollate. Aveva spazzato via tutto e gli rimanevano solo una stupida situazione di stallo e uno stupido contratto. E poi, ovviamente, il dubbio che Magnus potesse non essere interessato a lui. O almeno, non interessato abbastanza da fare sul serio, perchè che in un certo senso fosse interessato non ci pioveva. Ma Alec non era per le mezze misure, per le incertezze e per i sentimenti taciuti: se doveva stare con qualcuno voleva perdersi totalmente in quella relazione, non rimanere sul filo del rasoio, a metà tra l'essere un giocattolino carino e un utile strumento da usare a proprio vantaggio. Perchè era di questo che si trattava: il contratto faceva di lui nient'altro che uno strumento, uno schiavo pronto a correre dal suo padrone. E non poteva amare senza essere libero, ma allo stesso tempo non riusciva a cancellare i suoi sentimenti nè a capire del tutto Magnus. C'erano volte in cui sembrava davvero interessato a lui, volte in cui aveva addirittura pensato che stesse per baciarlo, ma del contratto non avevano mai parlato e Alec non era sicuro di voler sentire cosa Magnus avesse da dire in proposito.
-Ma?-disse Isabelle dopo lunghi minuti di silenzio.
-Ma non sono sicuro che lui sia interessato a me.-rispose Alec.
-Non puoi dire sul serio!-strillò Isabelle.
Alec la guardò malissimo.-Non puoi capire.-borbottò.
-Spiegami allora.-si spazientì la sorella. Al silenzio dell'altro fece un profondo sospiro e si calmò.-Tu ti fai troppi problemi, Alec. Pensi troppo. A volte dovresti solo lasciarti andare e vedere come vanno le cose, senza pensare alle conseguenze.-Il più grande ci pensò un attimo, assimilando le parole e cercando di venire a patti con sè stesso per accettarle.-Quindi cosa dovrei fare?-chiese.
-Potresti iniziare dicendogli ciò che hai detto a me.-sorrise Isabelle.
Ma Alec non poteva. Tante volte stava per dirglielo, oppure stava per cedere alla voglia di sporgersi verso di lui e baciarlo, ma poi si fermava sempre. Se anche Magnus avesse ricambiato, dove li avrebbe portati tutto ciò?
-Ti sento pensare da qui.-sbuffò Isabelle.-Vai semplicemente da lui e diglielo. Le conseguenze le affronterai dopo, ma almeno sarai fuori da questa assurda situazione di stallo.-
Alec riflettè sulle parole della sorella per lunghi istanti. Da una parte avrebbe voluto continuare a vedere film con Magnus, a ordinare cinese e a svegliarsi sul divano di casa sua, dall'altra avrebbe voluto mettere in chiaro i suoi sentimenti. Avrebbe voluto di più, avrebbe voluto un accoccolarsi contro di lui mentre guardavano un film, uscire con lui come si fa tra coppie e non come amici, dormire abbracciato a lui nel suo letto. E forse avrebbe rovinato tutto con quei suoi sciocchi desideri, forse Magnus gli avrebbe detto che Alec non gli piaceva così tanto da intraprendere una relazione, o che il contratto che avevano stipulato gli serviva, ma Alec voleva almeno provare. Per una volta, voleva provare ad essere felice.
-Okay.-disse di getto Alec.
-Okay?!-quasi urlò Izzy, stupita. Forse a sbloccarlo era stata la prospettiva di uscire da quella "situazione di stallo" che lo tormentava, forse era stato il fatto che non poteva più fare finta di nulla con Magnus ogni volta che si vedevano o forse perchè per una volta voleva mettere tutto da parte ed essere felice e basta.
-Io vado Izzy, grazie.-disse di fretta, mangiandosi mezze parole e incespicando per afferrare gli stivali.
Ora che aveva il coraggio non poteva perdere l'occasione.
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Ora Mi Appartieni ~ Malec
Hayran KurguAlec si reca dal Sommo Stregone di Brooklyn per chiedere il suo aiuto: Isabelle è accusata dal Conclave di tradimento e rischia di essere privata delle rune e nessuno Shadowhunter vuole difenderla. Magnus in passato ha ottenuto dal Conclave l'assolu...