Prologo

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Medioevo

Cammino tranquilla tra le vie del paese,con il mio cestino in mano. Prendo il lembo della gonna che arriva fino a terra, mentre vi passo una mano sopra, per lisciare il vestito. Abbasso il cappuccio dalla testa.

(Questo è il vestito)Mi fermò davanti a qualche bancone,dove trovo ciò che mi serve per la cena di questa sera

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(Questo è il vestito)
Mi fermò davanti a qualche bancone,dove trovo ciò che mi serve per la cena di questa sera. Ci saranno tutti i miei parenti. Dopotutto, questa è la vigilia di Natale.
Mi stringo nella mantella che ho saggiamente deciso di mettere prima di uscire di casa.
"Una giovane ragazza che va in giro, da sola. Per di più nella vigilia di Natale." sento la voce di un ragazzo dietro di me. Evito di girarmi, convinta che non stia parlando con me in realtà, continuando a camminare, per tornare a casa. Abbasso lo sguardo verso i miei piedi.
"Non sono ciò che credi. Davvero." dice nuovamente il ragazzo. A quel punto deciso di voltarmi,per poterlo guardare.
Un ragazzo biondo,con un leggero accenno di barba, e con gli occhi azzurri, che mi rivolge un piccolo sorriso.
"Mi scusi,ma io non ho tempo. Devo tornare a casa. Devo preparare la cena. Mia madre è andata a fare compere per i regali. Non posso intrattenermi con lei signore." cerco di dire al ragazzo, con un piccolo sorriso per convincerlo.
"Oh,non ci vorrà molto." mentre continua a parlarmi, si avvicina a me.
Punta il suo sguardo nel mio.
"Ora mi porterai a casa con te e mi inviterai ad entrare." dice serio.
Senza avere il controllo di me stessa, inizio a camminare, fino a quando non arrivo davanti casa ed entro.
"Prego, entri pure." dico al ragazzo di cui non so nemmeno il nome.
"Ottimo. Grazie cara. Dimmi il tuo nome per favore." mi chiede entrando in casa. Io resto ferma davanti a lui, come in attesa di altri ordini.
"Io sono Isabelle." rispondo subito.
"Ottimo, io sono Klaus. Sai per caso se ci sta qualcun altro in casa oltre a noi?" mi chiede, camminando per la casi, come a cercare qualcuno.
"Non che io sappia. Tutti i miei fratelli sono andati con mia madre. Mio padre invece sta finendo di lavorare." rivelo,nonostante io non abbia mai visto quest' uomo prima di oggi.
"Aspetterò. Tu torna pure a fare ciò che devi." si siede vicino al tavolo in cucina. Annuisco,per poi andare a mia volta in cucina ed iniziare a preparare la cena.
"Iz,siamo tutti a casa!" sento mio fratello minore che urla non appena si apre la porta di casa. Io però continuo a pensare solo a cucinare, senza nemmeno voltarmi.
"Isabelle,chi è quest' uomo? Scusi,le serve qualcosa?" mio padre subito adocchia il ragazzo,che ha detto di chiamarsi Klaus.
"Certo,ho bisogno che lei,così come il resto della sua famiglia, non si chieda chi io sia o cosa ci faccio qui. Mi accettate,senza fare domande." lo sento dire.
Gli altri restano in silenzio però, per poi andare ognuno nella sua stanza per prepararsi per la cena della vigilia.
"È pronta la cena!" urlo per farmi sentire,portando l' ultima portata sulla nostra grande tavola.
Subito arriva mia sorella maggiore, con un bellissimo abito rosso. Seguita poi da mio fratello maggiore e mio fratello minore. Infine arrivano anche i miei genitori, tutti e due vestiti per bene.
Ci sediamo tutti intorno alla tavola, così anche Klaus.
"Iniziamo pure la cena." dice, prima di fare uno scatto verso mio padre e mordergli il collo.
Tutti ci alziamo di scatto, e, mentre lui si stacca dal collo di mio padre, quest' ultimo cade a terra, con un po' di sangue che esce dai buchi che ha sul collo, cadendo fino a terra.
Porto una mano alla bocca, mentre le lacrime mi rigano il viso.
"Fermi tutti. Nessuno di voi se ne andrà da questa casa." dice Klaus. Immediatamente mi sento come bloccata.
Ciò che ha fatto con mio padre lo fa con mia madre, con mia sorella e con i miei due fratelli. Il tutto davanti ai miei occhi. Vorrei poter correre via e scappare da qui,ma i miei piedi non rispondono alle mie volontà, facendomi rimanere lì.
"Per te ho altri piani mia cara Isabelle." mi rivolge un piccolo sorriso macabro, avvicinandosi a me, con tutto il sangue della mia famiglia che gli cola dalla bocca.
"Ti prego. Uccidimi. Non voglio soffrire." gli sussurrò tra le lacrime.
"Tranquilla. Tu morirai. Ma non per molto." sussurra a sua volta, passando una mano sulla mia guancia.
Subito dopo si morde il polso e lo porta alla mia bocca,come per farmi bere il suo sangue.
Cerco di divincolarmi, ma porta una mano dietro la mia nuca, obbligandomi a bere dal suo polso.
Senza volerlo, inizio a fare ciò che vuole, mentre guardo i corpi della mia famiglia stesi per terra, con gli occhi aperti, pieni di sangue.
Finalmente si stacca da me.
"Perché lo ha fatto?" gli chiedo non capendo il motivo del suo gesto. Le lacrime continuano imperterrite a scivolare sulle mie guance.
"È molto semplice. Perché ho bisogno di te." mi guarda negli occhi portando le mani intorno alla mia testa.
Quando mi gira di colpo la testa, l' ultima cosa che sento è il rumore dell' osso del mio collo che si spezza a metà, ed io che vado a terra, poi il buio totale.

La ragazza 'Originale'|| The Vampire DiariesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora