Capitolo 21

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Lentamente torno a poter percepire il mio corpo e ciò che si trova intorno a me. Compreso il fatto che sicuramente non mi trovo nel mio letto.
Muovo prima le palpebre lentamente, in modo da farle staccare senza rischiare di rompermi le ciglia, e poi scatto a guardarmi in giro, per capire dove mi trovo.
"Ora mi spiegate perché alla gente piace tanto rompermi il collo?! Chi cazzo è stato?!" mi alzo in piedi con uno scatto, guardando il salotto rosso di casa Salvatore, luogo dove a quanto pare sono stata portata durante il mio essere priva di sensi.
"Rilassati, ho già ammazzato Damon, siamo qui perché almeno avrei controllato la situazione" una voce estremamente familiare giunge alle mie orecchie, facendomi votare velocemente nella sua direzione.
"Ottimo, mi hai risparmiato del lavoro che altrimenti avrei dovuto compiere io. Possiamo andare a casa ora? Ricorda che tua madre non deve sapere che il legame di sangue è stato interrotto con la morte della doppelganger. Proprio per questo meglio parlare con Stefan" rifletto ad alta voce, senza lasciargli tempo di dire qualcosa e intromettersi nel mio monologo.
Salgo le scale seguita da mio fratello, diretta verso la camera da letto del vampiro in questione, in modo da potermi accordare ed evitare che si creino casini inutili per tutti.
"Io non entrerei se fossi in te- troppo tardi" sorride tra se e se Niklaus, ma ovviamente ignoro le sue parole per aprire senza bussare la porta della stanza di Stefan pentendomi una volta tanto di non aver dato retta alle parole di avvertimento appena ricevute.
"Ma siete seri?! Lei diventa una vampira e la prima cosa che fai è portartela a letto Stefan?!" urlo contro di lui per fare in modo che si accorgano della mia presenza, mentre torno fuori e richiudo la porta dietro le mie spalle.
Punto uno sguardo di fuoco contro Klaus che con le braccia incrociate davanti al petto ride delle mie disgrazie.
"Non ridere! Non c'è nulla di divertente nell'avere una sorella traumatizzata!" gli tiro uno scappellotto dietro la testa non troppo forte, ma abbastanza da provocargli un po' di fastidio.
"No no, ha ragione, è stato piuttosto divertente vederti entrare tutta tranquilla lì dentro" sulle scale appare anche il fratello dagli occhi di ghiaccio, con un bicchiere in vetro che contiene sicuramente del bourbon, sembrerebbe essere il suo liquore preferito. Ne ha la casa infestata praticamente.
Suppongo si tratti di punti di vista anche in questo caso.
"Smettila o ti spacco il bicchiere in testa, sei tu che mi hai spezzato il collo" gli punto un dito contro, proprio nello stesso momento in cui lui si accarezza il suo di collo.
"Se vuoi continuare a minacciare tu e il tuo fratellino psicopatico potete anche uscire da casa mia" mi guarda alzando un sopracciglio e prendendo un sorso dal bicchiere.
"Non possiamo, dobbiamo prima mettere in chiaro alcune cose con tuo fratello e la sua ragazza neo vampira" questa volta a parlare è Kluas, precedendo le mie parole.
"Mi dispiace per voi, ora con permesso" fa il gesto con entrambe le mani di spostarsi di lato per lasciarlo passare e così facciamo, anche se Klaus per tutto il tempo non gli stacca gli occhi di dosso.
"Sto ancora cercando di capire come tu abbia fatto ad andare a letto con uno del genere sorellina..." scuote la testa per poi tornare con gli occhi su di me.
"Ero decisamente fuori di testa per colpa vostra" rispondo con un'alzata di spalle, anche se, parlando in maniera molto oggettiva, Damon Salvatore può essere un mega deficiente, ma è tanto idiota quanto figo.
Mi sta antipatico ma non sono cieca fino a questo punto.
"Ma quanto ci mettono?!" Klaus inizia a spazientirsi, così si avvicina alla porta per battere contro di essa dei pugni in maniera ben poco delicata e leggera.
"Se non vi sbrigate anche se siete nudi giuro che entro! Vi do tre secondi! Inizio a contare!" la sua voce per urlare diventa ancora più profonda del solito.
Tempo di fare un passo indietro e iniziare a contare, ecco che la porta si apre, mostrando a entrambi uno Stefan piuttosto infastidito, con dietro la vampira frignona.
"Che cosa c'è Klaus? Si è svegliata mi sembra, cos'altro vuoi ancora?" si appoggia con un braccio alla porta aperta e l'altra mano la infila nella tasca dei pantaloni.
"Senti è una questione importante. Fin quando non troverò un piano adatto ad uccidere Esther e Finn, dovrai stare a controllare che la tua ragazza e la strega originale non si incontrino mai. Lei non deve sapere che il legame che aveva creato si è spezzato, e spero non lo scopra quando proverà a fare l'incantesimo. Questa è la parte importante in ogni caso, pensi di riuscire a portare a termine in un incarico così semplice o è troppo complicato per le tue capacità?" forse ho usato un tono troppo acido nell'ultima parte del discorso, ma poco male.
"Tutto chiaro, non vedo come Elena si possa incontrare con Esther, ma ci starò attento. Altro?" mi guarda male con un sopracciglio alzato.
Scuoto la testa in segno di negazione, prima di volgergli le spalle e, preso il braccio di Niklaus, ce ne andiamo via da quella casa piena di vampiri.
Direi che per questo periodo ho socializzato fin troppo nella comunità di vampiri, ho bisogno come minimo, dopo che tutto questo sarà finito, di un paio di decenni in totale clausura con solamente la mia famiglia.
Finalmente torniamo in casa, dove vediamo solo Rebekah che cammina su e giù per il grande ingresso davanti le scale, mentre tiene il telefono attaccato all'orecchio e alza la voce contro la persona che dall'altra parte le sta parlando.
"Non vorrei mai essere quella persona" dico a Klaus con una gomitata sul suo fianco e insieme ridacchiamo, conoscendo bene la furia della ragazza bionda qui davanti a noi.
"Giuro che se rivedo la tua faccia nei prossimi decenni ti tolgo il cuore dal petto!" urla infine, terminando poi la chiamata e lanciando il cellulare contro il muro.
Lascio Nik davanti alla porta per avvicinarmi a Rebekah, preoccupata per lei.
"Che è successo? Chi è il pazzo che ha davvero avuto il coraggio di farti infuriare in questo modo scusami?" cerco di sdrammatizzare la situazione, visto che la tensione è visibile a occhio nudo.
"Isabelle, mi dispiace così tanto, dico davvero, ma sai che è un cretino..." mi guarda davvero dispiaciuta, ha quasi le lacrime agli occhi.
Bene, ora sono ancora più confusa di quanto già non fossi appena arrivata. Tutte le persone che potrebbero ferirmi in teoria sono in questa casa...
"Becca, di chi stai parlando? Sai che odio quando mi si tiene in tensione, parla subito di che casino avete combinato questa volta" cerco di sorridere nonostante l'ansia mi stia divorando interamente dall'interno.
"Kol...si tratta di Kol. Quando te ne sei andata insieme a Klaus è come impazzito, ha detto che aveva bisogno di allontanarsi da qui per un po', allora ho lasciato perdere, di sicuro non gli avrebbe fatto male, sapevo che tenevi a lui e stavi tentennando solo perché volevi essere sicura che anche lui provasse altrettanto. Il fatto è che...mi ha appena chiamata. Ha detto che si trova a New Orleans, pensavo volesse aggiornarmi sui cambiamenti che quella città ha sicuramente avuto in tutti questi anni di nostra assenza, invece no. Ha detto che ha trovato una strega affascinante. Io ci tengo a te, motivo per cui ti sto dicendo tutte le sue testuali parole. Una strega che gli ha fatto battere il cuore nemmeno come tu hai fatto, ora si è reso conto che tutto quello che credeva di provare per te, non è mai stato niente di serio, men che meno con quello che prova ora" porta le mani sulle mie spalle, per stringermi in un abbraccio.
Sicuramente avrei potuto essere meno fredda nei suoi confronti in questo periodo, ma se ha detto quello che ha detto, la colpa non è mia di sicuro. Sarebbe stata solo una questione inevitabile. Meglio che se ne sia reso conto ora, piuttosto che più avanti, quando magari saremmo potuti essere già in una relazione.
"Sto bene, tranquilla Rebekah, ti ringrazio anzi per avermelo detto, adesso almeno so che non dovrò aspettarlo e che potrò passare oltre" mi stacco dal suo abbraccio per guardare Klaus dietro di me che annuisce, mostrandomi così che se ho bisogno posso andare da lui.
Ringrazio con tutta me stessa per aver passato tanto di quel tempo con questo ragazzo, che ora mi conosce abbastanza bene da sapere che quando non sono di buon umore non serve toccarmi per mostrarmi affetto, anzi, nella maggior parte ho l'effetto contrario, divento ancora più di cattivo umore se toccata con abbracci o altro.
Faccio un piccolo sorriso ad entrambi, per dimostrare che sto davvero bene, per poi salire le scale lentamente.
Cerco di continuare a ripetermi freddamente che è solo un bene che se ne sia andato, che Rebekah sia stata tanto protettiva nei miei confronti. Tento disperatamente di continuare a pensare in maniera razionale, l'ultima cosa da fare è lasciare che le emozioni e il cuore prendano possesso del cervello. Devo pensare lucidamente.
Chiudo la porta della mia camera da letto con un calcio, tanto che il rumore rimbomba in tutta casa. Poco male.
Senza togliere niente, né le scarpe né altro, mi butto a peso morto sul letto a pancia in giù, lasciando che il viso vada a scontrarsi contro il mio amatissimo cuscino.
Ecco, chi ha bisogno di un vampiro egoista come Kol quando ho la possibilità di avere il cuscino e il letto sempre a mia disposizione. Sicuramente loro non mi deluderanno mai.
Dovevo immaginarlo suppongo, che sarebbe finita così. In questo momento voglio solo rimanere qui da sola, non voglio pensare a nessuno della famiglia Mikaelson. Ovviamente però le mie richieste non vengono nemmeno prese in considerazione, che proprio mentre chiudo gli occhi qualcuno inizia a bussare alla porta della stanza.
Non voglio nemmeno sapere di chi si tratta, faccio finta di niente. Prima o poi si stuferà se è uno dei miei fratelli o Rebekah.
"Isabelle, apri, ho sentito tutto quello che ti ha detto Rebekah" giusto, lui è a casa. Più tardi andrò a parlarci, in questo momento non ho né la forza e tanto meno la voglia di sentirmi uno dei discorsi filosofici di Elijha. Posso tirarmi su senza l'aiuto di nessuno, molto spesso l'ho fatto, quando più mi sentivo giù. Questo non sarà diverso dalle altre volte.
I colpi, seppur leggeri, che battono sul legno della porta bianca colpiscono la mia mente come se al suo interno ci fosse un martello pneumatico, pronto a demolire ogni centimetro del mio cervello. Vorrei aprirgli, ma allo stesso tempo so che non voglio essere vista se non composta e sicura di me. Sono ancora ferita dal fatto che se ne sia andato senza dire nulla, gli voglio bene, ma l'unico con il quale ho davvero abbastanza confidenza da farmi vedere mentre piango è Kluas. Considerando anche che è già successo in passato.
Finalmente dopo qualche minuto in cui cercava di parlarmi attraverso la porta si allontana , rispettando comunque il mio voler rimanere da sola, con la testa inizio a pensare a chi possa essere la strega di New Orleans che gli ha fatto perdere la testa a tal punto.
No. Devo smetterla. Meglio che se ne sia andato, non sono in grado di mantenere una relazione in questo momento. Men che meno se la donna da uccidere è proprio sua madre.
Senza nemmeno accorgermene, ancora tutta vestita, finisco per addormentarmi profondamente stringendo contro il petto uno dei cuscini più piccoli che ho preso tra le braccia poco prima.

Sono impazzita? Forse. Lo rifarei? Non so quando riaccadrà di nuovo che potrò avere due capitoli pronti in così poco tempo. Però sono felice, di averlo fatto.
Allora, in questo capitolo ho cercato di mettere in mostra il rapporto che lega Isabelle e Klaus, oltre al fatto che sorpresa, Kol è andato via a New Orleans ed ha capito che non era vero amore quello che provava per la nostra povera Isabelle.
Spero come sempre che anche questo capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapere che ne pensate nei commenti, in questo potrò anche migliorare le cose che voi direte. Fatemi anche sapere cosa credete accadrà andando avanti con i capitoli, sono curiosa di vedere se il finale che ho ragionato in questi ultimi giorni possa piacervi o meno 😂 💖.
Quindi mi raccomando, fatemi sapere,
al prossimo capitolo amici,
~ Izzy 💖
(P.S. Ho già il prossimo capitolo ben terminato, sono molto fiera di me stessa, spero possano piacervi tutti quelli a cui sto lavorando. Ma soprattutto se con questa situazione pesante avete bisogno di qualcuno con cui parlare, io sono sempre disponibile per voi)💖💖❤

La ragazza 'Originale'|| The Vampire DiariesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora