Dopo aver passato l' intero pomeriggio a prepararmi, mentre Klaus mi raccontava tutto, scendo le scale. Con le mie scarpe con il tacco e la collana di perle che porto al collo, avvertono del mio arrivo.
"Sei stupenda. Come sempre e come la prima volta che lo hai indossato." mi dice sorridendo, guardando tutto il mio corpo, per poi porgermi una mano quando arrivo all' ultimo scalino.
Prendo la sua mano sorridendo, spostandomi poi accanto a lui.
"Tu invece sempre elegante con il tuo vestito." dico notando che è lo stesso che indossava in quegli anni.
"Ho pensato che per una sera speciale,ci vuole un vestito speciale per l' occasione." mi fa un sorriso sghembo, fissando i suoi occhi azzurri nei miei verdi.
"Credo sia stata un' ottima idea allora. Comunque, ho uno strano presentimento per questa serata, quindi per qualunque cosa, vieni prima a parlarne con me, se non sto già al tuo fianco." gli dico seria, guardandolo attentamente negli occhi, rivelandogli del mio cattivo presentimento.
"Tranquilla, sarà fatto." annuisce, per poi portare la mia mano sotto il suo braccio e portandomi sotto braccio. Sorrido, notando che il rosso del mio guanto, risalta sul suo abito nero. È un po' così anche tra di noi. Io porto colore e vivacità nella sua vita, che altrimenti sarebbe troppo lugubre e terribile per lui.
"Siamo pronti a questo ballo madame?" mi chiede,mentre usciamo da casa.
"Ma certo monsieur." sorrido a mia volta.
Insieme ci dirigiamo velocemente fino a scuola, dove entriamo ed andiamo dritti nella palestra,dove so che si svolge il ballo a tema organizzato.
Inizio a cercare con lo sguardo la ragazza, tra i vari adolescenti presenti qui.
"Isabelle! Sei arrivata allora! Stai benissimo." mi dice,ed io mi volto quando sento qualcuno toccarmi la spalla.
Klaus con la sua velocità da ibrido si dilegua,lasciandomi sola con la sua doppëlganger.
Mi appunto mentalmente di dovergli tirare una sberla più tardi,per poi fare un falso sorriso ad Elena.
"Grazie mille. Comunque,volevo parlarti. Stefan ti avrà già detto di me immagino..." decido di parlarle ora,tanto non ho niente da perdere.
"Senti Isabelle,lo so. Vedi però, volevo parlarti proprio per questo. Vieni ti presento ai miei amici." dice guardandosi intorno, come per controllare che nessuno la stia ascoltando.
Mi prende la mano e mi trascina verso una delle aule della scuola. Io cerco di trovare Klaus,ma sembra sia svanito nel nulla all' improvviso.
Sbuffo per il suo solito modo di fare misterioso, e seguo Elena.
Quando entriamo in classe, lontana abbastanza per sentire in lontananza la musica della festa, trovo diversi adolescenti.
Il mio sguardo e così anche il resto di me, si bloccano completamente alla vista di un solo ragazzo. Questo si volta e resta senza parole a sua volta.
"Tu..." sussurro,prima di usare la mia velocità da vampira e metterlo con le spalle al muro, tenendo un braccio vicino al suo collo.
"Isabelle,lasciami spiegare." cerca di dire lui,ma lo blocco.
"Tu! Mi hai lasciata sola e te ne sei scappato così! Senza dire niente! Che credi che abbia pensato quando al mio risveglio non ti ho più visto?!" gli urlo contro infuriata.
"Bambolina,lui ci serve non ce lo puoi uccidere." sento dire da dietro di me. Non mi volto nemmeno per vedere chi sia, ma la voce mi sembra familiare,non mi ci soffermo troppo a pensare e cercare di collegare alla persona.
"State fermi. È una cosa che dobbiamo risolvere tra di noi." dice lui,ancora bloccato al muro da me, mentre guarda tutti quelli che stando dietro di me, erano pronti ad attaccarmi per liberarlo.
"Smettila di divagare! Hai idea di quanto la tentazione di prenderti e metterti quel pugnale nel petto sia alta?! Almeno in quel modo non potrai scappare da vigliacco!" gli urlo contro, avvicinando il mio viso al suo.
"Lo so,hai ragione. Dovevo parlartene,ma avevo paura che potessi fermarmi. Tu non hai idea del potere che hai su di me e su tutta la mia famiglia." dice con la sua solita serietà. Non è cambiato affatto.
"Certo che avrei provato a fermarti! Tu che credi?!" dico ancora, inveendo contro di lui, trattenendo però le lacrime e la voglia di abbracciarlo dopo tutto questo tempo.
"Non volevo che accadesse ciò. Non sarei riuscito a scappare con te che ti opponevi alla mia fuga. Per questo non ho detto niente." dice calmo e tranquillo.
"Sei uno stronzo." sussurro, capendo il suo modo di pensare, anche se ancora ferita dal fatto di non avermene mai parlato, prima di agire.
"Hai tutti i diritti per potermelo dire." dice annuendo per poi sospirare, abbassando lo sguardo.
Mi stacco da lui, facendo un paio di passi indietro. Quando lui ritorna nel suo ordine, alza lo sguardo su di me e non esito minimamente prima di gettarmi tra le sue braccia.
"Mi sei mancato tantissimo Elijah." sussurro, mettendo il viso nell' incavo del suo collo. Lo sento sospirare e stringermi a se, mentre con una mano mi accarezza la schiena.
"Anche tu mi sei mancata." sussurra, lasciando un bacio tra i miei capelli.
Improvvisamente mi stacco da lui, ricordandomi che nella classe non siamo soli purtroppo.
"Allora, di cosa volevate parlarmi? Tu! Come ti chiami?!" dico puntando il dito contro il ragazzo dai capelli corvini con il quale mi sono scontrata questa mattina dopo essere andata a scuola.
"Damon Salvatore. Piacere di conoscerti bambola." mi sorride malizioso, con un occhiolino.
"Damon,non puoi fare come vuoi con lei. Non ci pensare nemmeno a lei." dice subito Elijah in mia difesa.
"Fermi tutti. Che sta succedendo qui?" chiede una ragazza bionda, vestita di nero.
La guardo, analizzandola.
"È una lunga storia. Che ora voi non siete tenuti a sapere." dice Elijah, guardando tutti.
"Non importa. In ogni caso Isabelle, loro sono Bonnie,Stefan,Caroline,Damon e a quanto pare Elijah lo conosci già." fa delle brevi presentazioni Elena, indicandomi tutti i presenti.
"Ottimo e ora perché mi hai chiamata qui mentre potrei stare di là a ballare,con il mio abito preferito?" chiedo alzando un sopracciglio. Mi siedo su di un banco, accavallando le gambe,per poi mettere le mani sul ginocchio superiore.
"Ci serve il tuo aiuto." dice brevemente Stefan.
"Dipende. Sono uno dei vampiri più anziani, insieme agli originali, perché dovrei darvi il mio prezioso aiuto?" chiedo, in modo da farli parlare per poter raccontare tutto a Klaus più tardi.
"Ottimo,quindi conoscerai bene gli Originali. Ci serve il tuo aiuto per uccidere Klaus prima che spezzi la maledizione del sole e della luna." dice Elena, avvicinandosi a me.
Ignoro lo sguardo insistente di Damon su di me, puntando i miei occhi su Elijah.
"Tu sei d' accordo ad uccidere tuo fratello Elijah?" gli chiedo fredda, stile Klaus.
"Farò di tutto per ucciderlo. Ha buttato in mare la nostra famiglia. È il minimo." dice con un tono che porta rancore verso il proprio fratello.
"Chi ti avrebbe detto una cosa simile?" gli chiedo, in modo da sapere chi dover ammazzare appena uscirò da qui.
"È stato lui stesso a dirmelo." dice freddo, abbassando lo sguardo, mentre mette le mani nelle tasche dei suoi pantaloni.
"Mi stai dicendo che vi siete visti?! Stai peggiorando la tua situazione già pessima Elijah." gli dico a titolo informativo per la sua incolumità.
"In ogni caso,Isabelle, dobbiamo riuscire a fermare Klaus. Per spezzare la maledizione deve uccidere un vampiro,un lupo mannaro e la doppëlganger. Il vampiro potresti essere tu...come potrebbe essere Stefan o Damon,o Caroline!" dice Elena, facendo un passo verso di me.
Li guardo attentamente in faccia.
"Bonnie,tu sei una strega giusto? Perché non pensi a qualche soluzione tu?" propongo indicando la ragazza vestita di nero, con la pelle scura.
"Io...non lo so. Posso provarci. Posso vedere sul grimorio..." dice ma non sembra sicura.
"Ottimo. Io non servo allora. Ci si vede. Sapete,ho portato mio fratello qui al ballo. Elijah sa di chi parlo." dico facendo un piccolo ghigno,prima di uscire dall' aula velocemente ignorando Elena che cercava di fermarmi.
"Intrigante la ragazza." sento commentate da Damon.
Mi metto accanto alla porta per ascoltare ciò che si dicono, senza fare alcun rumore.
"Non ci provare con lei Damon. Klaus è molto protettivo nei suoi confronti. Ed inoltre anche io ci tengo a lei. Quindi tu andresti solo a spezzarle il cuore. Evita." sento dire da Elijah. Ha sempre avuto quest' istinto di protezione nei miei confronti. Per questo ero molto legata a lui. In realtà,tutti i fratelli Mikaelson hanno sempre avuto quest' istinto di protezione nei miei confronti. Non so esattamente perché.
"Credo tu sia troppo vecchio per lei Elijah. Aspetta,che intendi quando dici che Klaus è protettivo nei suoi confronti?" chiede confuso il corvino.
"Si Elijah. Spiegati meglio." lo appoggia Stefan.
"Dovete sapere, che un secolo dopo la nostra trasformazione, Finn era già scappato da tempo. Decidemmo dopo diversi anni di trasformare qualcun altro e Klaus tornò a casa con Isabelle. Le aveva appena fatto completare la transizione quando la vedemmo per la prima volta io Rebekah. Imparammo a conoscerla e lei fece lo stesso con noi. Ormai è parte della famiglia per tutti. Anche per Kol. È un altro dei miei fratelli, uno di quelli che Klaus ha buttato in mare. Lei è la cosa più importante per Klaus e per me. Non potete usare lei come mezzo per arrivare a Klaus. Altrimenti perdereste anche il mio aiuto." ammetto che mi è mancato tantissimo Elijah in questi anni.
"Ottimo. Abbiamo una nuova originale da tenere a bada allora." sento sussurrare da Caroline. Entrerei lì solo per ucciderli tutti. Non sono umani. Nessuno di loro lo è.
"Praticamente si,lei è una degli Originali. Però se riesco a parlarle, la posso portare dalla nostra parte. Lei è una che capisce chi deve morire, se ha delle giuste motivazioni per fare una cosa simile." dice Elijah agli altri.
"Allora vai a parlare con lei." dice ovvio Damon.
"Lasciate perdere. Oggi non concluderemo niente." capendo che Elijah sta per uscire a sua volta dalla stanza, con uno scatto me ne torno nella palestra.
"Eccoti qua!" sento dire da Klaus. Mi volto e me lo ritrovo davanti, come se si fosse preoccupato di cercarmi.
"Dobbiamo parlare io e te. E penso che finirà con qualche paletto nel tuo corpo." dico minacciosa verso di lui.
"Più tardi mi racconterai tutto. Ora perché non mi presenti ad i tuoi nuovi amici?" mi chiede sorridendo, quando li vedo tornare in palestra.
"Vieni con me." gli dico. Lui mi prende sottobraccio ed insieme ci dirigiamo verso quel gruppo che intanto si è spostato nel mezzo della calca di ragazzi.
La strega si è dileguata, dato che non la vedo più.
"Ragazzi volevo presentarmi mio fratello,Klaus." dico con un piccolo sorriso. Non ho provato nemmeno ad oppormi alla decisione di Klaus, consapevole del fatto che non avrebbe mai cambiato idea.
Vedo tutti rimanere sorpresi inizialmente, fermi a guardare il ragazzo biondo al mio fianco.
"Posso chiederti l' onore di questo ballo?" chiede porgendo una mano alla vampira bionda, che si guarda intorno confusa, per poi alzare le sopracciglia quando capisce che si sta riferendo a lei. Guardo stupita Klaus,che sorride felice quando questa accetta, dopo un po' di titubanza.
"Tu non fare niente in mia assenza." mi sussurra all' orecchio, mentre passa al mio fianco per portare Caroline sulla pista da ballo.
"Ottimo. Isabelle giusto? Balla con me tu." mi dice Damon, porgendomi la sua mano. Sono abbastanza grande per poter badare a me stessa. Klaus non può controllarmi per sempre.
Poso la mia mano sulla sua, decidendo di accettare, mentre con la coda dell' occhio vedo Elena iniziare a ballare con Stefan.
"Così sei una degli Originali." rompe il ghiaccio Damon, portando una mano sul mio fianco. Io poggio le mie mani sulle sue spalle, guardando di tanto in tanto Klaus e Caroline.
"Possiamo dire così. Io invece non ho idea di chi tu sia, a parte il fatto che so che ti chiami Damon Salvatore. Sei stato molto innamorato di Katherine, e per questo ti sei allontanato da tuo fratello Stefan per diversi anni. Ora siete tornati uniti a combattere il male." faccio un breve riassunto della sua vita, per poi finire e fargli un sorriso falso e guardandolo negli occhi.
"Possiamo dire così. In ogni caso, per aver passato tanti anni della tua vita da immortale insieme a Klaus, non sei antipatica come lui." afferma,come se dovessi prenderlo come un complimento.
"Non è proprio il massimo dire una cosa simile. In ogni caso, sarò anche una di loro,ma prima di esserlo sono stata umana anch'io. Ho mantenuto quel mio lato, in modo da non diventare completamente odiosa come te." gli dico con un falso sorriso alla fine.
"Simpatica. Davvero. In ogni caso,che c'é tra te e Klaus. Non fa altro che guardarmi male." dice con una smorfia guardando dietro di me.
"Lascia perdere, che faccia ciò che vuole. Non può avere totale controllo della mia vita." dico spostando il mio sguardo.
"Piccola ribelle. Mi piace." dice sorridendo malizioso.
"Togliti quel sorriso dalla faccia. Non accadrà mai niente." dico, mettendo subito in chiaro le cose con lui.
"In ogni caso. Ci devi aiutare. Sai già troppe cose su ciò che vogliamo fare. Ho provato a dire ad Elena di non fidarsi del primo vampiro che le si presenta davanti ed é gentile con lei. Inoltre,se non ci aiuti, ora grazie ad Elijah, sappiamo che hai un legame con Klaus,e questo è un fattore a nostro vantaggio." dice,e capisco all' istante cosa intende con questa frase.
"Non lo uccidete. Vi prego,io vi aiuterò a trovare una soluzione per la vostra doppëlganger,ma non dovete fargli del male." gli dico, guardandolo attentamente negli occhi. Possono pure fare ciò che vogliono con me, purché non facciano niente a Klaus.
"Non credi che sappia badare a se stesso dopo tutti questi secoli? Non gli farai da mamma. O meglio,non proverai qualcosa per lui..." dice leggermente sorpreso.
"È mio fratello, non provo nient' altro se non affetto fraterno. Così come sono protettiva con Elijah e con tutti gli altri. Non sai niente di me, quindi è meglio che tu stia zitto." gli dico, sentendo dentro di me questo senso di dovermi giustificare all' istante.
"Come vuoi. Ma ritira gli artigli." dice Damon in segno di resa.
"Stai zitto. Sembri tuo fratello quando l' ho conosciuto negli anni venti." dico con una smorfia, avendo un brutto ricordo di quella giornata.
"Certo. Non sei una cattiva ballerina. Dobbiamo rifarlo prima o poi." mi dice quando la canzone finisce per poi farmi un occhiolino ed allontanarsi da me. Lo seguo con lo sguardo, e continuo a fissarlo quando va dal fratello e da Elena.
"Vi aiuterò ma alle mie condizioni." dico ai tre, quando passo accanto a loro, prima di uscire dalla palestra, per prendere un po' d' aria. Non sono mai stata come i soliti vampiri, tutti pronti ad imbucarsi in qualche festa per farsi una bella cenetta. Io sono sempre l' opposto. Spesso Klaus durante questi anni, usciva da solo,e raramente riusciva a convincermi ad uscire con lui. Mentre lui se ne stava fuori, io mi andavo a nutrire in modo da non uccidere nessuno,ma di tanto in tanto ho dovuto lasciar andare i miei istinti,o Klaus avrebbe sospettato di qualcosa.
"Non devi aiutarci. Stanne fuori da tutto questo Isabelle." dice Elijah, arrivando alle mie spalle, mentre cammino verso il parcheggio davanti la scuola.
"Io ormai ci sto dentro. Devo aiutare Klaus, a differenza tua io tengo veramente alla famiglia. Non posso uccidere una persona che è stata mio fratello per tutti questi secoli." dico voltandomi, sospirando, dato che speravo di poter rimanere sola almeno qui fuori.
"Lui ha fatto troppi danni in questi anni. Spezzare la maledizione sarebbe troppo pericoloso per lui." dice Elijah avvicinandosi a me. Continuo a guardarlo, rimanendo fredda.
"Non per questo devi ucciderlo. Prova a parlare con lui,e se continua a non ascoltarti, fagli capire che è sbagliato o mettilo davanti ad una scelta." dico come se fosse la prima cosa a cui avrebbe dovuto pensare, invece di volerlo uccidere senza esitazione. Credevo che lui fosse capace di pensare, ma a quanto pare mi sono sbagliata.
"Non puoi capire Isabelle. Parlerò con loro e dirò che non farai parte del piano. Fine della storia." mi dice, come se fosse mio padre,e dovesse stare attento a me ed a ciò che faccio.
"No Elijah,ora stai zitto tu ed ascoltami bene. Io non sono più come quando sei scappato. Non sai ciò che ho passato insieme a Klaus. Non sai più niente di me. Posso badare a me stessa senza problemi. Ora smettila di fare il padre apprensivo,perché nessuno crede alla tua recita. Se fossi veramente così legato a me come sono io, non te ne saresti andato per poi ritornare ora,per uccidere tuo fratello." gli dico, lasciandolo lì a bocca aperta, senza parole.
Mi volto e torno a camminare diretta verso la casa, stufa di quel ballo inutile.
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La ragazza 'Originale'|| The Vampire Diaries
FanficQuando passi secoli con un certo stile di vita e certe persone, diventano la tua abitudine e la tua famiglia. Sarà strano arrivare a non provare niente per loro. Non leggete se non siete arrivati almeno alla terza stagione di the vampire diaries, p...