Capitolo 2

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-Laliz...- sussurrò, la sua voce dolce, il modo in cui mi chiamava. Solo lei mi chiamava così.

-Unnie..- sussurrai a mia volta, erano i soprannomi che ci davamo, certo quello che davo a lei era un po' smielato, ma poco importa.

-C-che ci fai qui?- dissi per iniziare una conversazione, dato che per 2 minuti eravamo rimaste a fissarci.
Le sue labbra carnose, le sue gambe, il suo giro vita, i suoi occhi, amavo ogni singola cosa di quella ragazza.

-Sono con degli amici...tu?-

-C-con Jisoo..-
Subito dopo aver pronunciato il suo nome, tornò lei con il braccio attorno al collo di una ragazza ed il cellulare nell'altra mano, mentre ridevano e scherzavano. Era....Chaeyoung!

-Lalisa! Guarda chi c'è!- esclamò lei sorridendo!

-Lisa!- esclamò a sua volta Chaeyoung, Rosè.

Squadrai Rosè e Jennie, ero così confusa.
-Che cazzo succede...- mormorai, Rosè rise è mi abbracciò, abbraccio che ricambiai di poco, nonostante le volessi un gran bene, ma da quando io e Jennie ci lasciammo e lei partì per una borsa di studio a Londra, Rosè decise di andare con lei e ci perdemmo completamente di vista.

-Beh...- Jennie Unnie iniziò a parlare, evidentemente, per dare spiegazioni. Tutte la guardammo e Jisoo mi accarezzò la schiena, come se stesse capendo il danno psicologico che stavo subendo.

-Ho finito gli studi e sono ritornata in Corea con la speranza di incontrarti.- disse, guardandomi. Mi morsi le labbra. In quel momento non contava Rosè che si era spaventata per aver visto un ragno sul tronco dell'albero o Jisoo che sembrava più tesa di me. Contava la mia Unnie e basta.

-Poi io e Rosè abbiamo fatto amicizia con questo gruppo di ragazzi ed abbiamo deciso insieme di festeggiare il mio ritorno ed il mio essere diventata infermiera spaccandoci di alcol. Rosè invece è riuscita a diventare psicologa.- sorride Unnie, guardando Chaeyoung e anch'essa dopo aver ucciso il ragno ricambiò il sorriso.
Quindi era Rosè l'altra ragazza di spalle del gruppo.
Io annuii appena, curvando appena le labbra in un sorriso, ero felice per loro ma allo stesso tempo triste per me, dato che per le numerose bocciature alle superiori appena compii 16 anni abbandonai la scuola e non conclusi il mio sogno, ovvero il conservatorio di musica per canto e pianoforte.

Jisoo, notando il mio silenzio, iniziò a parlare. -io sono riuscita al classico ed ora sto facendo latino all'università.-
Jisoo non era la più piccola, anzi era la più grande nel gruppo, ma ebbe un periodo critico nella sua vita che gli consegnò 2 bocciature, ma quando si riprese riuscì ad andare all'università.
Rosè e Unnie sorridevano, io invece continuavo a fissare Unnie, con una voglia frenetica di saltarle addosso.
La vidi avvicinarsi. Iniziai a sudare. Si mise piano sulle punte ed avvicinò la sua bocca carnosa al mio orecchio destro.

-Liz, possiamo parlare?-

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