Capitolo 12

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Calum non fu svegliato da nessuno quella mattina, cosa strano dato che Ashton era sempre puntuale con il suo pugno contro il legno liscio della porta.

"D-daddy? Sei qui?"
Domandò il corvino, entrando nella cucina mentre il riccio chiude il frigorifero, facendosi vedere.
"Ti sei svegliato da solo?"
Chiese l'ultimo, avvicinandosi a lui mentre si lecca le labbra.
"U-uhm sì, n-non sapevo dove fossi.."
Rispose l'altro, abbassando lo sguardo verso la punta dei propri piedi scalzi.
"Mmh, ho capito.
Dai, fai colazione"
Disse Ashton con una tale gentilezza che sorprese il minore, il quale inarcò un sopracciglio e annuì velocemente, andandosi a sedere subito dopo al tavolo.
Finita la colazione, il corvino, si alzò per avvicinarsi al biondo che però lo fermò, facendolo indietreggiare verso il tavolo.
"Oh no piccolo, non facciamo le solite cose, non oggi."
Disse il biondo, leccandosi nuovamente le labbra mentre lo fece salire sul tavolo, per farlo mettere seduto.
"D-daddy, e-e cosa fac-c-"
Venne interrotto dalla salda presa del biondo sotto il tessuto della minigonna, posando la mano sui suoi slip chiari.
"Ora fai silenzio, lascia fare papino."
Sussurrò Ashton mentre prese il lembo dei suoi slip, abbassandoli velocemente per poi sbottonare i propri jeans, facendo strofinare il suo membro coperto contro quello scoperto del minore, sentendolo gemere.

Lo sollevò dai glutei, tirandogli una pacca su uno di questi e fece sobbalzare Calum, mentre Ashton lo rimise sul tavolo, tirandolo però più avanti.
"Ora devi muoverti sul tuo daddy, mh? E non trattenerti come fai sempre."
Disse il biondo, per poi entrare in lui con una spinta forte e posare le mani sui suoi fianchi.
Calum tirò un gemito acuto, mordendosi poi il labbro e iniziare a muoversi lentamente, stando sollevato praticamente solo grazie alle mani di Ashton.

La stanza si riempii dei loro gemiti, che si udivano persino dalle stanze attorno e che quindi tenevano chiunque lontano dalla cucina.
Il corvino si tenne alle spalle muscolose del biondo, scivolando ogni tanto quando il sudore aumentava, e Ashton si mosse in lui con una velocità che fece quasi perdere la voce al ragazzo minore.

"M-mmh bravo piccolo, continua."
Mormorò Ashton e queste parole non fecero che incoraggiare maggiormente Calum a muoversi sul ragazzo, gemendo in un modo che mai avrebbe pensato.
"D-daddy, s-sei così g-grande."
Gemette il minore, appoggiandosi alla spalla dell'altro che, vedendolo quasi al limite, si mise ad accarezzargli il membro che sbatteva contro gli addominali del maggiore.

Quando entrambi vennero, si appoggiarono al tavolo e fu la prima volta che Ashton non cacciò Calum; anzi, gli passò una mano tra i capelli, come ad accarezzarlo, facendolo poi stendere sul tavolo.
"Ora vai di sopra, ho un'altra cosa per te."

Eeehi gente!
Finalmente un capitolo.
Prima o poi ce la farò ad aggiornare spesso.
Comunque vi va di passare a leggere la mia nuova storia? Ve ne sarei grata.
Ciaooo.

Tell me Daddy|| Daddy Cashton.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora