Capitolo 2.

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«MI TOGLI QUESTO SCHIFO DAL COLLO?!»-

Mormora Calum cercando di togliersi il collare mentre il riccio ride scuotendo la testa.

«No, stai zitto. Siamo quasi arrivati.»

Dopo diversi minuti arrivano davanti alla grande villa del maggiore.
Quest'ultimo si avvicina al suo orecchio e sussurra:

«Questa è la mia casa, piccolo sottomesso. Questo è il tuo inferno e da oggi, appartieni solo ed esclusivamente a me.»

Ghigna scendendo dall'auto non appena si ferma, tenendo il più piccolo per il guinzaglio.
Calum si morde il labbro, le parole del biondo gli provocando un lieve brivido lungo la schiena.

«Bene, Calum, ora ti detto le tue regole.»

mormora il biondo slegando il collare e appoggiandosi a un mobiletto accanto al divano dove aveva lasciato il corvino.

«1. Chiamarmi sempre daddy, in qualsiasi situazione ci troviamo;
2. Fare sempre ciò che vuole il daddy, anche se contro la propria volontá;
3. Non disobbedire mai al daddy o rispondergli male, comporterà diverse punizioni che verranno scelte al momento;
4. Vestirsi sempre e solo come vuole il daddy, i vestiti che vengono proposti devono essere presi senza contestazioni;
5. Ogni desiderio del daddy deve essere un obbligo per il sottomesso;
6. Il rapporto è solo sesso, altre fantasie o azioni spinte verranno punite severamente;
7. Parlare sempre con il daddy, qualunque sia il problema si è obbligati a parlarne.
8. È severamente proibito avere altri rapporti, bisogna essere completamente del daddy, ma il daddy non appartiene al sottomesso.
9. Da sottomessi si può passare a babyboy, ma solo nel caso in cui sia il daddy a volerlo, e lì si acquisiranno alcuni diritti.
10. Non c'è nessun altro a cui dare ascolto se non il daddy.»

Una volta aver letto le regole, tira fuori dal mobiletto una copia di essere e gliele porge.
Appena il corvino prende il foglio in suoi occhi lucidi lasciano sfuggire una piccola lacrima.

«I-io..non..non ce la posso fare, sono fragile e..»

Vedendo il biondo avvicinarsi si zittisce e abbassa lo sguardo annuendo.

«Al piano di sopra, la terza stanza a destra, i vestiti sono sul letto, muoviti.»

Sogghignando, il biondo, va verso la propria stanza.
Calum, sospira e sale nella stanza, aprendo la porta.
Quella stanza era così grande, un letto singolo occupava il centro della stanza, affiancato dall'armadio color mogano scuro. Accanto ad essi altri mobiletti e una lampada riempivano la stanza, lui spalancò gli occhi vedendo la gonna rosa e la camicetta bianca poggiati sul letto.

«No, nonono io queste cose non le metto.»- pensa, mentre si asciuga frettolosamente le lacrime.

«Bene, Calum, questa è la stanza segreta, questa porta la supererai solo con me, mai da solo, chiaro?»

Il biondo teneva il corvino davanti ad una porta mentre lo scrutava attentamente, mordicchiandosi il labbro.
Entrando in quella stanza si notava l'enorme letto a baldacchino che regnava all'interno della stanza, circondato da vetrine, mobili con all'interno oggetti sconosciuti al corvino.
Sospirò mordicchiandosi il labbro, era consapevole che da quel momento in poi, la sua vita avrebbe fatto schifo.

SPAZIO AUTRICE.


finalmente ho pubblicato, SO CHE MI ODIATE, OKAY.
ma seriamente, vi chiedo scusa,
da oggi cercherò di essere molto più attiva, tengo davvero a queste storie e niente, grazie per supportarmi.💕

-love you, Mariis.

Tell me Daddy|| Daddy Cashton.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora