Capitolo 11.

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Ashton si stese accanto a Calum, facendo muovere velocemente il petto su e giù, voltandosi poi verso il minore.
"Già stanco?"
Accennò una risata, rimettendosi i boxer e alzandosi, andando verso la porta.
"Dai, alzati e vattene."
Calum si morse il labbro, annuendo e vestendosi velocemente, andando poi in camera.
Arrivato nella stanza provò a sedersi sul letto, sobbalzando in avanti e mugolando in disapprovazione.
"Owh.."
Mormorò, stendendosi poi a pancia in giù.
Ultimamente Calum aspettava lui stesso Ashton, aspettava che il biondo venisse a bussare alla sua porta, come se stare con lui lo facesse stare meglio.
Il moro scese per il pranzo, incontrando la ragazza bionda.
"Oh, eccoti. Ciao Calum."
Mormorò lei, avvicinandosi.
"Oggi Ashton non ti ha ancora voluto? Insomma, non che mi sorprenda. È ovvio che preferisca me a te, ma tu sei qui per cosa?"
Calum corrugò la fronte nel sentirla.
"Scusa? Chi ti dice che preferisce te? Chi ti dice che sono qui per niente?"
Rispose con un piccolo broncio sul volto, per poi realizzare quello che aveva detto.
"Non che a me importi; cioè se vuole te è meglio, io me ne posso anche andare"
Non fece in tempo a finire la frase che entrò il riccio nella stanza, avvicinandosi e sistemandosi tra i due.
"Stavo giusto pensando che sarebbe il caso di qualcosa insieme, sapete, separati si fanno quasi sempre le stesse cose."
Sorrise mentre portò entrambe le mani su uno dei due glutei sia di lei che di lui.
"Prima dobbiamo mangiare, però."
Nel sentirlo, Calum, scosse subito la testa.
"No! Io con lei non faccio niente. Io sono gay."
Guardò Ashton indietreggiando verso il tavolo, forse per paura di una reazione violenta.
"Senti, stai zitto. A me non frega un cazzo cosa sei, qui non sei nessuno."
Si avvicinò a lui, portando una mano sul suo polso per stringerlo, in modo da fargli male.
"Non sono nessuno per te, ciò non significa che io non lo sia per gli altri."
Sibillò Calum, nemmeno lui capiva da dove avesse preso quel coraggio.
Ashton inarcò un sopracciglio, scoppiando in una fragorosa risata.
"E per chi lo saresti? La tua famiglia ti ha venduto a me? Nessuno ti vuole, hanno lasciato che un estraneo ti comprasse, ti usasse come schiavo sessuale."
Si avvicina a lui, dicendogli queste parole che ferirono il corvino peggio di qualsiasi schiaffo.
Il biondo prese la ragazza, iniziando a baciarla e ad accarezzarle il corpo mentre scendeva con le mani, raggiungendo i suoi glutei.
Calum si voltò, schifato da quanto stesse accadendo.
Ashton spinse la ragazza sul divano, stendendosi su di lei mentre continuava a baciarla e toccarla; Calum, invece, cercava di non ascoltare gli ansimi, mordendosi ripetutamente il labbro.
Il biondo spogliò la ragazza velocememte, facendola restare solo con gli slip e tirò Calum a sè, facendolo stendere accanto all'altra, iniziando a toccargli il membro da sopra i boxer.
Dopo poco tempo spogliò sia il corvino che se stesso, guardando poi entrambi e stendendosi tra di loro.
Prese i capelli del corvino, stringendoli in un pugno per poi spingerlo verso il proprio basso ventre, facendo lo stesso con la ragazza; entrambi si trovarono fin troppo vicini a dover fare la stessa cosa.
Calum passò la lingua sulla lunghezza del biondo per primo, ruotandola successivamente mentre la bionda usava la propria bocca attorno ai testicoli, succhiandoli con avidità.
Il corvino non si preoccupò più di tanto di lei, aveva un solo obiettivo: farsi preferire.
Continuò il suo lavoro per poi inglobare la sua punta e iniziare a succhiare mentre alzò lo sguardo sul biondo, che gemeva con la testa contro il tessuto del sofà, tirando i capelli dell'altro mentre questo prese il suo membro in mano, sbattendoselo sulla lingua. Intanto si posizionò sulla gamba di Ashton, iniziando a muoversi e strusciarsi lentamente facendo così vibrare le proprie labbra attorno al suo membro.
Quando il biondo venì, Calum si staccò lasciando che un filo di liquido seminale collegasse la sua bocca con la punta del suo membro.

"Calum, vieni qui."
Sussurrò Ashton riallacciandosi i pantaloni dopo aver fatto uscire la ragazza.
"Sei stato bravo nonostante lei ti desse fastidio, quindi avrai un premio, mh?"
Al corvino scappò un tenero sorriso e subito cercò di coprire abbassando lo sguardo al pavimento: uno a zero per Calum.

Tell me Daddy|| Daddy Cashton.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora