Capitolo 10.

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Arrivati fuori dall'abitazione, Calum prese i sacchetti per portarli dentro casa, mentre l'altro riprese a parlare a voce alta.
"Provati quello che vuoi, posa l'altro sacchetto davanti alla mia camera e non guardarci dentro."
Lo guardò con la solita aria severa per poi vedere il minore annuire.

Mentre l'ultimo andò nella propria camera a provare una gonna rosa e un top bianco di pizzo, Ashton entrò nella stanza che teneva sempre chiusa a chiave, tenendo in mano il sacchetto.
Tirò fuori tutti gli oggetti che aveva comprato, uno ad uno, soffermandosi a guardarli e passandoli tra le mani.
Vedere quelle cose, immaginare Calum sotto di sè contro di essi, gemendo sia di dolore che di piacere, lo rendeva mentalmente instabile.

"Daddy?.."
Una voce sottile interruppe i suoi pensieri poco casti, facendolo voltare verso la porta.
"Owh babyboy."
Sussurrò Ashton, avvicinandosi a lui.
Forse era la prima volta che lo chiamava così, ma in quel momento poco gli importavano i dettagli, l'importante era averlo per sè, questa volta per davvero.
Calum aveva iniziato ad apprezzare quello che ormai componeva la sua vita.
Le parole di Ashton, il suo pensiero era diventato importante, il fatto che Ashton lo volesse era importante per Calum, i mesi iniziavano a scorrere e per lui tutto questo diventava normale.
Il soprannome che gli aveva appena assegnato lo faceva sentire apprezzato, prese un lembo di stoffa della gonna, facendo poi un giro su se stesso.
Il tessuto rosa svolazzò, facendo intravedere i suoi slip.
"Dio santo."
Sussurrò Ashton, avvicinandosi a lui e tirandolo a sè mentre posava una mano sui suoi glutei, stringendone uno dei due.
"Stenditi sul letto."
Ordinò il biondo, vedendo poi l'altro sistemarsi steso a pancia in giù.
"Ci sono cose che non ti ho ancora presentato, sai che il nostro rapporto di basa sul sesso e sulla sottomissione in generale.
A me importa del tuo dolore fisico perché è un modo per eccit-"
Il suo discorso fu interrotto da un rumore proveniente dalla porta, qualcuno aveva bussato.
Ashton andò ad aprire e si sorprese nel vedere una ragazza in intimo davanti a sè; Calum si voltò riconoscendo la ragazza immediatamente.
"È ancora lei.."
Pensò il corvino, sentendo un qualcosa invadere la sua mente, qualcosa che lo rendeva tremendamente nervoso.
Si alzò, andando verso Ashton.
"Daddy, mi stavi spiegando quella cosa.."
Mormorò lui senza guardare la ragazza, facendo sollevare nuovamente la gonna, come a stuzzicarlo.
"Puoi farlo dopo, vieni a giocare con me papino?"
La ragazza bionda si morse il labbro con fare seducente, portando una mano sulla parte alta dei propri slip.
Ashton non sapeva come fare, o forse un'idea l'aveva.
Spinse la ragazza sul letto assieme al corvino, mettendoli uno accanto all'altro.
"Mi avete istigato entrambi, adesso basta.
Qui comando io."
Ricordò ai due, bastava poco per farlo alterare, ma forse era quello che lo rendeva migliore sotto certi aspetti.
Con una mossa veloce privò Calum dei vestitini, lasciandolo in slip rosa.

"Ma papino, perché vuoi un maschio che si finge femmina se hai una femmina?"
La ragazza inclinò la testa di lato.
"Perchè ho mai detto che tu mi bastavi?"
Rispose freddamente Ashton.
Calum trattenne una risata, guardando poi il riccio che si avvicinò lentamente a lui.
"Tu devi guardare solo me, come se fossimo soli, okay?"-
Il tono di Ashton pareva comprensivo, fino al momento in cui non lo fece voltare e tirò una lieve pacca sul suo culo.
Il corvino sussultò mentre la bionda guardò le mani di Ashton, portando una delle proprie sugli slip che indossava.

In pochi attimi Calum si ritrovò il membro di Ashton praticamente in gola mentre l'altro lavorava l'intimità della ragazza.
Appena l'ultima venne, decisamente prima rispetto al biondo, Ashton la cacciò fuori, guardando poi Calum e risistemandolo sul letto.
"Tu non sei più vergine, quindi per oggi ti va bene."
Gli occhi di Calum si posarono sul materasso, sul quale si mise a carponi, mentre Ashton aveva iniziato a strusciare il proprio membro tra i glutei del corvino.

"O-Oh daddy.."
La voce di Calum si smorzò non appena la punta del membro dell'altro entrò velocemente in lui.
Erano movimenti a velocità alternata, come l'intensità della voce di Calum durante i gemiti.
Dopo qualche istante, però, entrò del tutto in lui, sospirando di piacere e iniziando a muoversi, colpendo il fascio di nervi di Calum.
"M-mhh, mmh."
Si limitò a dire, portando una mano sul proprio membro mentre cercava di non farsi vedere, sapeva che avrebbe dato fastidio ad Ashton ma ne aveva bisogno.

Ovviamente Calum venne prima, raccogliendo il proprio seme nella mano, in modo che il biondo non avrebbe avuto modo di vederlo, e quando anche lui venne, il minore si accasciò contro il materasso, cercando di regolarizzare il respiro.

sarò breve, promesso.
questo capitolo è meno "violento" proprio perché volevo fare una cosa diversa, ma tranquille, è una daddy, quindi ci sarà altro.
abbiamo raggiunto i 2.04k di views e nulla, sono felice.
graziee.

Tell me Daddy|| Daddy Cashton.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora